31.1.12

Prova, prova...


Prendendo le misure con l'applicazione di SketchBook Pro per iPad escono fuori molte cose, alcune abbastanza convincenti e altre un pò meno, ma in ogni caso ne vale sempre la pena.
La prima impressione non è male, un'ottima risoluzione per un programma di disegno da portarsi a spasso, tanti livelli a disposizione (12!), tantissimi pennelli, la possibilità di scaricarne molti altri e tante opzioni tra cui smanettare.
Ecco, forse il problema più grande di SB Pro sta proprio nella quantità, e fa sembrare il tutto fin troppo tecnico e rognoso per realizzare scarabocchi al volo alla fermata dell'autobus, ma di questo ne parlerò molto probabilmente in un altro post, più incentrato sulle caratteristiche delle varie applicazioni di disegno a disposizione di fumettari o aspiranti tali.

Al momento ci faccio qualche illustrazione giusto per provare e mi ci diverto abbastanza, il che per ora basta e avanza.

30.1.12

The Dark Knight Rises



Opening credits rigorosamente non ufficiali del nuovo ritorno del Cavaliere Oscuro.
Bellissimi.

29.1.12

Life in Technicolor.


Febbraio si preannuncia un ottimo mese per gli amanti dei fumetti a colori, viste le due serie ai nastri di partenza.
Si parte dal 6 febbraio con il primo numero di PK il Mito, una collana che ripropone, in 36 volumi in allegato alla Gazzetta e il Corriere, le storie delle tre serie di PK. Il primo volume ha un prezzo lancio di € 1,99, mentre dal secondo il prezzo sale a € 9,99.
L'iniziativa è bella e permette di leggere un prodotto di alto livello (e di recuperare almeno la prima serie, che è stupenda), ma il prezzo è un po' elevato, specie se paragonato alle iniziative promosse da Repubblica.
Ed è proprio Repubblica, continuando la tradizione della collezione storica a colori, a presentare la ristampa dello Spirito con la Scure a partire dal 16 febbraio, mantenendo lo stesso formato già visto su Tex e con copertine inedite ad opera di Ferri. Il prezzo di questa ristampa a colori resta invariato a € 6,90, mentre la prima uscita ve la portate a casa con un solo euro.
Un'ottima occasione per recuperare la saga di un grande personaggio, di cui molti numeri sono ormai introvabili, o anche solo per approfondirne la conoscenza.

26.1.12

[Serie Tv] The Walking Dead


Dopo aver visto la prima stagione e i primi sette episodi della seconda credo di essere pronto a tirare le somme di questa serie che ha riscosso tanto successo, facendo parlare molto di se.

Basata sull'omonima graphic novel la serie racconta l'epopea di un gruppo di sopravvissuti ad un non meglio precisato disastro che ha trasformato l'intera popolazione mondiale in famelici zombie, pronti a tutto per addentare qualsiasi cosa passi loro davanti. Tutti tranne pochi sopravvissuti che, dopo aver formato un gruppo abbastanza compatto, vagano di posto in posto cercando di schivare tutta la carne morta che immancabilmente gli piove addosso.
Adesso, una serie che si sviluppa in uno scenario simile e, soprattutto, con gli zombie di mezzo, l'avrei lasciata tranquillamente andare avanti senza di me, però una certa curiosità di fondo c'era e ho quindi deciso di vedere di cosa si trattava.

Qui sotto, divisi in punti, ci sono gli aspetti che fanno di The Walking Dead quello che è.

