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19.5.14

31, ovvero come Rob Zombie ha intenzione di ammazzarci dalle risate



Torno a postare per rendervi partecipi del nuovo film di Rob Zombie, 31, il cui trailer ha da poco fatto la sua comparsa in rete. Agghiacciante, certo, ma forse non esattamente per il giusto motivo.



Potremmo passare ore e ore a discutere della filmografia del buon vecchio Rob, ma nel frattempo io sto ancora aspettando questo, ovvero il progetto che sembra essere diventato l'ultimo dei pensieri del regista. 

Sigh.


2.2.14

[RECE] American Hustle



Dopo The Fighter e Il lato positivo, il regista e sceneggiatore David O. Russell torna dietro la macchina da presa per raccontare una storia di truffe ispirata ad una vicenda realmente accaduta e conosciuta come "Operazione Abscam". Per l'occasione, Russell ha pensato bene di mettere in piedi un cast composto da attori pescati dalle due pellicole sopra citate, come Christian Bale e Amy Adams, ma anche Bradley Cooper, Jennifer Lawrence e Robert De Niro, ai quali si aggiunge la new-entry Jeremy Renner.

Il film, che non nasconde un debito grande come una casa nei confronti di un certo genere, La stangata di Hill su tutti, mostra un grande lavoro di ricerca e accuratezza nel riproporre tutta una serie di richiami inevitabilmente legati all'immaginario degli anni '70. Tutto è infatti ottimamente ricostruito e riconoscibile: abiti sgargianti e non poco appariscenti, grande messa in scena e una soundtack composta da pezzi storici di miti come Donna Summer, Elton John, Frank Sinatra e Bee Gees, giusto per citarne alcuni.


Quello che sembrerebbe un film dai toni pulp, composto da tutti gli elementi e le meccaniche tipiche dei gangster movie o dei drammi polizieschi, come geni della truffa e membri dell'FBI sempre sul pezzo, è in realtà una sorta di interpretazione del tutto personale che filtra gli stilemi classici virandoli nei meandri della commedia, con sfumature grottesche e un contorno di humor nero. American Hustle è un film perfettamente godibile, che riesce nell'arduo compito di mantenere alta e salda l'attenzione del fruitore per tutti i 130 minuti di durata, anche in virtù di un ritmo non certo forsennato ma funzionale a catturare dall'inizio alla fine, complici interpretazioni fantastiche, che vedono Christian Bale e Jennifer Lawrence prevalere su tutti, con quest'ultima a rappresentare una vera e propria bomba ad orologeria, pronta a scoppiare da un momento all'altro.


Alla fine della giostra American Hustle si rivela essere un film godibile, ben realizzato e soprattutto onesto, che potrebbe facilmente riuscire stupirvi. Visione obbligata per chi ha nostalgia degli anni 70 e per chiunque sia alla ricerca di un lungometraggio divertente. Consigliato.

13.11.13

Mai fare incazzare due volte lo stesso messicano...



Con tutta probabilità potrebbe trattarsi di quello sbagliato.

Machete Kills.
Finalmente.
Ci si legge presto con la recensione.


24.6.13

Jobs.




Quello qui sopra è il primo trailer di Jobs, film tutto indipendente dedicato alla figura di Steve Jobs, con il padre fondatore della Apple interpretato da Ashton Kutcher.
Il film uscirà in tutte le sale americane il prossimo 16 agosto, mentre è ancora sconosciuta la data d'uscita per l'Italia.

Oltre a questo c'è anche un altro progetto legato a Steve Jobs, stavolta prodotto da Sony e firmato da Aaron Sorkin (West Wing, The Social Network).


31.5.13

Machete strikes again



E' finalmente disponibile il primo trailer ufficiale di Machete Kills (dopo il leaked trailer di cui ho parlato QUI), secondo capitolo diretto da Robert Rodriguez che vede come protagonista Danny Trejo nei panni dell'incazzato messicano dal machete facile.



