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22.10.13

Game Republic 153



All'interno, oltre alla tanta bella roba come la recensione del capolavoro annunciato Grand Theft Auto V e di quel gioiellino che risponde al nome di Rayman Legends, per non parlare dei soliti speciali come un primo sguardo alla line-up delle nuove console casalinghe targate Microsoft e Sony, trovate anche un mio pezzo in cui si parla di "Tutti i volti di PS Vita", che racchiude indiscrezioni e informazioni su tutto ciò che il colosso giapponese ha in mente per il presente -e soprattutto il futuro- della sua piattaforma portatile.

In edicola.
Buona lettura.

14.2.13

Riflessioni sul San Valentino a San Valentino



Premesso che per una persona innamorata della propria compagna di vita San Valentino dovrebbe essere ogni giorno, ho sempre avuto una personalissima teoria su questa particolare ricorrenza.
Da un certo punto di vista ho sempre provato una sorta di pietà per quelle persone che, arrivate a questa giornata senza la loro dolce metà, si lamentano della loro mancata vita sentimentale con tutto e con tutti, ovviamente prendendosela con chi è invece felicemente accompagnato.
Ebbene, non ho mai capito perché bisogna considerare la giornata di San Valentino come giornata da passare con la propria ragazza o con il proprio ragazzo.
Che io sappia, almeno teoricamente il sottotitolo della ricorrenza stessa è il giorno degli innamorati.

Ebbene, proprio per questo mi domando: se uno è felicemente accasato/innamorato/desideroso di stare con la proprio amata (premesso, ricordiamolo, che in questo caso ogni giorno è San Valentino), e quindi può vederla e/o stare con lei quando vuole, specie se convive o è sposato, che senso ha passare una giornata insieme facendo vedere quanto si è innamorati solamente il 14 febbraio?

Io allora mi sono sempre divertito a pensare che, essendo la giornata degli innamorati, si può essere innamorati in molti modi, di moltissime cose e, a dirla tutta, l'amore per un esponente dell'altro sesso è proprio quello più scontato. Ognuno di noi, anche chi è solo per scelta o per cause più grosse di lui, è innamorato di tante cose, siano esse qualcosa di  legato al mondo reale o a quello .molto più appassionante- di finzione, come musica, libri, film, videogiochi, sport estremi, cucina e chi più ne ha ne metta.
Chi è innamorato del proprio lavoro, chi delle catene che lo legano al proprio tavolo da disegno, che magari potrebbe finalmente prendersi il tempo per concedersi una bella maratona di tutti i film del suo regista preferito.

Perché, quindi, passare una giornata nella più totale disperazione (quando va bene) o nell'infinita depressione (quando va male) invece di dedicarsi a tutto ciò di cui si è innamorati?

A qualcuno potrebbe sembrare strano, ma è una domanda che mi trascino dietro già da un po' di tempo, e sinceramente ancora non ho trovato una risposta.
Perché non prendersi una giornata, almeno una volta l'anno, da dedicare totalmente a se stessi e a quello che più ci fa stare bene?

Con amore,

il Dave




30.11.12

Catene...


Ho riesumato l'altro blog, rendendolo adesso molto più immediato per chi guarda e decisamente più visuale, come da prima intenzione. Si tratta di un portfolio, quindi scritte ridotte all'osso in favore di molte immagini, sketch, bozzetti, studi e tavole.
Non ho mai voluto che questo blog fosse noioso come quello dei disegnatori, quindi arrivati a un certo punto è diventato necessario poter contare su un altro posto, dove sono i disegni a farla da padrone.
E' questo, principalmente, Hand and Chains - Portfolio.

Uno strumento utile soprattutto per me, perché mi consente di tenere tutto a portata di mano senza dover ogni volta spulciare negli hard disk esterni alla ricerca di cose fatte prima, ma buono anche per chi è interessato alla materia prima e non vuole sorbirsi tutte le cazzatelle che scrivo su base quasi quotidiana, anche se io sulle Fie del lunedì non sputerei sopra.
Per adesso c'è poca roba, ma appena posso inizio a travasare qualcosina, con l'idea di aggiornare e postare a intervalli più o meno regolari che spero di mantenere.

Per raggiungerlo senza patemi basta cliccare nel box sulla destra, proprio sopra la descrizione personale oppure, meglio, aggiungerlo immediatamente ai preferiti.

