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1.8.13

Dubbi amletici...


Ma quando in questi giorni i conduttori del glorioso Tg4 dicevano, in chiusura di telegiornale e rigorosamente dopo aver dedicato 28,5 dei 30 minuti di trasmissione al povero e bistrattato Nano, "...e ora passiamo alla cronaca..." volevano davvero dire che la criminalità e le catastrofi mondiali dell'intero globo non si fermavano a seguire la diretta della sentenza?

Ah, a tal proposito Il Solito ha fatto questo.


Geniale, come sempre.
E lui sì che non si ferma mai.


2.5.13

A proposito del Primo Maggio...




Con un po' di doveroso ritardo giusto perché festeggiare il Primo Maggio, oggi, non ha molto senso visto che  di lavoratori se ne trovano pochi e soprattutto perché, da quello che si legge/vede/sente in giro, l'Italia non è un paese di lavoratori. E non lo è perché si è tutti furbi, sempre più degli altri, e a stare chinati a lavorare ci si perde un sacco di roba bella.
So già che questo discorso finirà in un accrocchio bello e buono, sfociando addirittura nella politica, e me ne rammarico perché di cose brutte se ne sentono purtroppo su base giornaliera, da mattina a sera.

Un Paese che è in debito con i propri cittadini, un Paese dove chi è vissuto per anni e anni ben oltre le possibilità del contribuente adesso si lamenta che c'è crisi e bisogna risparmiare. Un Paese che ha la dicitura Made in Italy invidiata in tutto il mondo tranne che in quell'Italy, dove si preferiscono stracci da cambiare un giorno sì e l'altro pure a produzioni di qualità, un Paese dove si preferisce rischiare la propria pelle pur di risparmiare due lire, togliendo lavoro a chi in quel Paese ci abita per darlo a chi finisce di affossare l'economia nazionale.

Ho 23 anni, di temi più grandi di me non ci capisco un cazzo, ma non ci vuole molto a capire che parecchia merda ce la siamo meritata tutta, giorno per giorno.

C'è la crisi, bisogna risparmiare (il popolo), non si può fare a meno delle auto blu (i politicanti), non c'è lavoro, bisogna adattarsi. Meglio rimanere a zero piuttosto che cercare di fare qualcosa tutti insieme per migliorare la situazione. Chiudiamole le fabbriche, chiudiamole tutte, così in caso di default la prima nazione che avrà il coraggio di comprarela nostra bella e stuprata Italia potrà decidere di produrre tutto il cazzo che gli pare, in quelle fabbriche, senza perdere un mucchio di tempo in burocrazia.

La tivì non la guardo, preferisco stare ore a guardare lo sciacquone del cesso girare piuttosto che pigiare quel tastino e rischiare di accenderla. I telegiornali mi danno la nausea, sempre schierati e talmente di parte che la puzza di merda si sente spesso a distanza. Sparano in strada e la notizia si usa per fare propaganda. Che importa di chi ci lascia la pelle, l'importante è fare andare avanti i morti viventi da 20.000 Euro al mese.
C'è crisi, bisogna risparmiare. Bisogna essere forti. Bisogna rinunciare al superfluo, ma l'Audi blu è bella figa, no?
Gli elettori mi fanno vomitare, forse ancora più di quello che vogliono prenderlo, il voto. Sempre lì appesi ad un mare di stronzate. Questo è meglio, quello cambierà tutto, questo sì che spacca e poi finisce sempre uguale. Un cane che si morde la coda. Un cane con evidenti problemi di Alzheimer. La speranza è sempre l'ultima a morire, ma chi di speranza campa disperato crepa.