- Avere solamente sei puntate a disposizione per stagione (la seconda ne ha di più) rappresenta un bell'handicap già di suo, se poi si tiene conto che la maggior parte di queste sono utilizzate male, con lunghi periodi di pura noia che di certo non puoi permetterti con così poco tempo a disposizione, chiunque tu sia, le cose non depongono certo a tuo favore.
Il brodo è parecchio allungato, troppo, mentre i momenti in cui accade davvero qualcosa si contano sulle dita di una mano;

- I personaggi principali. Non sono tantissimi, quindi ci si immagina che immedesimarsi in loro e trovarli a modo loro simpatici sia un niente, ma non ci sarebbe niente di più sbagliato. Sono noiosi, piatti e poco convinti. Nella lotta alla sopravvivenza vanno avanti più a botte di adrenalina che guidati dal fatto di poter trovare un modo per farcela. Basterebbe dire che persino il protagonista è spento e quasi inespressivo per rendere bene l'idea. Della loro sorte non frega niente a nessuno, vista la pochezza del loro spessore e il tentativo nullo di farli trovare interessanti al pubblico. E anche qui le cose non vanno poi tanto bene.
Alcuni dialoghi, poi, rappresentano una vera e propria tortura per le orecchie;

- Gli zombie. Per una serie che ha i simpatici non morti come colonna portante dovrebbero essere la cosa più riuscita di tutto, giusto?
Sì e no, nel senso che se ne vedono pochi e, nella maggior parte delle circostanze, vengono solamente evocati e nulla più, ma restano appunto una minaccia presente più nella testa dello spettatore che messa effettivamente in scena. Per carità, ce n'è anche qualcuno che durante il pellegrinaggio verso un punto a caso riceve la propria dose di piombo caldo nella zucca, però se non succedeva neanche questo sarebbe stato del tutto inutile anche solo pensare di scrivere questa mezza rece. La seconda stagione ha il merito di mettere in campo qualche non morto in più, ma sempre al di sotto di quanti sarebbe lecito aspettarsi.
Tutto un altro discorso per quanto riguarda il make up, veramente molto azzeccato, con degli zombie decomposti e putrescenti al punto giusto.

Il reparto sonoro è invece una delle cose meglio riuscite, con suoni e melodie sempre a tema con quello che succede sullo schermo, e in più il main theme mi piace davvero tanto.

A leggere queste righe viene da pensare che The Walking Dead sia una cagata, ma le cose non stanno proprio così.
È una serie decisamente sopravvalutata, questo sì, però credo che il grande successo riscosso sia dovuto più a un -lungo- periodo di vuoto della televisione americana, un periodo in cui le idee sono poche, le effettive novità anche e quindi la poca scelta al momento a disposizione porta ad innalzare il valore di quello che c'è. Per dire, una serie come I Soprano è lontana anni luce a venire, e un fattore del genere fa la differenza.
Detto questo, la seconda stagione finisco di vederla, ma per quanto riguarda la terza, già annunciata, non garantisco nulla.

25.1.12

No Place to Hide.


Che sia appostato sulle montagne rocciose o nascosto sotto un carro nulla sfugge all'occhio vigile del Ranger.

24.1.12

Il nuovo logo della DC Comics fa schifo


House of Mystery: il nuovo logo della DC Comics fa schifo

E come fai a non condividere in toto?
Con questo sono in classifica per il peggior logo di sempre, e dire che in teoria c'è anche chi è talmente coraggioso da approvarlo, un simile scempio.
Che poi diciamolo, per essere sintetico è sintetico, ma a tutto c'è un limite!

22.1.12

Il profeta Hualpai.

Per la serie I fumetti di Repubblica - l'Espresso è in edicola, fino al prossimo giovedì, il 21esimo Texone tutto a colori. L'albo porta le firme di Nizzi alla sceneggiatura e Corrado Mastantuono ai pennelli, qui con una buona prova sul personaggio, anche se i disegni, non pensati per una successiva versione a colori, perdono parecchio in questa riproposta.
Nonostante questo si tratta sicuramente di un bel Texone, che merita il suo spazietto personale nella vostra libreria.

20.1.12

Ma davvero dobbiamo parlarne?



Resident Evil, nella sua forma cinematografica, pare non voler avere più una fine, come dimostra il nuovo trailer.
Occhio a non skippare troppo presto, perché quella non è la pubblicità iniziale che ormai accompagna ogni nuovo video sul Tubo, ma si tratta del trailer vero e proprio.
Il fatto che sia proprio la Sony, soprattutto dopo il massiccio inserimento di propri prodotti all'interno del minuto scarso qui sopra, a parlare di tecnologia e future catastrofi derivate proprio dalla stessa mi fa pensare ad una curiosa associazione.

