24.7.13

Un Sassuolo da triplete



Che il Trofeo TIM sia sostanzialmente inutile lo sapiamo benissimo, così come sappiamo che la buona riuscita o meno di una o dell'altra squadra in questa particolare competizione non ha alcun peso su quella che di fatto sarà la marcia della compagine vincente in quello che verrà successivamente.
Fin qui ci siamo e va bene così.

Nonostante questo, però, sono molto contento che ieri sera sia stato il Sassuolo ad uscire vincitore in questo primo appuntamento che, per quanto fine a se stesso, ha comunque il merito di spezzare la lunga attesa che ci separa dall'inizio della prossima stagione, che già dai primi colpi di calciomercato si preannuncia esaltante. Tranne che per l'Inter, ma fa nulla e la sia ama lo stesso. Dicevo, sono contento per il Sassuolo perché, dopo l'approdo in serie A, meritava sicuramente un'ulteriore soddisfazione, che puntualmente è arrivata. Una squadra che sicuramente sarà chiamata a sudare parecchio per mantenere saldo il suo posticino tra le grandi, ma che in parte ha già dimostrato di non arrendersi prima di cominciare e di crederci fino all'ultimo, contro ogni pronostico, e scusate se è poco.

Che poi ci sia stata anche una buona dose di culo è innegabile, ma anche quella fa parte del calcio e quindi polemizzare lascia sempre il tempo che trova. Felicitazioni alla neopromossa, dunque, e che possa continuare a regalare grandi emozioni e soddisfazioni agli emiliani, che ne hanno bisogno.


19.7.13

[Made in iPad] Beard Me Forever



Ogni tanto capita che mi faccio addirittura la barba, e quelle rare volte che succede il massimo del risultato è quello soprastante.
Non voletemene.

Barbutamente vostro.


14.7.13

[iOS] Joe Danger (quasi) regalato sull'App Store



La mia passione per i giochetti destinati ai dispositivi mobile mi porta spesso a spulciare in lungo e in largo l'App Store in cerca di offerte e nuovi arrivi. Così facendo non è affatto raro incappare in promozioni scandalose e salvare sulla memoria del proprio tablet più di un gioco di alto livello.

Stavolta tocca alla versione iOS di Joe Danger, ormai un classico PSN, (quasi) regalato sullo store digitale per un periodo di tempo limitato. Il 66% di sconto è infatti un chiaro invito a recuperare un grande titolo, soprattutto per chi non ha ancora avuto l'opportunità di provarlo su PlayStation 3. Per l'occasione Hello Games ha anche aggiunto cinque nuovi personaggi e una nuova modalità che propone ogni giorno un nuovo livello. Oltre a questo, supporto al Game Center, achievement, controlli touch ottimizzati, che risultano molto ma molto più comodi e intuitivi rispetto ad un pad, e un sacco di ore di divertimento incluse nel prezzo.

Potete scaricare questo piccolo grande gioiellino nelle versioni iPhone e iPad QUI.



10.7.13

Il gameplay di Grand Theft Auto V visto da vicino: anteprima di quello che verrà



Dopo averlo aspettato tanto è finalmente giunto tra noi il primo video gameplay relativo all'ultima grande fatica Rockstar dell'attuale generazione, Grand Theft Auto 5.



Nei molti mesi passati dal primo annuncio e in quelli trascorsi dal rilascio di alcuni set di screenshot, infatti, l'attesa stava diventando davvero insostenibile. Nulla sembrava bastare più, mentre la necessità di conoscere al più presto nuovi dettagli sul titolo forse più atteso di sempre si stava facendo sempre più forte.
Fino a questo momento, quando sono stati resi disponibili quei cinque minuti che valgono tantissimo, da ammirare con la gioia di bambini mai troppo cresciuti e che da qui fino al prossimo 17 settembre non potremo proprio fare a meno di rivedere ancora e ancora.