Anche senza accendere la tivì le notizie mi piombano addosso comunque. Più che la televisione è Internet il mio ambiente naturale, e purtroppo tra i notiziari on line e i pappagalli di Facebook le stronzate vengono sempre a galla. Tutti entusiasti di quei programmi, quelli che fanno parlare la gente nelle piazze d'Italia, con trasmissioni di dieci minuti dove per forza di cose nessuno ha il tempo di finire ciò che ha da dire. E m'immagino un politicante qualunque, appartenente a un'ideologia qualsiasi, farsi grasse risate nel guardare porcherie del genere, che tanto lui a letto ci va tranquillo uguale, e fa pure sogni sereni perché non ha problemi di mutuo, di affetto, di spesa, o semplicemente perché qualsiasi cosa gli possa capitare ha abbastanza soldi e conoscenze da arginare ogni rogna e ripartire meglio di prima.
E le persone che questi problemi li hanno tutti si ammazzano, lasciando mogli e figli grazie a porci che hanno solo i soldi in testa. I loro soldi, ovviamente.

Questo post è nato da sé, è tutta roba che cresce dentro scritta nel modo migliore che mi veniva al momento, e per questo mi scuso se il testo non è strutturato al meglio o se sono presenti refusi qua e là.

In ritardo, ma buon Primo Maggio un cazzo.


25.2.13

Spogliati a metà


Tutte le boiate e le verità in tasca che sto leggendo in queste ore (in realtà giorni, ma oggi più che mai) sono impagabili, sul serio, ma tutta quest'ansia e questa attenzione per la politica mi sembrano eccessive.

Io preferisco molto di più i fumetti.
E i porno.



20.2.13

Il povero Giannino e le palle che girano



Prima di tutto ci tengo a scusarmi per i tanti post a tema politico dell'ultimo periodo, ma del resto accendi la tivù e si parla di questo, accendi la radio e si parla di questo, leggi un giornale e si scrive solamente di questo, e io non so che farci, sono condizionato. Come tutti, come tutto in questo momento. Tutti monopolizzati e già col culo un po' dolorante provando ad immaginare cosa ci aspetta da qui a breve.
E' la campagna elettorale, la fottutissima campagna elettorale.

Un lavaggio del cervello costante, giorno dopo giorno.
Ad ogni modo, chi è un aficionados del blog sa bene che scrivo queste robe non per portare avanti un qualche colore politico perché, come dire, menefregacazzi, ma semplicemente perché spesso e volentieri sono cose talmente assurde che uno neanche ci penserebbe, e invece poi succedono e finisce a schifio.
La realtà batte sempre la fantasia.
Sempre.


Comunque sia il mio pensierino di oggi va a Oscar Giannino, bistrattato e maltrattato da tutti negli ultimi giorni, e non solo per il suo modo di vestire. Il problema sembra sia dovuto ad alcuni piccoli malintesi legati a certi suoi master e altre cosette del genere che per un motivo o per l'altro non sono mai stati da lui conseguiti. Su questo si sta facendo un casino assurdo, se ne parla ovunque.
Su Twitter e Facebook si è persino tralasciato di parlare della campagna elettorale per questo.
Prima Giannino non esisteva neanche è adesso è il Padreterno, con servizi incentrati totalmente su di lui.

Adesso, io capisco il malcontento generale, capisco l'indignazione, ma la capisco solo fino a un certo punto.

Il povero Giannino, che mi fa un'infinita tenerezza, e non solo per il suo modo di vestire, da questa situazione ne esce con le ossa rotte perché, sostanzialmente, lo si vuole far passare come un Trota qualunque.
E sempre per questo, il povero Giannino si è tirato indietro.
La sua colpa è di aver detto qualche bugia, aggiungendo al proprio curriculum un Master qui e uno lì. Insomma, il problema sostanziale è che ha detto palle. In campagna elettorale.

...

Ci penso un po' sopra.
Palle. Campagna elettorale. Bugie. Campagna elettorale. Palle.
Mmm, c'è qualcosa che non mi torna.
Qualcosa che cozza, qualcosa che stride, qualcosa di profondamente sbagliato da farle girare più del dovuto, le palle.
C'è chi in campagna elettorale promette mari e Monti, chi con il sorriso stampato in faccia spergiura che restituirà Gesù ai cristiani, chi moltiplicherà pani e pesci e per digerire trasformerà l'acqua in vino, e poi ci si scandalizza e si critica il povero Giannino per un paio di Master prima sbandierati e poi mancati?

