26.5.11

John Doe 8 - Urlando al Demonio


Un numero velocissimo, letale e devastante, uno di quelli che a fine lettura te ne fanno desiderare ancora e ancora, tutto e subito, senza dover aspettare il prossimo mese.
Ma se tutto non si può avere, ci si può benissimo "accontentare" di questo Urlando al Demonio, che vede alla sceneggiatura un ispiratissimo Roberto Recchioni per i disegni di un Massimo Dall'Oglio in stato di grazia, che per l'occasione cambia registro al proprio modo di disegnare, senza tralasciare la profonda impronta orientale, per carità, ma arricchendolo con tratti occidentali e un uso degli inchiostri più diluito, oltre alla grande quantità di retini presenti in ogni tavola.

A proposito della storia non voglio accennare nulla, se non che il nostro caro John sembra essere più in forma e deciso che mai in questo albo ricchissimo di citazioni, velocità e linee cinetiche. L'ultima tavola, poi, è una delle cose più belle che mi sia capitato di leggere in un fumetto negli ultimi anni, oltre ad essere una delle cose che mi ricordano, se mai ce ne fosse bisogno, perchè adoro sia JD che i suoi autori.

Per ora Urlando al Demonio è sicuramente uno dei numeri più belli di questa stagione, in attesa di vedere cosa le Alte Sfere abbiano in serbo per noi.

25.5.11

50 e non sentirli!


Cinquant'anni si fanno una volta sola, e quindi tocca festeggiarli come si deve.
Ecco quindi spuntare all'orizzonte il primo (e credo sia l'inizio di una lunga serie) Zagorone annuale, un malloppone gigante di 240 pagine in grande formato, lo stesso che si vede ormai da parecchi anni su Tex.
Ammetto che del personaggio di Zagor non ho una grande cultura, lo leggevo sporadicamente qualche annetto fa, ma mai nulla di continuativo e poi non ho più continuato, però questo specialone lo farò mio, fosse anche solo per vedere se mi attira oppure no.
Appuntamento in edicola fissato per il 27 di questo mese.

20.5.11

Macho Man quello vero.


E' morto oggi, all'età di 58 anni, Randy "Macho Man" Savage, gigante del carrozzone che incarnava il vero spirito dello sport spettacolo targato WWE-
E con lui se ne va un grande pezzo di storia del wrestling, dalla WWF fino alla WCW.

Fa davvero male veder scomparire quelli che sono i miti con i quali sei cresciuto, persone che non conoscevi se non grazie a fumetti, libri e tv, ma che quando se ne vanno ti lasciano un grande senso di vuoto.

[Miniserie] Dr. Morgue #1


Quando sull'affollatissimo mercato degli albi da edicola si affaccia una nuova produzione, un nuovo numero uno, l'acquisto è quasi doveroso. Specie quando dopo la lettura ti accorgi che tra le mani hai un prodotto diverso dal solito. Ecco, Dr. Morgue, la nuova miniserie in sei numeri targata Star Comics, è proprio questo.

Tolto il fattore bimestralità, che per la lettura di un fumetto è sempre una bella mazzata, Dr. Morgue si rivela un buon prodotto, che ci presenta una figura quasi inedita a rivestire il ruolo di protagonista, tale Yoric Malatesta meglio conosciuto nell'ambiente come "lo Spaccamorte", coroner di professione nel dipartimento della Morgue. Già da questo si capisce come questo Dr. Morgue non sia il solito fumetto con l'obiettivo di piacere a tutti, cosa che per gli argomenti trattati e la "messa in scena" degli stessi gli è comunque quasi impossibile.

Ci sono parecchi tecnicismi, scene crude e misoginia come se piovesse. L'unica nota negativa di questo primo numero sono i dialoghi decisamente troppo prolissi, la prevedibilità di fondo (ma c'è da dire che alla fine dell'albo ci si passa sopra) e una certa superficialità nei disegni di Francesco Bonanno, che sono comunque d'atmosfera e adatti a raccontare una storia del genere, ma in alcune tavole sembrano proprio tirati per i capelli.

Per il resto continuerò a seguire questa nuova mini e a vedere dove andrà a parare l'ormai nostro Yoric Malatesta. Lettura consigliata.

19.5.11

Propaganda.


Il nuovo numero di Animals è in edicola già da un pò.
Fatelo vostro e non ve ne pentirete.

17.5.11

Noir da compilation dell'estate...