24.11.12

Svecchiando lo svecchiabile


Ho deciso di cambiare certe abitudini e abbandonarne altre.
Nel frattempo ho trovato anche il tempo di riscrivere la mia descrizione qui a fianco, che ormai sono passati quasi cinque anni da quando ho finito il liceo e uno che legge potrebbe pensare di leggere il blog di uno impegnato nel Guinness World Record di recepire la pensione tra i banchi di scuola.
Un ripetente a vita, insomma.

Non che ci sia nulla di male eh, anzi, se uno si trova bene con determinati professori è giusto che faccia il possibile per rimanergli accanto e goderseli per tutto il tempo possibile.
Il rapporto tra insegnanti e alunni può essere bellissimo, se coltivato per bene, così come è straordinario quando si diventa amici, quasi confidenti, e non è più una mera questione di interrogazioni o 2 sui compiti di matematica.

Al liceo ho avuto un prof che mi commissionava i disegni, un altro che in un paio di occasioni mi ha presentato come caricaturista da battaglia in occasione di qualche importante riunione di gente in giacca e cravatta e addirittura un altro con cui mangiavo -e bevevo- insieme. Mai qualcuno che insegnasse matematica, comunque.
La matematica fotte il cervello, è matematico!

In compenso al quarto anno di liceo volevo invitare una supplente di chimica carina come poche al cinema e magari bucare la bustona formato famiglia del pop corn (ma il sale non brucia?).

Sorpresa!
Oltretutto alle medie mi innamorai perdutamente di un'insegnante di italiano giovane e bellissima. Si chiamava Denise ma ricordo solo questo. Passai un intero pomeriggio nel tentativo di farle un ritratto ma ogni volta il risultato mi sembrava ben poca cosa e quindi strappavo.
Quel ritratto non gli è mai arrivato.

Comunque ho scritto tutto di getto, come al solito ho divagato perdendo la bussola e adesso non ho la minima idea di dove andare a parare con questo post, però il messaggio che mi sento di lasciare è questo: se vi piace il vostro ambiente scolastico e avete un ottimo rapporto con uno o più professori, fatevi bocciare!

Non è fallimento, è dedizione!


23.10.12

Crescere e cresceremo.


E' strano e affascinante come, con il passare degli anni, si diventi "grandi" e adatti a qualsiasi tipo di discussione.
Un tempo, quando gli adulti parlavano di argomenti seri in discussioni anche un po' animate, venivo fatto gentilmente accomodare fuori dalla stanza, mentre adesso non solo ho il privilegio di partecipare a queste chiacchierate ma, spesso e volentieri, viene richiesta anche la mia opinione a riguardo.
Così, da un giorno all'altro, senza particolari iniziazioni o qualche rito di sorta.
Almeno non apparentemente.
La cosa mi sa di strano, ma al tempo stesso mi lusinga e mi esalta.

E' un po' come essere passati al livello successivo, di punto in bianco. Solo vivendo.
Come Super Mario che prende il mitico funghetto e cresce, raggiungendo cose a lui prima inaccessibili, cose che fino a quel momento poteva solo immaginare.

Aveva proprio ragione Stan il Sorridente ad affermare che da grandi poteri derivano grandi responsabilità.

25.5.12

Copertine Zagoriane - Cover Reloaded

La bella iniziativa Cover Reloaded non è altro che un contest per aspiranti ed emergenti disegnatori che permetterà, di anno in anno, ci cimentarsi con rifacimenti di copertine appartenenti a personaggi storici del fumetto.

La prima edizione di questo concorso, conclusasi ieri, vedeva proprio Zagor come protagonista delle attenzioni di tutti i partecipanti, quindi decisamente un bell'inizio.
La regola era una e semplice: una volta scelta la copertina tra tutte quelle disponibili bisognava reinterpretarla e colorarla con qualsiasi strumento.
A ben vedere la cosa più difficile di tutte, o almeno quella che per me è stata difficile, è stata sceglierne una tra le oltre seicento copertine realizzate dal maestro Ferri, cosa non certo facile vista l'enorme quantità di belle illustrazioni messe a disposizione.
Alla fine ho scelto Sulle orme di Titan, sia perchè è l'albo che segna l'esordio di Hellingen, sia perchè è un'ottima storia e, ultimo ma non ultimo, c'è il fatto che Il Gigante di Ferro m'è sempre piaciuto, quindi qualcosa vorrà pur dire.