Mah.

Streaming sì streaming no. E download uguale.

A quanto pare è già da qualche ora che l'FBI ha pensato bene di chiudere Megavideo e Megaupload, i principali servizi di streaming e download diretto disponibili sul web e di arrestare i proprietari, che secondo le stime avrebbero provocato perdite per oltre 500 milioni.
Ovviamente i social network sono pieni di persone col cuore spezzato, a ragione.

Adesso, facendo finta che in giro non ci sia niente di simile e ipotizzando che presto o tardi anche i cugini più stretti di Megavideo e Megaupload potrebbero passare a miglior vita, resta il fatto che la manovra è una pagliacciata bella e buona.
Ci sono già stati casi simili, ci sono ora e ce ne saranno sicuramente ancora, però sono in pochi ad aver capito che nella pratica nessuno può alzare un dito, visto che servizi del genere si occupano solamente di vendere spazio di storage e non hanno nulla a che vedere con quello che poi andrà a riempire questo spazio.
Sono come dei grandi magazzini messi a disposizione di chi vuole occuparli per una qualche attività, ma poi sta a chi li affitta stabilirne l'uso al quale saranno destinati. Detto questo appare evidente che per fare qualcosa bisognerebbe agire contro i singoli utenti che hanno caricato materiale considerato illegale, ma visto che questo è praticamente impossibile si può arrivare solo fino a un certo punto e poi l'unica cosa logica consiste in un repentino dietrofront

Insomma, una mossa del genere serve solo a temporeggiare, e neanche per tanto tempo. Quindi basta pazientare un po' e li rivedremo spuntare di nuovo a galla.

P.S.
La cosa che mi fa sorridere di più è vedere come nessuno impari mai da ciò che é accaduto prima, perché basta cercare un po' e di casi analoghi ne vengono fuori a pacchi, spesso e volentieri ai soli danni di chi ha cercato di oscurarli, chiudere e farli sparire definitivamente da quel grande mare, spesso in tempesta, che è il web.

18.1.12

Se tutto il mondo fosse Springfield si tratterebbe già di un netto passo avanti...


Sul serio, come me la risolve Makkox la mattina, mettendomi di buonumore, ben disposto verso il prossimo e con un sorrisetto ebete ma efficace, nessuno mai.

Il suo spazio personale sul Post è già da molto una tappa giornaliera obbligatoria.

17.1.12

70, un gong alla volta.


Il Mito compie 70 anni.
Auguri, Campione!

Zombie Ass: Toilet of the Dead



Che i  giapponesi abbiano una visione contorta e piuttosto morbosa di una moltitudine di aspetti della vita e riguardo a cose in genere normalissime per tutti gli altri è cosa risaputa, e un esempio pratico sono i loro cari hentai con millemila e più tentacoli che sbucano in allegria dalle fottute pareti.
Alle volte se ne escono con trovate folli e sopra le righe anche per loro, come con questo Zombie Ass, che dietro una locandina da parodia porno di serie Z nasconde un soggetto decisamente paradossale.

Sì, a me ricorda una produzione sul genere Hustler.
Noboru Iguchi torna dietro la macchina da presa per raccontare un horror comedy che definire folle è troppo poco.
Il film uscirà in Giappone il 25 febbraio, ed è inutile dire che vederlo in Italia è più che impossibile, però prometto solennemente che appena spunta fuori una versione sottotitolata almeno in inglese vado a comprare un bel pò di ignoranza, corro a vederlo e vi faccio sapere.

16.1.12

Holy Terror


Frank Miller è un uomo al quale ho sempre guardato molto, cercando di imparare il più possibile da ogni suo lavoro e, a dirla tutta, sono uno che farebbe del Ritorno del Cavaliere Oscuro una lettura obbligatoria in tutte le scuole.
Trovo particolarmente complicato parlare di Holy Terror, e sicuramente non riesco affatto a liquidarlo come bello o brutto, quindi devo per forza di cose fare il giro largo.

