13.4.11

Di scelte difficili, fascicoli sparsi e micragnosi allegati


Quando al liceo artistico, giunto alla fine del secondo anno, mi trovai davanti alla “temibile” scelta del corso da prendere per cercare di passare un triennio che fosse stimolante, che mi spingesse a fare e a dare del mio meglio, presi grafica senza troppi indugi. Ora, va bene che le uniche strade possibili erano due, grafica o restauro (manco la finestra dalla quale buttarsi, nella circostanza), ma c’è chi sulla scelta da fare ci si scervella veramente parecchio. Dal mio punto di vista, però, farsi problemi sulla scuola e qualsiasi cosa la riguardi mi è sempre sembrato inutile e poco produttivo: un percorso personale bisogna farlo, crescendo e sbagliando si impara quello che c’è da imparare veramente, mentre la scuola a tutto questo aggiunge poco o nulla.

Mi è sempre piaciuto scappare dalle imposizioni, m’è sempre sembrato naturale. Le persone danno il meglio quando non sono imprigionate in rigidi schemi, in gabbie predefinite oltre le quali non si può neanche guardare. Ma sto divagando troppo, cosa che puntualmente succede ogni volta che sciolgo le briglie.

Tutto questo per dire che ho fatto la mia scelta e me la sono portata avanti, difendendo la causa quando se ne presentava la necessità. Adesso la scuola è finita già da un po’, e quello che ho imparato di qua e di là cerco di applicarlo al mondo del fumetto, al mio mondo del fumetto, quello personale e sempre in fase di sperimentazione.
E’ da un pò, a dirla tutta da quando è uscita, che sto seguendo Graficamente, un corso di grafica per la pubblicità, la stampa ed il glorioso web sempre a cura della DeAgostini. Di numero in numero noto, alle volte con piacere e altre volte no, come l’infarinatura generale che mi porto dietro sugli argomenti trattati, e dove quest’infarinatura manca cerco di metterci rimedio. Mi piace “rubacchiare” tutt’intorno e restringere tutto ai miei scarabocchi e alle cose che partorisco.
Tornando a Graficamente mi tocca dire che è un corso fatto bene, di qualità, che insegna come il comunicare sia la base di tutto, e che qualsiasi mezzo capace di emozionarci parte dallo stesso cortile, dallo stesso linguaggio, che di volta in volta cambiamo in base alle nostre esigenze e al “come” vogliamo raccontare quello che raccontiamo. Ovviamente non è un corso che insegna tutto e non vi farà diventare grafici provetti se del campo non avete mai masticato nulla, però offre parecchi spunti su cui costruire altro, che poi è questa la cosa che più mi prende.
La penultima uscita (in questo momento ho sottomano l’ottavo fascicolo), in modo particolare, mi ha spinto a farmi una domanda su cui onestamente ancora sto rimuginando.

Ma quanto è brutto trovare una matita in allegato a una cosa del genere?
Sul serio, quanto?
Non so se sono io o cosa, ma è veramente una cosa da paese non civilizzato.

4 commenti:

Enrico Kaino ha detto...

Mi ricordo ancora la terza media...e la mia fissa per i dadi...dovevo iscrivermi ad un istituto superiore ed ero indeciso...usai un modo semplice ed ingegnoso...la sorte!
1-Psicopedagogico
2-Alberghiero
3-Classico
4-Artistico
5-Stilista e moda
6-ritira il dado
uscirono 3 sei di seguito...era un dado truccato...mi feci coraggio e presi uno di quelli non truccati...uscì 4!...ed è così che 2 anni dopo ebbi modo di conoscere il mio Fumettaro di fiducia...
tra gli allegati peggiori...c'è la simpatica cartolina...che non serve ad un emerito...

Davide Demonico ha detto...

Ma sono gli stessi dadi che usi per pazzierellare a Diendì oppure no? ;D
In ogni caso mi reputo già fortunatissimamente fortunato per non essere considerato l'allegato peggiore, che di sti tempi...

Enrico Kaino ha detto...

sisi proprio quelli =)...
nessuno ci crede all'inizio e quando lo scoprono è ormai troppo tardi D&D è una droga pesante ad alto livello di asuefazione...

Anonimo ha detto...

Agli esami, caro il Dave, il nostro simpatico prof. di grafica voleva bloccare l'esame per mancanza di materiale, ricordi?
Forse la scuola sperava che arrivasse qualche allegato speciale da parte di Zai.Net, eheheh!
Comunque tante risate con l'immagine allegata.
Ciao da Manulaz.