I partecipanti sono stati, aggiungerei contro ogni previsione, addirittura 70, quindi credo si possa tranquillamente sperare tutti insieme in una futura seconda edizione.
Tra le cose che a me sembrano più belle c'è il fatto che molti partecipanti si sono cimentati con il contest per puro amore del personaggio, che ha spinto a disegnare anche persone che solitamente non disegnano o che comunque non prendevano da tempo una matita in mano. Insomma, ci sono ragazzi che in segno d'affetto allo Spirito con la Scure hanno deciso di regalargli una loro cover, il che non è assolutamente poco.

 Mi piacerebbe molto vedere future iniziative del genere, sia riguardanti personaggi Bonelli che appartenenti ad altri editori, dando magari uno sguardo anche al fumetto internazionale.

Non si sanno ancora né vincitori né vinti ma si sa per certo che QUI c'è la galleria che ospita tutti gli elaborati dei diversi disegnatori, mentre questa qui sotto è l'illustrazione con cui ho partecipato al contest, con relativa bozza.


21.5.12

53 volte Davvero!

È online la 53esima puntata di Davvero, la mia! Da tempo desideravo mettere la matita al servizio di Martina e soci e alla fine sono stato accontentato. A riguardare il tutto, come al solito, ci sono cose che cambierei completamente, ma è andata anche stavolta, e spero che a qualcuno piaccia comunque.

Trovate tutto QUI, mentre a breve posterò le sei tavole in bianco e nero.

18.5.12

Ma davvero Davvero?


Fino al prossimo lunedì dovete farvela bastare.

Purtroppo la grande dimensione dell'immagine mi impone di metterla qua sul blog solamente nel formato medio, che la schiaccia di parecchio, però cliccandoci sopra si rimedia facilmente.

31.3.12

Happy Birthday to me!

Strana la vita, alle volte.
Mi sveglio e ho un anno in più, vai a sapere il perché.
Sono 22 e non mi lamento, poteva andarmi decisamente peggio, questo è poco ma sicuro. Mi sento felice e immortale, sono circondato da persone magnifiche, ho voglia di fare un sacco di cose e dare sempre tutto quello che posso per non fare del mio peggio!

Oggi mi hanno portato a pranzo in un locale molto carino, su una montagna vicino Letino. Quando mi hanno avvisato dicendomi che il suddetto ristorantino si trovava a mille metri di altezza ho pensato che per l'occasione sarebbe stata inaugurata anche la mia prima volta in elicottero, ma poi fortunatamente è bastata la macchina per arrivarci.
Il posto era bello casereccio, si mangia (molto) bene e si spende poco, c'è un bel freschetto che con il caldo che inizia a tempestarci non fa mai male e sto ancora digerendo per quanto erano abbondanti le portate.

Il locale, poi, era molto particolare, ma per darvene prova occorrono foto che al momento ancora non ho ma che ovviamente provvederò a postare non appena me le manderanno.

Basta poco per essere felici, è vero, e io ho tutto quello che potrei desiderare.
Grazie a tutti, a chi mi è vicino sempre, a chi lo è stato oggi e a chi ha rivolto semplicemente un piccolo pensierino nei miei confronti, e in particolar modo grazie a chi è capace di sopportarmi giorno dopo giorno, tutti i giorni che Odino manda in terra.

Sì, ce l'ho quasi esclusivamente con te, ma lo sai già.

26.3.12

Commissions Time! Chiedete e vi sarà dato.


Dopo averci pensato a lungo sopra, ho deciso (almeno per un pò) di darmi alle commission, visto che la cosa è una palestra bella e buona e un'ottima occasione per cimentarsi con personaggi che normalmente non disegnerei mai e poi mai.
Chissà che non ne esca fuori qualcosa di buono, in fondo.

Nuova mail, se la cosa andrà in porto sarà varato anche uno spazio apposito dove saranno raccolti questi nuovi disegni personalizzabili al massimo e, ovviamente, nuova avventura!

Per farla breve? Volete un disegnino speciale per arricchire la vostra camera o dare un tono al vostro salotto? Volete uno sketch di Ant-Man ma non avete mai avuto il coraggio di chiederlo? Vi piacerebbe vedere in un'unica illustrazione due o più personaggi che insieme non ci starebbero mai? Avete promesso al vostro pargolo uno sketch del suo ipersupermegastrafamoso fumettaro preferito, ma siccome ha code di attesa immense siete alla ricerca di una scappatoia? Volete semplicemente torturare il  sottoscritto chiedendogli una rivisitazione della Battaglia di Anghiari realizzata a colpi di china, sangue e pennello?
Beh, siete nel posto giusto! Parola del Dave!!