E mentre L.A. Noire, il nuovo giocone uscito dal cilindro dei ragazzi Rockstar, si appresta ad approdare sulle nostre console (l'uscita è prevista per il 20 di questo mese, quindi manca veramente poco) si viene a sapere da Brendan McNamara, chief di Team Bondi, che il progetto iniziale vedeva il gioco stipato in sei dvd (ovviamente per la sola versione Xbox 360, visto che la Ps3 viaggia su un solo Blu-ray), che dopo un bel lavoro di compressione sono arrivati a tre.

Questo dovrebbe farci riflettere sulla quantità di roba -e di qualità, a giudicare da quello che si vede in giro- che ci aspetta a breve.
Aspettavo questo gioco con la bava alla bocca, e le ultime indiscrezioni di Brendan ( che tra l'altro aggiunge che la mappa di gioco è la più grande mai realizzata sia dal Team Bondi che da Rockstar -e se pensate solo per un attimo all'area esplorabile di San Andreas non potete non avere almeno un attimo di stupore) non hanno fatto altro che farmi aumentare ulteriormente la salivazione.

16.5.11

Digitale o non digitale, questa è la guerra.


Sul suo Fumetto d'Autore Alessandro Bottero lancia la seconda parte di un articolo parecchio interessante (e lo fa QUI), dove espone il suo punto di vista sulla questione fumetto digitale, questione su cui molte persone si arrovellano già da un bel pò, parlando di cifre, mercato, nuove frontiere dell'intrattenimento, costi e produzione. Un articolo che sicuramente troverà d'accordo tutti i denigratori di tablet e iPhone/iPad vari.

Premesso che sono nettamente in contrasto con il pensiero di Bottero e che prossimamente mi toccherà fare almeno un post con quello che penso sia il futuro non solo dei libri e dei fumetti, ma anche delle altre forme di intrattenimento, una lettura fatevela lo stesso e prendete posizione.

14.5.11

Dago Black 'n' White


Fabriano nero, matita 2b, matita bianca e gessetto per un giannizzero più bianco che nero.

13.5.11

Misteri dal fantastico mondo di Blogger

Non riesco a capirne il motivo, ma per qualche oscura ragione Blogger ha eliminato la mia recensione di RED, che ho postato quassù nella giornata di ieri.
Recensione che, tra l'altro, non posso neanche recuperare visto che non mi segnala il post neanche tra le bozze.
E poi magari ti chiedi pure perchè uno si incazza.


EDIT del 14/05 alle 13:02 - Allo stesso misterioso modo in cui era scomparsa, ho acceso il piccì e la rece si è fatta rivedere, esattamente nel medesimo posto dove avrebbe dovuto essere già da prima.
Mah, misteri della fede.

12.5.11

[RECE] RED


"Avete fatto incazzare i pensionati sbagliati!"

In genere appena intravedo la locandina o guardo il trailer di un film che cattura la mia attenzione inizio a farmi un mucchio di aspettative, aspettative che non puoi fare a meno di farti quando ti piace un certo genere o quando vedi nello stesso cast gente come zio Bruce, Morgan Freeman, John Malkovich, Mary-Louise Parker e Helen Mirren.
Ti fai le tue aspettative e poi vai a vedere il film. Una volta uscito dal cinema fai un più o meno breve confronto mentale tra quello che ti aspettavi di vedere e quello che invece hai realmente visto, arrivando così al risultato finale. Alle volte ci rimani bene, alle volte male e altre volte ancora non lo sai neanche, come ci sei rimasto.

Ed è proprio questo, nello specifico, il caso di RED, adattamento cinematografico della graphic novel targata DC Comics (e firmata da Warren Ellis per i disegni di Cully Hamner) ad opera di Robert Schwentke (Tattoo, Fightplan, Un amore all'improvviso), un film che potrebbe benissimo essere altro, ultimo ma non ultimo quello che proprio non ci si aspettava. Siamo davanti ad un action movie, di fatto, perchè ci sono esplosioni, sparatorie, fughe adrenaliniche e parecchi proiettili vaganti, ma è pure una spy-comedy, finalizzata al far divertire il pubblico e ad alleggerire l'atmosfera.
Ci sono gag e situazioni che appartengono più al linguaggio caratteristico dei serial tv piuttosto che a quello dei film, specialmente se si parla di action duri e puri.
Ecco, forse è proprio per questo motivo che ad alcuni RED non andrà del tutto giù, perchè per il resto il film sotto c'è eccome, così come c'è il mestiere e il talento degli attori.

Alla fine della giostra, RED si conferma una buona visione, divertente e ben calibrata nel suo genere, che alterna momenti action (che sono comunque tanti, eh, non aspettavi di vedere gente che pettina le bambole) a momenti più scanzonati ma non per questo necessariamente fuori luogo. Peccato sia uscito in concomitanza con robette come Machete e il nuovo Fast and Furious, che dal lato puramente economico gli sono costati davvero parecchi incassi al botteghino.