E la cosa che più scandalizza sono i master fasulli di Giannino?
Per le palle in campagna elettorale?
Ma poi dire le palle non è un requisito fondamentale per candidarsi, in campagna elettorale?
Ue' ragassi, ma siam proprio il paese di Pulcinella, eh.

P.S.
 la splendida illustrazione a inizio post è, ovviamente, di Makkox, che se bisogna per forza buttarla sul ridere  tanto vale farlo bene.



19.2.13

Teste di cavallo come se piovessero



Questa mattina passeggiavo allegramente con la Puffetta quando passa uno di quei furgoni destinati ad essere ricoperti di facciazze di candidati vari e trasportati in giro per le città, per propaganda, magari accompagnati da musichette tanto banali quanto spaccatimpani.

Nello specifico si trattava di un tizio appartenente al partito Rivoluzione Civile di Ingroia, tale Ugo Moro, molto meno sorridente rispetto alla foto di inizio post.
La foto del manifesto non l'ho trovata, ma usate l'immaginazione e figuratevelo un po' più incazzato, tipo Hulk Hogan che non trova la bandana nel suo camerino.

Ma dico io, va bene tutto ed è vero che non c'è mai limite al peggio, ma già quelli che fanno i comici e ridono sempre sono i criminali peggiori, se poi sui manifesti che dovrebbero invogliare a votarvi ci piazzate uno uscito direttamente dai Soprano non so davvero che pensare.


Comunque, la campagna elettorale è alle battute finali quindi, cazzo, finalmente una buona notizia!



6.2.13

Tenetevi il resto!




Ah ah ah, che figata!
Meditate, gente, meditate. Che l'occhio lungo, alle volte...

Ma pure medio, eh.


2.2.13

Alzheimer.



Mi candido, poi non mi candido più. No, forse mi candido. Non lo so. Mi candido, non mi candido, mi candido, non mi candido. Magari mi candido più tardi. Faccio cadere Monti ma poi lo voglio alla guida del mio partito. Mario non ha fatto bene ma ho fiducia in lui e desidero continuare a vederlo al timone della nostra bella e meravigliosa Italia. Voglio essere al suo fianco durante il risanamento del nostro Paese. Voglio allearmi con lui, è un onore che concedo a pochi. Alla fine però non mi fa neanche una misera telefonatina con l'addebito per ringraziarmi e questo non va bene. Ci resto troppo male e, sfiduciato, decido di candidarmi alla guida del mio partito, visto che nel frattempo sono tantissimi gli italiani che me lo hanno chiesto. Sì, gli stessi italiani che vogliono vedere solo facce nuove e che per riuscirci mettono Bersani da una parte e me dall'altra.
Monti, sia chiaro, ha sbagliato tutto. Ha mandato in malora il Paese, mentre in mano nostra la situazione era brillante e satiricamente molto valida. Ma siete ancora in tempo, cari elettori, per cambiare il vostro futuro. Con me niente tasse, niente Imu, modalità di assunzioni prendi 3 paghi 2 e tante altre belle cosette, incluse le grasse risate che l'intera Unione Europea si farebbe, mica cosa da tutti.

E poi, cazzo, vi ho regalato anche Balotelli in maglia rossonera...me lo merito un premio, no?



8.1.13

Sempre il nostro.



Roba da farne una gigantografia e posizionarla nella più frequentata stanza di casa.
Giusto per non dimenticare.

27.10.12

Cose che c'entrano


Quando piove il governo è ladro, quando è bel tempo pure.

Mi consenta...


La pesco su Facebook, che per le cazzate è un ricettacolo infinito, e non posso resistere dal pubblicarla quassù.