La mail apposita è questa: demonicod@libero.it, fatevi pure avanti.

11.3.12

Cose a venire...

Disegno e inchiostro le prime cosette di una roba che mi frulla nella testa da un po' di tempo.
A breve ci torno su.

P.S.
Scusate la pessima qualità dell'immagine, ma al momento non sono attrezzato e la fotocamera dell'iPad fa schifo.

6.3.12

Bad Guy


Qualcosa si sta muovendo, da qualche parte.
E il tipetto qua sopra ne è il responsabile.

2.3.12

Lassù qualcuno ci osserva...

E non si tratta del Grande capo, che lui è troppo impegnato per dedicarsi alle beghe di noi miseri esseri umani.

E' il due marzo, e penso che nell'ultimo giorno di questo mese qualcosa mi piomberà tra capo e collo.
Un anno in più sul groppone, per esempio.
Ma fa nulla, tutta esperienza, dico tra me.
Mi metto il mantello, indosso la maschera ed esco sotto la pioggia.
Come se nulla fosse.

E oggi è già domani.

30.12.11

Notturno.


Strana e bella invenzione, il computer.
E' notte, sono quasi le tre, e a quest'ora, almeno teoricamente, dovrei starmene bello al calduccio sotto le coperte. E invece sono qui davanti, una parola dietro l'altra. Una lettera dietro l'altra.
Nonostante sia ora tarda nel mio palazzo c'è sempre qualcosa che si muove, e fino a una decina di minuti fa si sentivano chiacchiere allegre seguite da un viavai di ascensore. Un posto che non ti da proprio occasione di annoiarti, questo. Senza neanche addentrarci nello spaccato di varia umanità che è possibile ammirare al suo interno, ovviamente, che se dovessi farlo una notte sola mica mi basterebbe. Scrivere sta diventando sempre più uno sfogo, e la cosa più interessante e divertente è che non importa di cosa si scrive. L'importante è l'atto in sé, la sua esistenza.
I pensieri che girano e rigirano nella testa vogliono venire fuori, vogliono l'ora d'aria, e battono sulle tempie per manifestare il loro malcontento.
Se quello che sta venendo fuori stasera è un ammasso di frasi sconnesse e senza senso abbiate pietà, non riesco a dormire.
Che il sonno dei giusti mi stia abbandonando? Devo forse iniziare a preoccuparmi?
Magari lo farò, mi serve giusto il tempo di annotarmelo su un post it.
Prima dicevo dello scrivere. Bella valvola di sfogo. Con il disegno non posso permettermelo, quindi forse è proprio per questo che la cosa mi affascina di più. Due modi di raccontare, due modi di esistere, di creare, due vie parallele, entrambe piene di rischi ma tutte e due con un ottimo panorama che ti fa capire che qualsiasi insidia troverai nel tuo cammino varrà sempre la pena di superarla. Quando sono davanti alla tavola devo essere freddo e calcolatore, sempre attento, gli occhi sempre spalancati, i sensi sempre all'erta. Le linee precise, la modulazione del tratto, le matite che devono essere capite, la china che deve stare nei posti giusti e non deve strabordare. Un errore è un errore di troppo.
Con il foglio invece è diverso. Nessuna paura, nessuna preoccupazione, niente di niente. Tutto. E' sempre lì che ti aspetta, in qualunque momento e in qualsiasi situazione, sempre pronto ad ascoltare le tue confessioni, ad accogliere i tuoi deliri, i tuoi sogni, i tuoi progetti futuri, qualche rimpianto lasciato per strada, ammesso che ci siano, qualsiasi cosa tu abbia da dire, sensata o insensata che sia. E, cosa più importante, è l'unico dal quale puoi andare senza farti bestemmiare dietro se una notte non riesci a dormire. Sento che qualcosa che mi premeva dire mi stia in realtà sfuggendo, ma non importa, sarà per la prossima volta, per buona pace di tutti.

Strana invenzione il computer, dicevo prima, infatti per esempio questo fino a poco tempo fa era un foglio bianco, solo e vuoto, ancora destinato a qualcosa da raccontare, a ospitare qualcosa, mentre adesso ha fatto la sua storia.
Strano. E bello.

Forse adesso è meglio se torno nel letto a riprovarci, però, che dormire in piedi, ad occhi aperti, è un lusso che proprio non posso permettermi.