Di questo progetto si è parlato molto, prima e dopo la sua uscita, e la maggior parte delle voci non avevano toni esattamente entusiastici.
Holy Terror è un'opera molto controversa, ma forse non per il motivo che pare il più ovvio di tutti.
Si può dire infatti che tutto questo chiacchierare è partito direttamente dal sito dell'autore, dove si è scagliato contro i manifestanti di "Occupy Wall Street" definendoli ladri, stupratori e tutta una serie di altri appellativi non propriamente simpatici in un discorso che a molti non è andato giù per niente.
I lettori ovviamente non hanno perso tempo e hanno manifestato in tempo reale il loro disappunto, a tratti vero e proprio disgusto, che in sostanza si è canalizzato in un verdetto unanime: questa versione rivoluzionaria di Frank non merita niente e dimostra quanto sia ormai un'artista in crisi, uno che superati i 50  e i tempi d'oro non ha più nulla da dire.

Holy Terror però non è affatto robaccia. O meglio, non totalmente.
Il lavoro sotto c'è e si vede, indipendentemente dalle chiacchiere. L'impegno a livello grafico è evidente, l'attenzione ai particolari anche, il modo di raccontare personalissimo di Miller è inconfondibile, e persino tre o quattro segnali di stile sono presenti all'appello e perfettamente riscontrabili, basta pensare a due tavole contenenti solamente parecchi quadratini vuoti che si vanno man mano rimpicciolendo, messi lì a simboleggiare l'annientamento di una moltitudine di cittadini in seguito all'esplosione di una bomba.

Il formato è a sviluppo orizzontale, lo stesso già visto in 300, e la maggior parte delle azioni vengono raccontate attraverso splash page, e di vignette tradizionali come siamo abituati a vederne solitamente ce ne sono poche. Una delle caratteristiche del lavoro di Frank Miller è la sua continua sperimentazione, e la stessa sperimentazione è presente in quantità massiccia anche sulle pagine di HT. Anzi, adesso, almeno a mio avviso, è decisamente più marcata rispetto a qualsiasi altra precedente produzione dell'autore.
Neanche lo spazio esiste più, e quando esiste termina parecchio oltrei bordi della tavola, lasciando al lettore l'arduo compito di stabilirne i contorni, oltre che il ritmo della storia e spesso e volentieri anche il contenuto di alcune vignette particolarmente contorte e poco leggibili.
Venendo alla storia bisogna dire che se sotto l'aspetto c'è molta carne al fuoco lo stesso non si può dire per quanto riguarda trama e aspetto narrativo.
HT doveva essere una storia di Batman ma, a lavoro iniziato, Miller ci ha ripensato e ha deciso di cambiare un paio di nomi, lasciando da parte l'uomo pipistrello e gli altri comprimari per dare spazio ad altri personaggi che li ricordano molto da vicino, con grandi differenze solo nel modo di agire e nei metodi poco ortodossi per procurarsi preziose informazioni dai cattivoni di turno.

Fight Fire with Fire
La trama è parecchio lineare e senza troppo spessore: Empire City è preda di una serie di sanguinosi attentati da parte di Al Qaeda e, mentre la popolazione e i principali organi di difesa sono in preda al panico, The Fixer comprende di essere l'unica cura al male che imperversa e decide di chiudere personalmente la partita, spalleggiato da Cat Burglar.

Niente di particolarmente eclatante e innovativo, dunque, e nonostante la maestosità e la cura per l'aspetto grafico alle volte si ha la sensazione che Holy Terror sia solamente un mezzo che Frank Miller usa al solo scopo di diffondere, peraltro in modo abbastanza confuso, un suo messaggio, il suo punto di vista, e non come un modo per raccontare una storia.
Sotto questa luce HT lascia il tempo che trova, specie se consideriamo i trenta dollari al quale viene venduto. Un prezzo poco popolare per un prodotto che, nonostante la fama dell'autore coinvolto, resterà poco popolare, e su questo argomento penso che i commenti dei fan indignati sulle sparate a zero di Miller siano una dimostrazione bella e buona.