Ieri a più di un TG ho sentito la figlia Marina affermare con assoluta convinzione che il non candidarsi di suo padre era un chiaro segno di voler a tutti i costi lasciare il Paese in mano ai giovani, ai volti più o meno nuovi della nostra bella politica, ma a quanto pare il buon Silvio, da navigato e lungimirante lavoratore, aveva già previsto altri impegni nel medio-lungo termine e quindi, visto che una cosa o si fa per bene o non si fa affatto, ha preferito fare un passo indietro.

E poi si ha anche il coraggio di dire che tutti coloro immischiati in politica sono solamente una volgare mandria di ladroni intenti solamente al loro tornaconto, senza pensare che in realtà ogni loro pensiero e ogni minima mossa sono sempre rivolti sempre a noi, e sempre per il nostro bene e la nostra serenità, e che diamine!

18.10.12

A stento trattengo pensieri in movimento


La Televisione è una merda. Accendo la televisione. Faccio zapping tra un canale e l'altro. E' divertente. Lo scandalo Fiorito ha alzato un polverone in cui ci si ritrovano tutti. Anche molti imitatori di molte altre Regioni. Bufera su tutti i partiti, ognuno ha la sua colpa. Chi è senza peccato scagli la prima pietra, disse qualcuno. Occhio che inizia la sassiola. Spese folli in party in maschera. Maschere da porci. Spesa davvero inutile, questa. Porci per porci, non andavano bene le facce di default? C'è Di Pietro che piange come un padre mentre dice che Maruccio doveva dimettersi. E' così che si fa. C'è Barbara D'Urso che piange come una mamma, ma mi dicono sia nomale. Ha come ospite in studio il nuotatore francese Lacourt -quello che usa il tablet con il pene- e lo punzecchia continuamente con battute e allusioni da osteria come se avesse immediato bisogno di una mazza. Eppure con quelle tette qualcosa dovrebbe ancora tirare su. Lo share. Un servizio sconvolgente mostra un bambino di dieci anni che viene prelevato dalla polizia e strattonato con violenza nella macchina. Deve essere tolto alla mamma, il che dovrebbe essere una giustificazione a tutto questo. Il bambino si dimena, si dispera, grida che non riesce a respirare. Gli spettatori allibiti commentano che un trattamento del genere non viene riservato neanche ai mafiosi. E ci credo, a loro sigaretta e volanti dotate di divanetti in pelle umana al posto degli scomodi sedili. Celentano fa un concertone miliardario per suggerirci di risparmiare. E magari di cominciare a farlo solo dopo essere andati al suo concerto. C'è la Minetti che sfila in passerella. Che culo la Minetti! La guardo e immediatamente sale il Pil. Di conseguenza, con l'aumento dell'Iva sale anche lo Spread. Per non farmi mancare nulla mi faccio un Aperol e rimedio anche lo Spritz. A nanna i bambini, si parla di pompini. La Mattera, ex moglie di Paolo Limiti, spubblica che è una vera amante del sesso orale. Ha proprio fatto un corso, con relativo rilascio di attestato ufficiale. Nella vita bisogna fare curriculum, che non si sa mai. Tra le tecniche apprese ce n'è una denominata Shirley Temple, molto amata dal compagno. La prossima volta che al pub ordino uno Shirley lo voglio come dico io. Paolo Limiti è un uomo fortunato. In ogni caso Ruby sostiene un B. convinto del fatto che come lei -la nipote di Mubarak- nessuna mai. I capoccioni dicono che il lavoro non c'è, mentre altri capoccioni, tirando fuori un coniglio dal cilindro, dicono che il lavoro c'è ma non si vede. In ogni caso i giovani, specie se onesti, sono belli che inculati. Gli italiani sono pessimisti, e quindi realisti. Gli ottimisti sono in netta minoranza, e quindi poveri illusi scacciati da quelli pessimisti ergo realisti. L'€ sale, l'€ affonda. L'Europa tutta gli va appresso. Intervistano una tipa impegnata nella politica che dice di meritarsi assolutamente il proprio posto di lavoro. Solo qualche minuto dopo capisco che a parlare è la Minetti. Non l'avevo mica riconosciuta con tutti quei vestiti addosso.
La televisione è una merda. Lo zapping è stato decisamente la parte più bella e interessante. Fanculo.