28.12.11

E l'amore incondizionato per le librerie...


Stamattina, prima di prendere il treno che mi avrebbe riportato a casa, avevo tempo da perdere e sono andato a farmi un giro nella mia libreria di fiducia, che è vero che su internet ci comprerei anche la carta da culo, però in libreria proprio non posso evitare di metterci piede, specie quando ci passo davanti.
La libreria.
Questo posto bellissimo e pieno di volumi stipati in ogni dove, capace di stupirmi ad ogni angolo. Capita che mi cade l'occhio sul nome di un autore che non ho mai neanche sentito nominare, e allora lo tiro su e leggo le prime dieci pagine (metodo, inutile dirlo, ampiamente approvato dal sottoscritto). Con questo metodo, e con il tempo, ho fatto mie cose che alla fine si sono rivelate cagate pazzesche e altre che sono invece diventate cose preziose, da custodire gelosamente e da rileggere periodicamente. La libreria ha un effetto benefico su di me, terapeutico.

Tra quegli scaffali e ripiani pieni zeppi di infiniti mondi di carta e infinite storie potrei perdermici per davvero tanto tempo, dimenticandomi di tutto e di tutti. Per farla breve e spiegarmi meglio, se sono incazzato buttatemi in una libreria (che sia fornita però, sennò mi offendo) e potrete essere sicuri che starò benone. Stranamente anche chiunque si trovi ad entrare in quel luogo magico mi sta simpatico, anche se spesso e volentieri si tratta di gente mai vista né sentita prima.

Certo, internet ha buttato giù un sacco di barriere come fossero cartapesta, e adesso puoi scegliere l'agognato libro sicuro di trovarlo disponibile e vedertelo arrivare direttamente sotto casa un paio di giorni dopo, mentre sei tranquillamente sprofondato nella tua poltrona preferita, però vuoi mettere entrare in uno di questi posti carichi di quel non so che, perderti al loro interno leggendo qualche riga di qua e di là e, inevitabilmente, cambiare posto a qualche libercolo capitato sottomano.
Chiunque ci sia lassù dovrebbe decisamente benedire le librerie, se non lo ha già fatto, poco ma sicuro!

Inutile dire che ogni volta che metto piede nella mia libreria di fiducia non ne esco mai a mani vuote, e anche stavolta è andata come da tradizione.
Qui sotto, nell'ordine, i regalini di Natale che mi sono concesso, che ogni tanto ci vuole ed è cosa buona e giusta.





Adesso bisogna solo cercare il tempo per leggerli e gustarmeli come si deve, una roba mica tanto facile.

12.11.11

Deviant's life...


Poco tempo fa ho messo a punto un nuovo profilo su DeviantArt, preso dalla curiosità di vedere in che modo fosse cambiato quel luogo per me così carico di ricordi e conoscenze.
I ricordi sono tanti perchè si può dire tranquillamente che la mia carriera sul web è cominciata proprio con DA, che vedevo come una vera e propria vetrina sul mondo. Soddisfava appieno il mio bisogno di disegnare, mostrare e crescere, ricevendo critiche e consigli vari.
In quel periodo (il primo disegno apparso sul vecchio profilo risale al 2007, se non ricordo troppo male) frequentavo anche il forum di GamesRadar, poi diventato GamesVillage e adesso, per quel che mi riguarda, scomparso completamente.
Comunque sia era bello trovare molti dei compagni di chiacchiera del foro anche su Deviant, tutti con il loro bell'account sempre carico di sketch e illustrazioni folli nel senso migliore del termine, e scambiarsi commenti e apprezzamenti era decisamente appagante e divertente.
Con il passare del tempo le mie esigenze sono cambiate, cresciute, tutto mi sembrava piuttosto stretto e avevo voglia di nuove cose, nuovi spazi.
E così ho scoperto blogger, e l'avere un blog da aggiornare con disegni, pezzi di vita, tutto ciò che riguardava le mie passioni e, più semplicemente, un bel pò di chiacchiere matte, mi sembrava quasi fantascienza.
Poco tempo dopo la scoperta è nato l'Antro del Fumettaro, questo posto a cui ormai sono davvero affezionato e dal quale, per molti motivi, non mi separerei mai.
In seguito venne il Tumblr, giusto per non farsi mancare nulla, e adesso si torna nuovamente a sperimentare su DeviantArt, giusto per ricordarmi come si fa e rincontrare tutti i compagni di merende di cui sopra.

