E' un mese, questo novembre, che vede le edicole cariche di tanta bella roba che proprio non può mancare sul comodino del lettore di fumetti sempre pronto a divorare grandi storie in bianco e nero.
Roba come il nuovo balenottero della serie Romanzi a Fumetti Bonelli, ad esempio.
Sul Pianeta Perduto, di Antonio Serra e Paolo Bacilieri che ci conducono in un posto popolato dai discendenti dei terrestri che nasconde qualche mistero di troppo, e lo fanno smontando a più riprese la salda gabbia bonelliana.
Da leggere -e osservare- attentamente.
- ultimo speciale Demian, Debito di Sangue, che vede il grande Walter Venturi ai disegni di quello che è l'ultimo speciale Bonelli dedicato al personaggio di Pasquale Ruju, e Venturi è uno di quei disegnatori che riesce sempre a sfornare tavole grandiose e perfettamente funzionali. Ma pure zeppe di dettagli ma sempre leggibili e un sacco di altre belle cose.
- per chi non l'avesse ancora gustato, La Redenzione del Samurai di Rrobe e Accardi.
Albo da leggere assolutamente, perché è una di quelle storie che fanno bene al fumetto nostrano tutto. Ottima prova di Roberto Recchioni e grandissimo lavoro di Andrea Accardi.. La mia recensione la trovate QUI.
- DAVVERO numero 1
Per chi all'ultima Lucca non c'era e quindi non ha potuto leggere il primo numero in anteprima, è questo il momento buono per (ri)farsi i fatti di Martina. La coppia Barbato/Trono apre le danze per questa nuova -di nuovo- miniserie, stavolta di carta!
- La ristampa n.280 di Dylan Dog, Mater Morbi. Testi di Roberto Recchioni e disegni di un immenso Massimo Carnevale. Chi se lo è perso ai tempi della prima uscita meriterebbe di essere arrestato ma fortunatamente ora ha l'occasione giusta per recuperare.
Sul Pianeta Perduto, di Antonio Serra e Paolo Bacilieri che ci conducono in un posto popolato dai discendenti dei terrestri che nasconde qualche mistero di troppo, e lo fanno smontando a più riprese la salda gabbia bonelliana.
Da leggere -e osservare- attentamente.
- ultimo speciale Demian, Debito di Sangue, che vede il grande Walter Venturi ai disegni di quello che è l'ultimo speciale Bonelli dedicato al personaggio di Pasquale Ruju, e Venturi è uno di quei disegnatori che riesce sempre a sfornare tavole grandiose e perfettamente funzionali. Ma pure zeppe di dettagli ma sempre leggibili e un sacco di altre belle cose.
- per chi non l'avesse ancora gustato, La Redenzione del Samurai di Rrobe e Accardi.
Albo da leggere assolutamente, perché è una di quelle storie che fanno bene al fumetto nostrano tutto. Ottima prova di Roberto Recchioni e grandissimo lavoro di Andrea Accardi.. La mia recensione la trovate QUI.
- DAVVERO numero 1
Per chi all'ultima Lucca non c'era e quindi non ha potuto leggere il primo numero in anteprima, è questo il momento buono per (ri)farsi i fatti di Martina. La coppia Barbato/Trono apre le danze per questa nuova -di nuovo- miniserie, stavolta di carta!
- La ristampa n.280 di Dylan Dog, Mater Morbi. Testi di Roberto Recchioni e disegni di un immenso Massimo Carnevale. Chi se lo è perso ai tempi della prima uscita meriterebbe di essere arrestato ma fortunatamente ora ha l'occasione giusta per recuperare.
Nota a margine: tranne una sono tutte pubblicazioni della Sergio Bonelli Editore e tutte uscite nel mese corrente, a dimostrare che nonostante una classicità tipica della casa editrice milanese che a molti risulta indigesta e controproducente, stiamo sempre parlando dell'unico e incontrastato punto di riferimento del mercato.
E in fondo tanto basta, sia agli addetti ai lavori che agli appassionati, perché alla fine la cosa che più conta è l'avere tra le mani un prodotto completo di indiscutibile qualità, e se questo rigore formale è lo scotto da pagare per ottenere tutta questa qualità che è straordinaria se paragonata a prodotti di altri editori -e non solo nostrani- per quanto mi riguarda è una manna dal cielo.
1 commento:
Ma la diversità è cioè che piace, ciò che ci fa crescere e non atrofizzare.
Bonelli e Disney pubblicano storie bellissime, ma sarebbe bello vedere in edicola (o in fumetteria) anche prodotti italiani di altro genere. Si parla dell'America perché è realmente libera e varia e là si che puoi sbizzarrirti sui fumetti, i libri, il cinema, la cucina, i vestiti, tutto. Ma, tornando ai fumetti, prendi una casa editrice come la Dynamite che sta riesumando i (non tanto super)eroi degli anni 40, 50 e 60 o la Avatar che pubblica quasi solo splatter. Sono realtà piccole, relativamente indipendenti che, però, ci sono con forza e sicurezza rendendo l'offerta varia e molto più appetitosa. Ovviamente, le nostre due "major" fanno prodotti diversi dai Big Two americani, prodotti molto più validi e vari, ma non mi dispiacerebbe vedere una storia di zombie a fumetti in edicola (e non gratis su internet) e a colori così come un restyling o, come preferisco definirla, una contestualizzazion di Diabolik in modo da renderlo appetibile ai più giovani e dargli nuova linfa vitale.
Produciamo cose belle, certo, ma lo fanno solo i più vecchi e lo fanno sempre nella stessa maniera. I più giovani o attendono di essere vecchi o se ne vanno. La triste situazione del lavoro in Italia è presente anche qui.
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