3.10.12

Er Batman Fiorito. O sfiorito, che tanto è uguale

Secondo me, qui lo dico e non lo nego, nel mondo non esistono abbastanza luoghi di detenzione per accogliere tutti quelli che il carcere se lo meritano a priori.
Figuriamoci poi se c'è spazio anche per tutti gli altri.

In questi giorni ha fatto scandalo il caso Fiorito, che ha tenuto banco a tantissime discussioni e indignazioni per strada, tra la gente e in molti studi televisivi. Accendo la tv e volente o nolente sono costretto a subirmi il caso Fiorito. Navigo sul web ed è uguale. Vado a prendere il caffè al bar e, tra le varie chiacchiere, neanche a dirlo, ci sono anche gli scandali legati a Er Batman. In famiglia idem con patate.

Ma pensate sul serio che uno con un faccione così simpatico vi abbia rubato fiorini per mangiare a vostre spese?
Non che non se ne debba parlare, per carità, ma come vale in tantissimi altri ambiti il motto il troppo storpia    
dovrebbe valere anche in questo caso. Sul creare un polverone più o meno inutile, sull'intervistare la ex che -per quel che ne sappiamo- è estranea ai fatti e quindi sentire lei è quantomeno discutibile, sull'indignarsi così tanto per una cosa del genere...ecco, sul mettere in scena e dare in pasto al pubblico tutto questo sono dubbioso, e non perché non sia giusto rendere noti certi furti ai danni della popolazione che, mai come in questo momento, è alla canna del gas, bensì perché stando a quanto sento e vedo in giro tutte queste chiacchiere servono a far pensare  tutto tranne ad una cosa, che  guarda caso sarebbe la cosa fondamentale.

Ma questi qui chi ce li ha mandati lì dove sono, lo Spirito Santo durante le meritate ferie?
Ma siamo proprio sicuri che, dopo approfonditi controlli a tappeto e su tutti -ma tutti- i nostri rappresentanti, indipendentemente dal colore o dalla fede politica, ne rimanga qualcuno lindo e pinto?

Su questo nessuno chiacchiera e nessuno si pone domande, indignandosi quando si scoprono certe notizie e pensare che, magari, adesso che Fiorito è in galera tutto andrà per il meglio, oppure dormire sonni tranquilli perché tanto che me ne fotte a me di cosa succede nel Lazio!
Quando ci si sveglierà sarà sempre troppo tardi e, nel frattempo, c'è anche il problema del sovraffollamento delle carceri, che sono poche e strapiene, quindi dovendo scegliere è meglio qualche povero disgraziato dentro e un innocuo politico a spasso, perché che male vuoi che faccia uno che sta dietro una scrivania e passa tutto il tempo a pensare a come rendersi utile per il Paese?

Mah, vorrei provare a buttarla sul ridere, perché è l'ironia la chiave per sopravvivere a tutto, ma di fronte a cose del genere vorrei davvero cambiare casa/città/stato/nazione/pianeta.

6.4.12

Mentre Bossi tuona: "lascio per il bene della Lega"...

Sono del parere che sia la cosa migliore che abbia mai fatto nella sua carriera e, ne sono ragionevolmente sicuro, anche nella sua vita.

A pensarci meglio però è triste, cazzo, stiamo perdendo un pagliaccio alla volta...se continua così dove dovremo cercare per qualche risata?

15.2.12

Se non è un mezzo miracolo questo...!

È (quasi) ufficiale: la Chiesa pagherà, com'è giustissimo che sia, l'Ici.
Previsto per giovedì l'annuncio di Monti ai vertici ecclesiastici. C'è voluto un po', ma pare che il governo ha riscontrato che i privilegi della beneamata Chiesa Cattolica non sono più sostenibili dalle nostre esili spalle.

