Una roba scritta per il contest di un forum.
Scopo del contest era il creare una storia in cui qualcuno morisse tenendo in mano un Piripinzilo, un qualcosa che doveva essere presente nella storia ma di cui non bisognava dare nessuna indicazione circa il suo funzionamento o la sua utilità.
In poche parole il Piripinzilo potrebbe essere qualsiasi cosa.
Era una giornata come tante altre all’ ospizio “Old Boy”, uno dei pochi luoghi dove pace e serenità la fanno ancora da padrone, nonostante i tempi caotici in cui viviamo.
Quel giorno c’era un sole che spaccava le pietre, mentre all’interno dell’edificio era tutto come al solito, tutto tranquillo.
In totale c’era una dozzina di vecchietti, più qualcuno che occasionalmente andava e veniva, ma solitamente moriva.
Era piccolino l’ Old Boy, ma aveva tutto l’occorrente per essere accogliente.
Un’allegra combriccola di vecchietti, un’infermiera manesca e irascibile e un sacco di tempo da trascorrere.
A pensarci bene, è proprio il tempo il nemico peggiore degli anziani. Ma all’Old Boy è un nemico che viene sconfitto regolarmente.
C’è chi gioca a scacchi, chi preferisce le carte, chi guarda la TV, chi prova addirittura a fare camminate di sessanta metri e chi sta allungato sul letto per tutto il giorno, disturbato dalle urla e dai richiami dell’infermiera Mary, una delle donne più burbere che abbia mai visto.
Ma lei lo fa per il bene dei suoi pazienti, o almeno così dice.
Quel giorno, al solito, c’era chi giocava e chi vegetava. Nick stava seduto sul bordo del letto, intento a guardare fuori dalla finestra. Nulla di interessante.
A un tratto si alzò, con uno scatto improvviso. Tipo strano, quel Nick. Simpatico, certo, ma strano. Ad alcuni stava antipatico, ma non si può essere simpatici a tutti, no?
Credo che il motivo di tanta antipatia fosse il suo Piripinzilo. D’altra parte lui ne parlava sempre, ne era come ossessionato.
Quel Piripinzilo, una volta lo vidi anch’io. Una cosa impressionante. Mai vista una roba del genere. Le donne lo sognavano e gli uomini lo invidiavano.
Ma torniamo a quel giorno, quello in cui si alzò di scatto. Tutti si voltarono verso di lui, che non degnò nessuno di uno sguardo.
Nick non ce la faceva più, aveva 73 anni, e non voleva finire come tutti quegli altri, che non sanno se sono loro ad ammazzare il tempo o se è lui che, pian piano, li sta uccidendo.
Non lui, con il suo glorioso passato da idraulico, uno dei più famosi, uno dei più pagati. Il suo segreto era proprio il Piripinzilo, ma non lo avrebbe ammesso con nessuno. Ne parlava spesso, questo sì, ma lo faceva proprio per tenerlo al di sopra di ogni sospetto.
Del resto, se uno ti parla sempre di una cosa, non penseresti mai che sia quello il suo più grande segreto, giusto?
Doveva pensarla proprio così, il vecchio Nick. In fondo voleva solo sentirsi utile.
Quel giorno prese una copia di Penthouse dalla nutrita collezione di Hugh, un altro dei simpatici vecchietti residenti all’ Old Boy e andò a chiudersi a doppia mandata nel vecchio bagno, dove da un paio di settimane c’era un fetore tremendo, colpa di un paio di tubi rotti.
E nessuno che li aggiustasse. Una vera vergogna.
Nick osservò attentamente cercando di capire l’entità del danno, per passare poi a qualcuno dei suoi rimedi artigianali, con i pochi strumenti che aveva a disposizione.
Poi si ricordò del suo Pirpinzilo.
Lo prese e rimase un po’ di tempo a fissarlo, era come se brillasse di luce propria
Iniziò a dare dei Rapidi colpi di mano, aumentando sempre più la velocità, sempre in crescendo. Tutto il suo corpo iniziò a vibrare intorno al suo Piripinzilo, a diventare un tutt’uno con il suo Piripinzilo. Emozioni a cui non era più abituato. D’altronde non aveva neanche più il fisico per certe cose.
Ma a un certo punto, vuoi per un infarto, vuoi per una pozza d’acqua su cui scivolò o per tutte e due le cose contemporaneamente, Nick cadde picchiando violentemente il cranio contro il pavimento.
Lo trovarono così, il povero Nick, allungato su quel lurido pavimento, con un’espressione di stupore dipinta sul volto e con il Piripinzilo ancora stretto saldamente nella mano destra.
20.9.08
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