Il primo film poteva vantare un gran numero di nomi impressionati, come Steven Seagal e Robert De Niro, e questa nuova epopea non sembra essere da meno, con Jessica Alba, Michele Rodriguez, Sofia Vergara, Amber Heard, Antonio Banderas, Edward James Olson, Demian Bichir, Mel Gibson e Lady Gaga.

Insomma, se son rosse sanguineranno.



27.5.13

[Aspettando] Machete Kills



Tramite un leaked trailer, tolto dopo pochissime ore da Open Road Films, si è intravisto qualcosa di Machete Kills, il prossimo film di quel geniaccio di Robert Rodriguez con protagonista l'arrotino più agguerrito di tutti i tempi.

Scritta da Kyle Ward, la nuova storia vedrà il Nostro arruolato direttamente dal Governo degli Stati Uniti per far fronte ad un compito che nessun essere umano potrebbe portare a termine: Machete dovrà arrivare in Messico e vedersela con un narcotrafficante, senza trascurare un eccentrico milionario fermamente convinto a scatenare una guerra tramite una portentosa arma spaziale.

Il trailer al momento introvabile, la locandina in apertura e il plot già permettono di capire che Machete Kills non si discosterà quasi per niente dal capitolo precedente, che si prospetta quindi tamarro, grezzo e pieno di un ottimo gusto per il cattivo gusto.
Oltre al solito Danny Trejo troveranno spazio Sofia Vergara, Charlie Sheen, Michelle Rodriguez, Amber Heard, Lady Gaga e Antonio Banderas.

P.S.
 Al momento l'unico link funzionante per gustarsi il trailer sembra essere QUESTO, quindi sbrigatevi perché finché dura è fortuna.



10.4.13

So cosa guardare.




Quando esce un nuovo film di Rob Zombie sono sempre un po' più felice e carico di positività verso il prossimo. Se poi la parte del leone la fa la signora Zombie, la simpatica Sheri Moon presente in ogni film ma che stavolta ne è la protagonista assoluta, sono ancora più convinto che ne uscirà qualcosa di buono.

Lords of Salem, il 26 aprile in tutte i cinema statunitensi.






6.3.13

Un nuovo lungometraggio per Resident Evil



Stando a quanto riportato da Shock Till You Drop Sony avrebbe già in lavorazione il nuovo capitolo cinematografico di Resident Evil, oltretutto anche con una data d’uscita precisa, prevista per il 12 settembre 2014 per quanto riguarda gli Stati Uniti.

Della trama di questo nuovo capitolo non si sa ancora nulla, mentre la protagonista sarà sempre interpretata dalla bellissima Milla Jovovich nel ruolo di Alice. Il piano di Paul W.S. Anderson, regista del film e marito di Milla, prevede RE: Afterlife come capitolo iniziale su cui costruire una nuova trilogia, a cui Retribution appartiene e che vede il prossimo capitolo come ultimo tassello.
Fino alla prossima, se tutto va bene.

Ma se ne sentiva proprio, il bisogno?



27.2.13

Open Windows



Immaginate un Paranormal Activity, così come Cloverfield oppure un Chronicle, a caso e al posto di una videocamera che riprende le gesta dei protagonisti piazzateci un pc connesso ad internet ed ecco che il techno-triller è servito.

Il nuovo film di Nacho Vigalondo, Open Windows, prende spunto proprio da questo sottogenere che nonostante la scarsa qualità della stragrande maggioranza delle pellicole ad esso appartenenti ha comunque fatto presa su una fetta di pubblico piuttosto vasta, e stavolta la differenza, trattandosi di un portatile invece che di una telecamera, la farà tutta la messa in scena.

Elijah Wood e Sasha Grey i protagonisti.
Ed è subito Sexual Thriller.