Insomma, un progetto riuscito per alcuni versi e più di un mezzo passo falso per altri, ma forse questo mezzo passo falso è stato dettato più dalla condotta e dal pensiero di Frank Miller, che a causa delle sue parole forse si è ritrovato più dita puntate addosso di quante ne potesse sostenere, piuttosto che dal giudizio della sola sua opera.

Corsa verso l'abisso


Muovete il culo e fiondatevi in edicola, che magari se avete un briciolo di fortuna trovate ancora il terzo, e ultimo, albo di Tex firmato da Leomacs, che sul personaggio ha fatto un lavoro davvero grandioso.
Perderselo sarebbe un crimine bello e buono.

14.1.12

A volte ritornano...

Colei che si è impossessata della mia vita in tutto lo splendore del technicolor, ovviamente sempre Made in iPad, che ultimamente mi ci sto sfiziando veramente parecchio, riprendendo scarabocchi già fatti e aggiungendo un po' di colore qui e lì.

11.1.12

Dead Man Walking.


Oggi ho finito di vedere la prima stagione di The Walking Dead, cercando in questo modo, anche se con un pò di ragionevole ritardo, di mettermi in pari con il resto del mondo.
Certo, c'è ancora la seconda stagione da guardare, però più di un'idea me la sono fatta, e queste idee sono piuttosto in contrasto rispetto a ciò che si sente in giro.

Nel frattempo puppatevi lo sketch volante Made in iPad, che sulla serie ci torno su a breve.

9.1.12

Tutta bella (e povera!) gente.



E prendiamola tutta sul ridere, và, che è davvero ma davvero l'unica soluzione per non mettere in atto quella che sarebbe decisamente la cosa migliore, peraltro giustificatissima, per tutti.

Una strage.

6.1.12

Riveduto e (s)corretto.

L'ultimo del 2011 si è rifatto il trucco diventando, pensa un pò te, pure il primo del 2012.

5.1.12

Il prezzo della vendetta.

Fino a giovedì prossimo trovate in edicola la ristampa a colori del Texone di Nizzi e Carlo Ambrosini, Il prezzo della vendetta.
Carlo è uno dei miei Maestri (di quelli con la M maiuscola), quindi non posso che consigliare l'acquisto di questo speciale che, tra le altre cose, vanta anche una bella e solida storia firmata da Nizzi.

4.1.12

Quando una ha talento...

Fantastica, una cosa che dovrebbe essere considerata a partire da subito tra le meraviglie del mondo.
E all'improvviso eccole tutte davanti allo specchio a cercare di muovere le tette con la sola forza del pensiero.

1.1.12

Quella volta che...

Non passa giorno senza che io vada sul Post a vedere la quotidiana vignetta di quel geniaccio di Makkox.
Quella qui sopra per esempio, oltre ad avermi fatto scompisciare come sempre, mi ha fatto venire in mente che quest'anno (lo scorso?) di botti, almeno dalle mie parti, se ne sono sentiti pochissimi. Ma roba che, rispetto agli anni passati, è prossima allo zero.
Nulla da ridire, ci mancherebbe, però i botti prima delle feste, prima di quelle importanti, almeno, sono un riflesso bello e buono della situazione generale. Ricordo che anni fa i botti di Natale iniziavano anche un mesetto prima, mentre quest'anno è anche troppo se ci sono stati.

Forse fa bene non navigare nell'oro, di sicuro fa capire cosa sono le cose più importanti o perlomeno sensate. E di certo bruciare un sacco soldi per un pò di pum pum non è certo la cosa più sensata del mondo.
Che il genere umano abbia forse una speranza?
Mi sento di essere fiducioso.

Almeno per stasera.