Sviscerando per bene il filmato si possono notare le moltissime implementazioni che faranno di GTA V il GTA migliore di sempre. Ma se per lasciarsi andare ad una frase simile occorrerà necessariamente perdersi nel mondo di gioco, per ora concedetemi almeno di dire il più grande di sempre. Sì, perché gli sviluppatori hanno pensato bene di salutare al meglio le console attuali con un titolone in grado di spremerle davvero fino all'ultimo.


L'intera California meridionale riprodotta nei suoi luoghi più caratteristici, dalle strade cittadine frenetiche e brulicanti di vita ai picchi delle montagne, dai deserti fino alle spiagge, passando per i sobborghi malfamati, pieni di pericoli e varia umanità. Tutto questo in un'area esplorabile ben più vasta di San Andreas, Red Dead Redemption e GTA IV messi insieme, che non mancherà di dare vita ad una quantità davvero esorbitante di situazioni e opportunità in cui perdersi felici e contenti.


Nei cinque minuti di gameplay Rockstar ha messo in scena una carrellata di panoramiche ed eventi, insieme a molti elementi tutti caratterizzati da una maniacale cura per il dettaglio e la solita attenzione alle piccole cose a cui  la software house ci ha da sempre abituato, presentando il nuovo capitolo della fortunatissima serie come utilizzo del linguaggio videogioco per mostrare -e far vivere- un vero e proprio spaccato della cultura pop e della contraddittoria società, ovviamente molto più esagerata e folle, in puro stile Grand Theft Auto, a stelle e strisce. Tutto è vivo e costantemente in movimento, dai senzatetto che stazionano sotto i ponti della città alla selvaggina che si ferma a bere in riva ad un ruscello per poi fuggire una volta notata la presenza di uno dei protagonisti impegnato in una sessione di caccia. Ogni elemento è perfettamente credibile e capace di immergere il giocatore in un mondo dalle mille possibilità, dove la noia non è contemplata. I protagonisti potranno spendere tutti i loro soldi duramente estorti acquistando, giusto per fare un piccolissimo esempio, tatuaggi e vestiti marcati, oppure svenandosi in modifiche estetiche per le proprie auto. Mezzi di trasporto che, ad una prima e veloce occhiata, sembrano veramente essere cresciute a dismisura, arrivando a coprire quasi ogni categoria: supercar, quad, bmx, moto da strada, motocross, chopper, camion, motoscafi, elicotteri ed aerei di qualsiasi forma e dimensione. Ogni capitolo della serie è sempre stato capace di stupire grazie al proprio comparto free-roaming, e ovviamente questo GTAV non fa eccezione alcuna, garantendo graditi ritorni e moltissime aggiunte.


Quando non avremo voglia di proseguire nella trama giocando le missioni principali, infatti, avremo occasione di dedicarci a tutta una serie di attività che lasciano solo l'imbarazzo della scelta, tra paracadutismo, caccia, tennis, parapendio, golf, ciclismo, mountain bike e chissà quante altre cose che i ragazzi di Rockstar hanno pensato bene di non mostrarci nel filmato. Tutte queste attività hanno in comune la complessità di cui ognuna sembra essere dotata. Nei pochi secondi in cui si è intravista una sessione di golf, per esempio, sembrava davvero di ritrovarsi davanti a un qualsiasi capitolo della serie Tiger Woods, con indicatori e icone su schermo mai viste prima in casa Grand Theft Auto. Queste chicche contribuiranno positivamente alla sensazione di essere di fronte ad un contenitore di giochi appartenenti ad un non meglio precisato numero di generi diversi.


Tra le gustose novità si segnalano anche la possibilità di investire in immobili così come in azioni, sondare il fondale marino (che sarà sicuramente luogo di collezionabili e altre oscure, e criminose, attività), insieme a differenti opportunità ancora non annunciate ufficialmente. La cosa più esaltante, tenendo conto di tutto questo, è l'impossibilità di misurare in qualche maniera la vastità di questo capolavoro annunciato.