E così, di colpo e a furor di popolo, Monti non è più così cattivo.

P.S.
Il bellissimo disegno qui sopra è opera del bravissimo Giorgio Santucci, che sul suo profilo Fb posta spesso e volentieri deliziose donnine direttamente a pennello (e dotate di naso, persino).

9.1.12

Tutta bella (e povera!) gente.



E prendiamola tutta sul ridere, và, che è davvero ma davvero l'unica soluzione per non mettere in atto quella che sarebbe decisamente la cosa migliore, peraltro giustificatissima, per tutti.

Una strage.

12.11.11

Succede oggi. Succederà di nuovo.

12 novembre 2011.
Si è spento il governo Berlusconi, a quanto sembra definitivamente.
Per alcuni è il giorno più triste da quando esista politica, mentre per altri la giornata odierna si riassume semplicemente in Mors tua Vita mea.
Io, senza entrare troppo nel merito, penso che di tutto quello che finora è successo, bello, brutto, ridicolo o scandaloso che fosse, eravamo (quasi) a conoscenza, mentre per quanto riguarda il futuro chissà.
Staremo a vedere, per forza, cercando di capire che a certe favole, col tempo, bisogna smettere di credere.

5.11.11

Remember, remember the 5th of november...


Ricorda per sempre il 5 novembre, il giorno della congiura delle polveri contro il parlamento. Non vedo perché di questo complotto, nel tempo il ricordo andrebbe interrotto. Ma l'uomo? So che il suo nome era Guy Fawkes e so che nel 1605 tentò di far esplodere il parlamento inglese. Ma chi era realmente? Che tipo d'uomo era? Ci insegnano a ricordare le idee e non l'uomo, perché l'uomo può fallire. L'uomo può essere catturato, può essere ucciso e dimenticato. Ma 400 anni dopo ancora una volta un'idea può cambiare il mondo. Io sono testimone diretto della forza delle idee, ho visto gente uccidere per conto e per nome delle idee, li ho visti morire per difenderle… Ma non si può baciare un'idea, non puoi toccarla né abbracciarla; le idee non sanguinano, non provano dolore... le idee non amano. Non è di un'idea che sento la mancanza ma di un uomo, un uomo che mi ha riportato alla mente il 5 novembre: un uomo che non dimenticherò mai.

21.9.11

Che se gli alieni scendessero sulla Terra dovrebbero per forza di cose eliminarci.


Qualche giorno fa stavo leggendo Libero e, sfogliando le pagine relative agli spettacoli, sono rimasto colpito trovando il faccione di Gipi in bella vista. Al momento ho subito pensato che in effetti era anche ora di contribuire a sbandierare il linguaggio del fumetto, non sapendo di quanto mi stessi sbagliando.
Cazzo, decidono di fare una rivoluzione e nessuno mi fa sapere nulla?
Ovviamente si parlava del film di Gian Alfonso Pacinotti in mostra al festival di Venezia.

L'ultimo Terrestre, questo il titolo del lungometraggio, racconta la venuta degli alieni sul nostro pianeta, che appena arrivati dispensano ad ogni essere umano ciò che più merita, quasi fosse una sorta di giudizio universale.
Leggo il breve articolo con particolare interesse e, a lettura terminata, quello che provo è disgusto. Cose che poi dici perchè uno si incazza. Del film se ne parla bene, viene definito bello, intenso, non provinciale e divertente. A Gipi viene però rimproverato di aver rovinato tutta l'atmosfera recitando la parte dell'intellettuale di stampo italiano, quello che non può esimersi dall'esprimere valutazioni sullo stato del nostro Paese, sulla classe politica e, più in generale, sul degrado delle istituzioni.