31.1.13

[RECE] Django Unchained



Scrivere di Django Unchained, e soprattutto scrivere nel modo più obiettivo possibile, è complicato per più di un motivo. Vero anche che ogni film di Tarantino è difficile da mettere sotto esame, specie per chi, come me, lo adora.
Ma andiamo con ordine e partiamo dall'inizio.

Prima di tutto, contrariamente a quanto affermato in molte e molte recensioni e uffici stampa vari prima, durante e dopo l'uscita del film, Django Unchained non è uno "spaghetti-western". E non lo è in niente, dalle situazioni alle tematiche, passando dai dialoghi fino alla messa in scena, dalle scelte stilistiche ai tempi della narrazione, dal linguaggio tipico di questo genere ai dialoghi. Niente di niente.

Fatta la premessa fondamentale possiamo continuare con le cose importanti, come il fatto che ok, non è uno spaghetti e va bene, ma se l'alternativa sono i classici di John Ford non ci sono punti in comune neanche con quelli, e in gran parte questo è vero.
Tarantino infatti è forse l'unico che potrebbe vantarsi di fare un western che in fin dei conti, a guardarlo da tutti i punti di vista, tanto western non è.
E' piuttosto l'occasione di Tarantino per dimostrarci tutto il suo amore per la black exploitation, omaggiando questo genere cinematografico con personalissimi tocchi di classe e un senso estetico più che raro, ma -e in questo caso sì- riprendendone le tematiche, una predilezione per un certo tipo di colonna sonora e il gusto per la violenza.
Amore già ampiamente dimostrato all'epoca di Jackie Brown, del resto, film che all'uscita non riscosse il successo sperato ma che fu rivalutato successivamente.
Con Django Unchained Tarantino ritorna sul genere con il grande merito (anche se storicamente inesatto, a voler essere proprio polemici) di dare grande importanza al ruolo del cowboy nero, che praticamente è la ragione che fa rodere il culo nero al vecchio Spike Lee. Lo schiavo da piantagione che diventa libero, si ribella e "rinasce" come cowboy.  E qui attenzione, non uno schiavo che riesce a liberarsi, recupera un cavallo, due colt e si finge un cowboy, niente affatto, ma un uomo libero come tutti gli altri e che in quanto tale può sfidare apertamente gli schiavisti così come i proprietari delle famose piantagioni di cui sopra. 
A questo proposito sono meravigliose le espressioni stupite dei gentiluomini di paese nel vedere il Doc. Schultz accompagnato da un uomo nero a cavallo, e senza catene, oltretutto! Fantastico.
Altra trovata geniale è il raid notturno dove si presentano tutti con un cappuccio bianco (chiaro riferimento, anche qui però storicamente inesatto) indossato al contrario, azzerando la visibilità di tutti i presenti. La scena della carica alla cieca mi ha fatto impazzire, lo ammetto.

Grandissime interpretazioni, che da sole valgono il prezzo del biglietto. Un Christoph Waltz bravissimo -ma da sentire rigorosamente in originale-, Jackson fantastico e un applauso enorme a Leonardo DiCaprio per essersi definitivamente scrollato di dosso l'aria di fighetto guadagnata con Titanic. Dopo Shutter Island, Inception e questo Django non ho veramente più nulla da rimproverargli.
A ben vedere Foxx è proprio il più spaesato della compagnia e decisamente mono espressione, ma bisogna sempre ricordare che è circondato da pezzi da 90 che fanno il film al posto suo.
Ah, per chi se lo stesse chiedendo Waltz è usato in maniera del tutto differente rispetto a Inglorious Basterds, con un personaggio scritto benissimo e con un'interpretazione magistrale. Idolo.