Un altro aspetto fondamentale, in tanta brulicante vita videoludica, è un rinnovato ritmo di gioco, che inizia con la scelta dei tre protagonisti a disposizione, da controllare a seconda delle situazioni oppure switchare da uno all'altro senza continuità ma solo per puro divertimento. Questa soluzione permetterà quindi di ovviare ai momenti morti che in alcuni frangenti gravavano sui precedenti episodi della saga criminale, mettendo sul piatto un'opera di rinnovamento su tutti i fronti. Nel trailer è stata mostrata una situazione capace di sottolineare l'importaza di come la stretta collaborazione tra i tre personaggi sia alle volte fondamentale per portare a termine alcune missioni. Sempre in tema di collaborazioni è doveroso parlare anche della possibilità di ingaggiare diversi membri, controllati dalla CPU, capaci di darci man forte durante rapine e azioni criminose varie. Ma questo non è ancora tutto: ognuno di questi personaggi aggiuntivi sarà dotato di abilità uniche e particolarissime (ci saranno gli esperti dell'hackeraggio così come i driver, specialisti nelle fughe a quattro ruote, esperti delle armi da fuoco incluse. Le varie personalità a disposizione permetteranno di volta in volta di pianificare strategie sempre più varie, funzionali e complesse.


L'ultimo aspetto del video di cui voglio discutere è in realtà il primo, ovvero il comparto tecnico, che fa bella mostra di se dal primo all'ultimo secondo. I cinque minuti di GTAV sono qualcosa di sontuoso e bellissimo, capace di mostrare tutti i limiti degli attuali hardware ma allo stesso tempo salutandoli col botto. Il team di sviluppo, del resto, non è certo nuovo ad accompagnare il ciclo di una generazione dall'inizio alla fine, scandendo il tempo tramite i propri titoli. Lo dimostrano benissimo giochi come GTAIII e GTA: San Andreas, entrambi usciti su PS2 ai diversi estremi del suo ciclo vitale, che hanno mostrato due mondi neanche lontanamente paragonabili, pur con la stessa piattaforma a disposizione. In questo senso, Grand Theft Auto V è solamente un'ulteriore conferma delle sapiente mani dei ragazzi Rockstar, capaci di mettere in scena una tale quantità di situazioni, elementi e opportunità -tutte maniacalmente curate- fino a questo momento impensabili.


Una rinnovata gestione dell'illuminazione e una fisica dell'acqua fluidissima e realistica vanno a braccetto con una distruttibilità ambientale del tutto inedita. Nel filmato si vede chiaramente un portavalori che, centrato in pieno da un'auto in corsa, si schianta contro un muretto, distruggendo l'ostacolo in maniera estremamente credibile.
Tutto questo, va da se, senza neanche sfiorare il discorso relativo al multiplayer, ancora tenuto ben nascosto nelle sue meccaniche ma che sicuramente risulterà all'altezza delle premesse scaturite da questi cinque minuti scarsi di gameplay.

Magari per dire che si tratta del GTA migliore di sempre è ancora un po' presto, ma con premesse del genere la next-gen può ancora aspettare per un bel pezzo.


8.7.13

L'App Store di iTunes regala giochi. Bei giochi.



Per festeggiare il proprio quinto compleanno l'App Store ha deciso di regalare a tutti gli estremisti del mobile alcuni dei migliori titoli presenti nel vasto catalogo iOS. Tra quelli al momento disponibili bisogna assolutamente sottolineare un certo Infinity Blade 2, giocone che -ripetitività a parte- ha mostrato gran parte dei muscoli del mattoncino Apple, seguito da BadLands (non perdetevelo, soprattutto se ve lo lanciano dietro a zero euro), SuperBrothers: Sword & Sorcery e Dov'è la mia acqua?, puzzle targato Disney.