Il nuovo profilo è QUESTO, e adesso tocca solo (?!) aggiungere di nuovo tutti, piano piano, vedendo se il tutto mi diverte come allora.
Le premesse ci sono tutte.

30.8.11

Fletto i muscoli e sono nell'Antro.


Qualsiasi persona abbastanza realista sa bene che nulla dura per sempre, nessuna eccezione.
Il discorso ovviamente vale anche per le immeritate vacanze, che sono finite (in realtà sono finite già da un pò, ma per qualche problemino di cui parlerò in qualche post a seguire sono stato costretto a trascurare questo blog e altri posti che frequento abitualmente, come Twitter, Tumblr e via dicendo) e che quindi mi riportano alla solita, meravigliosa, routine.
Guardandomi attorno mi accorgo che ci sono parecchie cose da cambiare qua sopra, a cominciare dall'header -Machete è un figo e non si discute, ma ormai campeggia in bella vista da mesi- e continuando con un aggiornamento del profilo, che la vita da perfetto perditempo scolastico è finita e, nonostante non abbia poi molti rimpianti, tocca modificare qualcosina di qua e di là.

Per tornare al punto di partenza, le vacanze sono finite ma va bene anche così, che è ora di tornare a postare, disegnare e fare tutte quelle cose capaci di rendere la solita routine sempre uguale e sempre diversa.

27.7.11

Yoji Shinkawa.

La cambiale dei ricordi mi ha (ri)portato a curiosare tra i lavori di Yoji Shinkawa, artista che seguo fin dai tempi delle illustrazioni riguardanti la saga videoludica di Metal Gear Solid, che forse non a caso è anche il giochetto che ha avuto il merito di aprirmi gli occhi su tutto il mondo di questa forma d'intrattenimento, e quindi per questo ed altri motivi per me sarà sempre il gioco più bello del mondo. Sue anche le illustrazioni di cose come Zone of the Enders e Policenauts. Yoji Shinkawa è attualmente l'artista di punta di molte produzioni targate Konami.Con il suo stile mi ha rapito fin dal primo artwork, ispirandomi profondamente e costringendomi a piazzarlo nella lista dei miei idoli.

Signore e signori, Yoji Shinkawa.


8.7.11

Averli tutti lì, in perfetto equilibrio...


Io odio in modo del tutto particolare qualsiasi essere umano appartenente alla categoria dei rappresentanti.
Ma un odio profondo e viscerale, di quelli che a stento riesci a controllare, forse perchè sono gli unici capaci di mandarmi in bestia anche quando faccio di tutto per restare in calmo, che tanto sappiamo benissimo che di incazzarsi non ne vale neanche la pena peròpoisuccedonocosechepropriotifannoabbandonareibuonipropositi.
Magari è sbagliato anche solo pensarlo, non lo nego, e potrebbe benissimo darsi che io sia la persona peggiore del mondo, però è così, non posso proprio farci nulla.

Il rappresentante è tra noi, ma fortunatamente lo riconosci subito. Se ne sta lì, con la sua fidata valigetta piena di cartacce e la sua "divisa" a metà tra il becchino e il venditore di Bibbie, pronto ad infilarsi in casa tua a qualsiasi ora del giorno e della notte (recentemente uno di loro ha avuto il barbaro coraggio di presentarsi a casa la domenica, verso sera) per farti perdere almeno un paio di ore -quando va bene- tra chiacchiere di circostanza e tonnellate di cartacce inutili, pronto a vendere il culo della sorella pur di accaparrarsi il suo 10%, 20% o quello che è.
Il tutto sempre con un sorriso maledettamente fasullo stampato in faccia, strette di mano da amiconi e battute che poi, per forza di cose, ti costringono a tenere aperte per un bel pò le finestre, ad aspettare che tutte le stronzate che si sono accumulate prima o poi escano pure.
Persone che, parere mio, spesso e volentieri hanno pochissimi punti di contatto con la realtà, ma soprattutto nessuna remora di poter anche rompere le palle, una volta ogni tanto.

Adesso ripeto, possibilissimo che la brutta persona sia io, però al posto loro ci penserei due volte prima di suonare il citofono.

1.7.11

Shin.


Quando un Samurai esprime l'intenzione di compiere un'azione, questa è praticamente già compiuta, nulla gli impedirà di portare a termine l'intenzione espressa.
Egli non ha bisogno né di "dare la parola" né di promettere.
Parlare e agire sono la medesima cosa.