Tanti meriti ma anche qualche stonatura, se così vogliamo definirli. Tarantino o si ama o si odia e questo è uno dei film più Tarantiniani di sempre (IL più Tarantiniano di sempre?), con tutto ciò che questo comporta.
C'è tutto quello che fa del regista quello che è: tanta verbosità, lungaggini più lunghe del necessario e, a questo proposito, il film è esageratamente lungo per quello che racconta, personaggi e dialoghi sopra le righe e l'uso della tensione che esplode in momenti di totale violenza che coinvolge tutto e tutti. Si potrebbe anche aggiungere che il cameo di Franco Nero è insignificante e si poteva tirare fuori qualcosa di infinitamente meglio, i dialoghi sono sì brillanti ma che ogni -e sottolineo ogni- personaggio sia sopra le righe e abbia battute meravigliose è ben poco plausibile, senza contare che la storia-missione del protagonista tradisce poco pathos rispetto a quello che sarebbe stato lecito aspettarsi, specie per quanto riguarda l'aspetto romantico della vicenda, ma questi sono tutti appunti presi andando a cercare il proverbiale pelo nell'uovo, perché la maggior parte degli spettatori a tante cose non ci farà neanche caso, persi tra i dialoghi, le interpretazioni e la messa in scena squisitamente Tarantiniana. Tutte cose che vi faranno felici e vi permetteranno di godere il film che vi aspettavate se, come me, siete amanti di Tarantino, ma che potrebbero risultarvi come fumo negli occhi se invece siete suoi detrattori.
La cosa è matematica, perché qui il regista non va alla ricerca di niente di nuovo, "limitandosi" a mettere in scena quello che sa fare meglio, con gli stessi risultati di sempre.
In molti casi questo potrebbe dare l'impressione che con quest'ultimo lavoro Tarantino sia più attento all'aspetto che non alla sostanza, andando così incontro a tutte le critiche che da sempre gli muove contro chi lo reputa un tantino troppo sopravvalutato.

Questo vuol dire che, tolti i detrattori di cui sopra, tutti gli altri troveranno tutto quello che hanno già visto e amato nei precedenti lavori del regista, godendo parecchio. Dialoghi scritti benissimo, personaggi molto ben caratterizzati e sopra le righe, interpretazioni da brivido, una buona ricostruzione del periodo, tanto citazionismo postmoderno che fa sempre più figo, una colonna sonora straordinaria e azzeccatissima come sempre, una fotografia da dieci e lode e una regia pulita e vivace, sempre ispirata e divertente.
Insomma, proprio tutti gli ingredienti che fanno del cinema di Tarantino quello che è, e che grosso modo ci spingono ad andare a vedere i suoi film prima e ad amarlo poi.
Oppure odiarlo a prescindere, ma perché farsi un torto del genere?
Pensavo che l'autolesionismo pagasse solo in Jackass, no?

In ogni caso, se state leggendo questa recensione e avete avuto la pazienza di leggerla tutta, non credo che odiate profondamente Tarantino, quindi andate a vedere Django Unchained felici e contenti, che è pieno di roba buona e fosse anche solo per le interpretazioni ne varrebbe sempre e comunque la pena.



29.1.13

Opportune misure di sicurezza...



In caso di necessità potrete facilmente trovare i sacchettini comodamente alloggiati sotto il sedile della vostra postazione.

Nota a margine: temo seriamente che con il passare del tempo e della crescente smania per il 3D a tutti i costi il fattore tutine andrà sempre peggio. Questo vuol dire che se già adesso guardo un film Marvel/DC su 10 il futuro non promette nulla di buono.

9.1.13

Sul nuovo Superman





Adesso, c'è da dire che personalmente un debole per l'Uomo d'Acciaio non l'ho mai avuto, e sostanzialmente il motivo è da ricercare nel fatto che ho sempre ammirato e preferito gli eroi che senza poteri di sorta -niente invisibilità, niente invulnerabilità, nessuna possibilità di autocombustione oppure di trasformarsi in qualunque cosa- si impegnano e credono nella giustizia potendo contare solamente sulle proprie forze e sui propri mezzi.

E' per questo che adoro Batman, il Punitore e Tex piuttosto che Spider Man, I Fantastici 4 oppure Superman.
Intendiamoci, all'epoca la sua creazione è stata qualcosa di straordinario e mi sta anche bene, ma di certo adesso non è più come allora e fare il tifo per questo superuomo è piuttosto inutile, specie dopo aver visto Smallville per dieci stagioni. Vi sarete anche stufati da un bel pezzo, oppure no?