Tante ore di divertimento garantite da diversi generi sono davvero un'occasione troppo ghiotta per lasciarsela sfuggire. Giocare a prezzi scontati (avete approfittato dell'Ultimate Game Sale su Xbox 360, vero?) è bello, ma giocarci gratis è decisamente molto meglio.



3.7.13

Questa me l'ero persa...


Una bellissima -e gratuita- maglietta vi aspetta sullo store di Xbox Live.

Se anche voi non vedete l'ora di mettere le mani sulla next-gen e sotto la tivì avete già fatto spazio per l'xboxone allora non avete nessuna scusa per non far indossare al vostro avatar questo splendore.
QUI la versione per dolci e nerdissime donzelle e QUI quella per tutti gli altri.

Enjoy.


1.7.13

[ConfCup] Brasile 3 - 0 Spagna



Una partita forse già scritta ancora prima di essere giocata, che non avrà neanche stupito più di tanto chi ha osservato bene le tante differenze nel cammino verso la finale delle due squadre.
I campioni di tutto stavolta saltano il turno e restano a guardare, e io sono contento così per molti motivi.

Prima di tutto c'è il fatto di giocarsela in casa, e rappresentare al meglio la propria nazione in vista dei prossimi Mondiali 2014 è sicuramente un ottimo inizio. Aver vinto questa competizione, quindi, darà un bel carico di fiducia sia nella compagine di Scolari che nella tifoseria tutta, il che non è poco.
Secondo, è la vittoria del buon (e bello, diciamolo) calcio contro coloro che non conoscono il contropiede.


L'11 di Del Bosque è infatti reduce da alcune partite in cui ha mostrato molta meno anima del solito, con poche sicurezze nei propri mezzi e pochissime certezze. Se la partita con l'Italia ha infatti messo chiaramente alla luce la condizione non perfetta della Spagna, la finale con il Brasile è stato solamente l'ultimo atto. Qualcosa ha iniziato a scricchiolare nel prodigioso -e volutamente odioso- meccanismo del Tiqui Taca che tanti grappoli di reti ha rifilato a molte e molte squadre, spesso e volentieri umiliandole. Tante reti quanti sbadigli causati tra gli spalti e davanti le tivì, ma vabè, se andiamo a parlarne in modo approfondito spunta fuori chi dice sia una filosofia di vita e, oltretutto, uno stile di gioco altamente spettacolare.


Poche le azioni veramente pericolose delle furie rosse, che di furioso stavolta hanno avuto ben poco, con un rigore sbagliato che avrebbe potuto riaccendere le speranze, tre occasioni da goal al massimo in 90 minuti e l'espulsione di Piqué come ultima speranza persa di poter combinare qualcosa.


Crollano le certezze, e avere il possesso palla adesso non basta più. Dopo tante e sonore bastonate sono molte le squadre ad aver capito di tenere un pressing costante e mantenere sempre alta l'attenzione degli spagnoli, che in caso contrario avrebbero sempre il tempo di dare alla partita quel loro particolarissimo tocco soporifero.

Lo ha dimostrato il Bayern Monaco contro il Barcellona in Champions, rifilandogli un risultato di 7-0 tra andata e ritorno (guarda caso, più o meno lo stesso risultato che tante volte il Barca ha messo a segno nel proprio campionato), con moltissimo possesso palla in meno. E ora lo ha controprovato il Brasile nell'evento di ieri notte, mettendo alle strette una Spagna che non ha mai avuto tempo di fare il suo gioco e portandosi a casa un risultato di tutto rispetto, che a conti fatti, guardando al recente passato, ha quasi dell'incredibile.


La squadra di Scolari è adesso pienamente consapevole delle proprie capacità e, oltre ad avere uomini di qualità in ogni zona del campo, dopo la recente vittoria resterà anche determinata al punto giusto nel corso del prossimo Mondiale.
Mai come in questo caso vincerà il migliore.