15.8.12

Ferragostando...

E proprio mentre il cervello frigge sotto questo sole cocente, ecco che magicamente il post che doveva essere del lunedì diventa invece quello di Ferragosto, con l'augurio che possiate andare in pace oggi ma anche e soprattutto durante questa ennesima settimanella!
Statemi bene.

13.8.12

Ultimo saluto a Joe Kubert.

Che poi uno dice perchè ogni volta si ha sempre il timore di aprire Facebook, dato che ormai più che un social network e patria del fancazzismo più sfrenato, pare sia diventata la pagina dei necrologi di un giornale internazionale.
Purtroppo oggi, appena entrato, ho scoperto che è morto, a 85 anni -molti dei quali passati matita alla mano-, Joe Kubert, un'icona del fumetto americano e italiano (se non l'avete filate a recuperarvi il suo bellissimo Texone, e poi ne riparliamo), con i suoi manuali di disegno e il suo talmente grande amore nei confronti del fumetto da aprire una scuola per aiutare a mettere "sulla strada" parecchi giovani appassionati, illuminandoli su tutte le tecniche di questo meraviglioso linguaggio, la Joe Kubert School of Cartoon and Graphic Arts.

Un altro enorme pezzo di storia che se ne va, lasciandoci comunque un enorme patrimonio da cui imparare e con cui lustrarci gli occhi.

11.8.12

L'ombra del Bastone

È il primo libro di Mauro Corona che leggo, ma posso tranquillamente affermare che di certo non sarà l'ultimo.
La storia è presto detta: un uomo si presenta nello studio dello scrittore-scultore-alpinista portandogli un grosso quaderno nero, datato 1920 e firmato Severino Corona detto Zino. Lo scritto contiene la confessione di un uomo su alcuni fatti della sua vita e, soprattutto, tutte le pene patite a causa del suo stesso operato.

L'inizio delle disgrazie che colpiscono l'uomo sono da ricercare nel suo forte desiderio nei confronti della moglie del suo più caro amico, una voglia che lo spingerà, dopo il tradimento, addirittura alla follia e al delitto, in una storia di vendetta, dolore e pentimento, ma pure di passione e semplice umanità.

È una storia vera, di vita e di sesso, raccontata con un linguaggio semplice e naturale, che proprio per questo si fa leggere molto velocemente, appassionando e spingendo a proseguire con sempre maggiore curiosità.
Una storia di come se ne dovrebbero scriverne -e leggerne- più spesso!

7.8.12

Martedì Nerd

Per compensare un paio di lunedì che per cause di forza maggiore non sono stati possibili.
Spero di farmi perdonare con questo imprevisto martedì!
Cheers!











2.8.12

L'esercito fantasma


Il 25esimo volume della Collezione Storica a colori di Zagor accoglie la conclusione dell'avventura con Mohican Jack e la prima parte de I tre assassini.

Senza Pietà vede la rivolta dei Mohicani, con Mohican Jack che vuole portarli al massacro spingendoli ad attaccare Fort Liberty, al cui interno è disposto un intero reggimento di soldati.
Fortunatamente lo Spirito con la Scure, dopo il suo intervento, riesce a far ragionare gli indiani, spegnendogli l'animo bellicoso.
Mohican Jack però non torna certo sui suoi passi, correndo a perpetrare la sua carica suicida da solo!

Storia molto triste e vera, capace di far sentire sulla propria pelle l'aria che correva durante la conquista del West ai danni degli indiani.

I tre assassini, invece, è una storia che porta a riflettere su quanto sia inutile e ingiustificata la guerra, con un gruppo di fanatici inglesi convinti di riportare gli Stati Uniti sotto il dominio britannico.
Nonostante il loro senso patriottico, che di fondo sarebbe anche da considerare positivo, il gruppo degli inglesi è comunque dalla parte del torto, lottando per cause sbagliate, e proprio per questo finirà massacrato.

Sempre a proposito della Collezione Storica a colori il numero degli albi va dai trenta inizialmente previsti ai cinquanta (50!), e se le vendite dovessero, come io credo, continuare a viaggiare su alte cifre, si andrà ancora avanti.
Sinceramente sarei contento che se questi volumi arrivassero, se non proprio all'inedito mensile attuale, almeno con poco scarto da quest'ultimo, perché l'iniziativa è bella e merita per davvero, permettendo a nuovi lettori di conoscere un personaggio davvero straordinario.

1.8.12

Metal Gear Rising Revengeance



Le premesse di un giocone capace di tenermi incollato allo schermo per ore e ore ci sono tutte già da ora, dopo aver visto solamente un paio di video sul gameplay e che mi ha fatto strabuzzare gli occhi davanti al grande lavoro di design svolto dagli sviluppatori.
Uno spin-off della saga di Snake che ruba a mani basse da Devil May Cry (ma pure Onimusha, Terminator e Final Fantasy), ma che pare sviluppato in maniera molto più spettacolare e soprattutto innovativa.

Immagino ci siano molti giocatori, puristi della saga, che già hanno fatto voto di non toccarlo neppure, ma l'importante è avere in mente che questo titolo con la saga principe c'entra poco o nulla e, personalmente, mi piace molto l'idea di poter giocare un qualcosa che porta il logo di Metal Gear ma che viaggia su binari del tutto diversi da quelli a cui siamo stati finora abituati.

Purtroppo manca Snake, è vero, ma questo Raiden novello Goemon è tutto sommato molto meglio di quel frocetto già visto -e sopportato più del dovuto- in MGS2: Sons of Liberty.
L'unica cosa negativa è che per tanta meraviglia in movimento bisogna aspettare fino a febbraio 2013.