Detto questo, Man of Steel, complice anche la presenza di Zack Snyder dietro la macchina da presa, che secondo me ha le capacità di tirare fuori dal cilindro qualcosa di molto buono (caciarone tanto ma tanto), mi ha incuriosito quanto basta.
Il trailer sembra buono e con tutte le carte in regola per attirare al cinema anche i più insospettabili, ma è anche vero che da tempo ho imparato a diffidare dai trailer. Soprattutto da quelli ben fatti, i peggiori.

Senza troppe pretese e magari anche concedendo qualche licenza in più del solito, qualcosa di buono e divertente da vedere potrebbe venire fuori.


29.11.12

[Storpiature] Bullet to the Head




Non fanno in tempo ad arrivare che già sono rovinati.
Potrei farvi miliardi di esempi ma con questo posto mi sto riferendo a Bullet to the Head, l'ultima fatica del regista Walter Hill (48 ore) che vede come protagonista Sylvester Stallone.

Il film uscirà da noi nell'aprile del prossimo anno, quindi ci aspetta ancora un po' di attesa. Nel frattempo, però, qualcuno ha pensato bene di organizzare un sondaggio che ha permesso ai fan di scegliere il titolo, ed ecco che un titolo che spacca i culi come Bullet to the Head diventa, grazie a gente che evidentemente di cinema d'azione ne sa a pacchi, Jimmy Bobo, dando vita a una locandina così:


Non so voi, ma a vederla così a me sembra una di quelle parodie sciatte e disastratamente oscene, girate di fretta e dimenticate anche prima, una di quelle robe che fanno cagare ma lo fanno volutamente, sia chiaro.
Adesso, Jimmy Bobo è il nome del personaggio interpretato dal buon vecchio Sly, e su questo al limite ci potrei anche stare, però imbastire locandine in questo modo, con un misero Bullet to the Head scritto piccolo piccolo -e diventando di fatto sottotitolo- in modo da lasciare lo spazio necessario per piazzarci Jimmy Bobo scritto bello grande rende facilmente intuibile capire come sarà assimilato e percepito dai più il nome del film.

" Ehi, andiamo a vederci l'ultimo di Sly? "
" Ma quale, Jimmy Bobo? "
" Eh! Quello, quello! "
" ... "

Ma può essere che i titoli originali ci schifano così tanto da farci sentire autorizzati a stuprarli così?

Nota a margine: il fatto di poter scegliere tramite sondaggio il titolo più adatto mi pare una gran figata e quindi ben vengano iniziative simili, però se i risultati devono essere questi per una volta si potrebbe anche sorvolare, no?

27.11.12

Dario Argento, Dracula, Padre Maronno e cinepanettoni. Tutto in 3D.


Natale si avvicina e se siete tra quelli che hanno già l'acquolina pregustando il nuovo cinepanettone di turno potete risparmiarvi la fatica di cercare sul Tubo, perché il filmone dell'anno corrente c'è già, ed è l'ultimo di Dario Argento, Dracula 3D.

Film che,tra l'altro, vi fornisce l'esclusiva possibilità di vedere in 3D effetti speciali pescati dagli albori del mezzo cinematografico. Quando andavano i film muti e non c'era ancora il colore, per capirci.



Mi sarei aspettato di vedere un Maccio Capatonda come secondo regista, con dialoghi scritti dal grandissimo Omar Giugiaggiugia, un Herbert Ballerina candidato oscar, o almeno un cameo di Padre Maronno e invece niente. Un vero peccato, ma magari sarà per la prossima.

Boldi, De Sica e compagnia cantante, comunque, tremano già.
E io con loro.