Al sottoscritto è piaciuto, ma per onestà mi tocca ammettere che visti gli attori presenti (Bruce Willis lo adoro e non è neanche una novità, ma Malkovich è meraviglioso) mi sarei fatto andare bene (quasi) tutto.

11.5.11

Intervista a Sergio Bonelli


I ragazzi di DDComics fanno QUI una bella intervista al grandissimo Sergione nazionale, padre di tanti e tanti sogni di carta che in tutti questi anni ci ha regalato (e mica sono finiti!).

All'alba di parecchie novità in uscita dalle porte della Sergio Bonelli Editore, come gli albi speciali per i rispettivi compleanni di Zagor e Nathan Never, e cose molto succose e nutrienti come il Texone di Gomez che sto aspettando letteralmente con la bava alla bocca, è una lettura bella interessante.

9.5.11

E un altro grande se ne va


Carlos Trillo.

L'ho conosciuto -e amato- con Chiara di Notte prima e Cybersix poi, ma la sua mente creativa e geniale ha sempre partorito molto, tante cose e sempre di qualità.
Di sicuro ho imparato, e di sicuro mi dispiace per la sua scomparsa.
Rimanere orfani di chi ti regala sogni, emozioni, divertimento e voglia di fare è sempre un colpo al cuore.
E fa sempre male, indipendentemente da quanto uno creda di essercisi ormai "abituato".

Dylan Dog 296 - La seconda occasione


Quando un albo dylaniato vede alle sceneggiature la firma di Paola Barbato si può star sicuri che davanti agli occhi abbiamo sicuramente un albo che vale tutta la spesa, il tempo e soprattutto il piacere della lettura.
La sua capacità di prendere il nostro caro Dylan e di scomporlo in mille piccoli pezzi, farne una sorta di puzzle con cui giocarci e divertirci, un pezzettino alla volta fino a dar vita al Suo Dylan, che più che un personaggio di carta è un'esperienza.
Se a questo aggiungiamo che ai disegni c'è un Giampiero Casertano in stato di grazia, che con il suo tratto (e una grande maestria nell'uso dei tratteggi, più che adatti a quella che a memoria è la storia più cupa e "disturbante" che sia stato chiamato a disegnare) ci permette di immedesimarci nell'atmosfera malsana che caratterizza La seconda occasione, c'è ben poco da aggiungere.
Una grande storia (soggetto non originalissimo ma la sceneggiatura fa passare tutto in secondo piano), un grande ritmo, grandi autori e un DyD che passa da cacciatore a preda nel tempo di un battito di ciglia.
Se non è un albo ottimo resta comunque di fascia parecchio alta e sicuramente sopra la media, il che mi pare un motivo già più che sufficiente per leggere questo numero 296.

6.5.11

E visto che si sono degnati di importarlo anche qua...


Filate di corsa al cinema a vederlo, che gli euronzoli sborsati per vederlo li vale decisamente tutti.

Chi ha la memoria corta oppure è solamente indeciso se fare o meno questo investimento potrebbe seriamente decidere di prendere in esame QUESTO (oppure QUESTO) prima di partire.

P.S.
La locandina qua sopra è così schifosamente minimalista da piacermi veramente tanto, quasi troppo.

3.5.11

Direttamente dalla tomba. Siete pregati di venire a riprendervi i fiori.


Sembra sia passata più o meno una vita dall'ultimo post che ho lasciato qua sopra, ma più che una sensazione mi sa che è quasi la dura realtà.
La cosa mi dispiace, perchè robe da mettere ne avrei anche, ma c'è sempre un qualcosa che mi nega la soddisfazione, un qualcosa che neanche riesco a definire troppo bene.
Voglio dire, non sono in preda ad ansie, depressioni, tormenti, fancazzismi vari e robe del genere, però non saprei a cosa sia dovuta la cosa. Vorrei poter incolpare qualcun altro che non sia io, però stavolta mi tocca. Ho a che fare con robe nuove, ritmi nuovi, orari nuovi, posti nuovi e sì, pure qualche scazzo nuovo, quindi mi tocca prendere il tempo, destreggiarmi tra gli impegni e trovare l'occasione giusta, oppure crearla, farmi largo tra le cose che devo fare e le cose che invece voglio fare.

Nel frattempo mi dispiace di aver trascurato per un pò questo posto, che è un luogo a cui mi sento molto legato per svariati motivi (che magari prima o poi racconterò), e proprio per questo il tenerlo così a digiuno è una bella mazzata.

Il tempo di togliere le ragnatele che sono proliferate e cercherò di tornare ad essere quantomeno vivo, che è proprio cosa rara di questi tempi.