In pratica Gipi è accusato di ricorrere a stereotipi e futili moralismi, ma più di questo è accusato di avere un'opinione e, cosa ben peggiore, di dirla. Davanti a tutti, per giunta!
Su cose del genere non posso proprio fare a meno di esplodere e, per dirla con le parole degli Skiantos "mi sale una rabbia, una rabbia feroce".
Se le cose nel nostro Paese vanno come vanno è perchè ce lo meritiamo, ed è inutile stare a polemizzarci sopra, quindi ben venga che qualcuno dica la sua piuttosto che accodarsi a fare finta di niente.
Basta parlare di qualcosa giudicato "socialmente" scomodo, magari accennando alla politica, per diventare un nemico, una persona sbagliata e moralmente inaccettabile.

Quindi, caro il mio Fran. Bor., questo il nome dell'articolista, se ci fossero meno persone come te e più come Gipi magari il mondo non sarebbe perfetto, ma senza dubbio un posto migliore.

19.9.11

Macchè leader del Pd. Santa subito, piuttosto!

La Arcuri in una foto di repertorio. Non mentre fa sesso col Cav, eh.
Già da un pò la notizia ha fatto il giro di tutti i giornali, social network, siti di spionaggio industriale e chi più ne ha ne metta. Pare infatti che la Manuelona nazionale, nonostante i saggi consigli di Tarantino che, preoccupato per la carriera dell'attrice, la invitava a prostituirsi in favore di Silvio Berlusconi, facendogli promessa che tale gesto caritatevole le avrebbe assicurato la conduzione del Festival di Sanremo, abbia fatto la scelta più giusta.
Manuelona, che ha la testa sulle spalle e non è assolutamente la tipa che si adagia sulle tette, ha rifiutato all'istante, senza pensarci neanche un pò, che proprio non è cosa.
La notizia, che in un mondo diverso, sarebbe quasi normale, assume in questo caso toni mistici, arrivando quasi ad una sorta di santificazione dell'Arcuri. Giusto per dire, eh, che qua non si vuole fare nessuna polemica che è peccato.
Facendo un giretto su Facebook le chiacchiere sul nobile e controcorrente gesto si sprecano, e si arriva a discorsi che non posso riportare quassù giusto per non far diventare l'Antro un posto fantascientifico.
Manuela madrina d'Italia ed elogi al suo essere donna capace di andare avanti senza vendere se stessa.
Già me lo vedo il coro di femministe (le stesse di "Se non ora, quando?", per forza) che inneggiano alla Manuelona, dimenticandosi nell'arco di un battito di ciglia le tette al vento, i calendari, le fiction e persino la pubblicità de "Il labirinto femminile", libro che tra le testimonial vanta addirittura personaggi del calibro di Ruby Rubacuori e Lele Mora.

E così Manuela Arcuri diventa adesso un simbolo, un simbolo di giustizia e onestà, e mi pare di sentire qualcuno che in lontananza dice "ce ne fossero di più di donne come lei".
Strano come, oltre ad essere un popolo di sognatori, siamo sempre più anche un popolo che cambia direzione a seconda di come gira il vento. Ancora più strano notare che memoria e coerenza con sé stessi siano cose ormai estinte, cose quasi mai sentite prima.

Ora, a parte tutto lo schifo generale che giustificherebbe un repentino abbandono dell'Italia alla volta di un qualsiasi paese del Terzo Mondo, paese che sarebbe comunque in via di sviluppo e quindi maggiormente ricco di possibilità rispetto al nostro, fa sorridere il fatto che sia una cosa normale (il rifiutarsi di effettuare prestazioni sessuali in cambio di qualcosa, che il diretto interessato sia Berlusconi o qualcun altro non ha nessuna importanza) a destare tanto scalpore tra la folla, mentre non fa più notizia sentire di ragazze costrette a vendersi per i canonici cinque minuti di popolarità.

Sono sempre più convinto che se un meteorite ci cadrà sulla testa ce lo saremo meritato tutto.

P.S.
 Tutto questo, ovviamente, senza l'intenzione di fare polemica, sia chiaro.
Che poi magari c'è chi si offende.