Stamattina, prima di prendere il treno che mi avrebbe riportato a casa, avevo tempo da perdere e sono andato a farmi un giro nella mia libreria di fiducia, che è vero che su internet ci comprerei anche la carta da culo, però in libreria proprio non posso evitare di metterci piede, specie quando ci passo davanti.
La libreria.
Questo posto bellissimo e pieno di
volumi stipati in ogni dove, capace di stupirmi ad ogni angolo.
Capita che mi cade l'occhio sul nome di un autore che non ho mai
neanche sentito nominare, e allora lo tiro su e
leggo le prime dieci pagine (metodo, inutile dirlo, ampiamente
approvato dal sottoscritto). Con questo metodo, e con il tempo, ho
fatto mie cose che alla fine si sono rivelate cagate pazzesche e
altre che sono invece diventate cose preziose, da custodire gelosamente e
da rileggere periodicamente. La libreria ha un effetto benefico su di
me, terapeutico.
Tra quegli scaffali e ripiani pieni
zeppi di infiniti mondi di carta e infinite storie potrei perdermici
per davvero tanto tempo, dimenticandomi di tutto e di tutti. Per
farla breve e spiegarmi meglio, se sono incazzato buttatemi in una
libreria (che sia fornita però, sennò mi offendo) e potrete essere
sicuri che starò benone. Stranamente anche chiunque si trovi ad
entrare in quel luogo magico mi sta simpatico, anche se spesso e
volentieri si tratta di gente mai vista né sentita prima.
Certo, internet ha buttato giù un
sacco di barriere come fossero cartapesta, e adesso puoi scegliere
l'agognato libro sicuro di trovarlo disponibile e vedertelo
arrivare direttamente sotto casa un paio di giorni dopo, mentre sei
tranquillamente sprofondato nella tua poltrona preferita, però vuoi
mettere entrare in uno di questi posti carichi di quel non so che,
perderti al loro interno leggendo qualche riga di qua e di là e,
inevitabilmente, cambiare posto a qualche libercolo capitato
sottomano.
Chiunque ci sia lassù dovrebbe
decisamente benedire le librerie, se non lo ha già fatto, poco ma
sicuro!
Inutile dire che ogni volta che
metto piede nella mia libreria di fiducia non ne esco mai a mani
vuote, e anche stavolta è andata come da tradizione.
Qui sotto, nell'ordine, i regalini di
Natale che mi sono concesso, che ogni tanto ci vuole ed è cosa buona
e giusta.
Adesso bisogna solo cercare il tempo per leggerli e gustarmeli come si deve, una roba mica tanto facile.
1 commento:
..inutile ammetterlo...stupende compere...gli ultimi tre rispect....stephen king io andrei + per i classici...=)
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