17.10.12

Machete Kills - I nomi


Decisamente un cast di alto livello quello al lavoro sul sequel di Machete.
Machete Kills vanta infatti nomi come Mel Gibson, Michelle Rodriguez, Amber Heard, Sofia Margarita Vergara, Amber Heard, Zoe Saldana, Charlie Sheen, ovviamente Danny Trejo e, come avrete già intuito, anche Lady Gaga al suo primo ruolo da attrice.
Sembra infatti che la popstar sia stata scelta personalmente da Robert Rodriguez, che proprio su di lei ha modellato il particolare personaggio di La Chameleòn.
Pare anche che la Lady si sia spogliata su Twitter per festeggiare, e un paio di foto trovate in giro me ne hanno dato immediata conferma.

Del resto anche il primo Machete in quanti nomi poteva vantare un cast davvero stellare. Mi mancherà Jessica Alba, ma è anche vero che non si può avere tutto, quindi un po' mi consolo.

Non finirò mai di dire quanto mi sia piaciuto il primo capitolo, e quindi spero proprio di replicare la libidine con questo secondo appuntamento, che avverrà non prima di una non ancora specificata data del 2013.

25.7.12

Pulp Fiction - Mia


Mia Wallace presa in prestito da Pulp Fiction, il capolavoro di Tarantino che riguardo (e che obbligo a guardare alle giovani menti in formazione) sempre volentieri.

24.7.12

Halo 4 - Forward Unto Dawn: meraviglia delle meraviglie



Sarà epico e bellissimo, imperdibile per chiunque.
Quello qui sopra è un cortometraggio (il primo di una serie?) che la Microsoft ha realizzato per il lancio di Halo 4, in uscita il 6 novembre di quest'anno.

Certo che deve essere dura per gli sviluppatori cercare di venire incontro alle enormi aspettative che tutti i fan della saga si stanno portando dietro, e onestamente non vorrei proprio essere nei loro panni.
Io mi aspetto grandi cose, e sono sicuro che non resterò deluso.

Però novembre è lontano, e io lo voglio qui e lo voglio ora!

11.7.12

Magari sono io...

Ma a proposito del film Biancaneve e il cacciatore, devo dire che vedere la stupenda Charlize Theron chiedere al magico specchio chi sia la più bella del reame e sentirsi rispondere che la palma di velina più bella spetta di diritto a una ragazzina piuttosto bruttarella è una situazione decisamente angosciante.






Adesso, caro ma orbo pezzo di vetro, potrei anche capire che a te piacciono le Teen, ma secondo me non ci sono mica tanti paragoni, eh!

6.6.12

Il Dittatore





Ovvero l'atteso ritorno del grande Sacha Baron Cohen al cinema, previsto per il 15 giugno, quindi veramente tra pochissimo, giusto il tempo di prepararsi psicologicamente.
Quelli sopra sono i due trailer in italiano, e l'ultima scena del secondo già mi ha buttato giù dalla sedia.
Come sempre l'ottimo Cohen avrà sicuramente tirato fuori dal cilindro qualcosa di parecchio divertente, anche se a mio avviso Borat resterà sempre la più grande prova dell'attore, sia per qualità che per bellezza, ovviamente senza tralasciare il personaggio che permette di spaziare e muoversi agilmente in ogni circostanza, riuscendo sempre ad essere brillante ed esilarante.

Dalla sola visione dei trailer sembra che avremo a che fare con un film dove la parte sceneggiata è di molto superiore (se non totale) rispetto alle situazioni che potrebbero essere sullo stile delle candid camera, e secondo me questo è un male, anche se di certo non è da un paio di anteprime che si tasta la qualità di un prodotto.

Io il film lo guarderò sicuramente, il personaggio mi incuriosisce, e penso che potrebbero esserci molte e molte situazioni divertenti, comprese parecchie frecciatine agli amici a stelle e strisce e, più in generale, a tutte le sottoculture americane.

Insomma, anche se Borat è irraggiungibile, ci sarà sicuramente di che divertirsi.