Sempre ammesso che venti cents in più possano essere considerati un aumento, non capisco il problema dove sarebbe.
Non ci sono soldi? Sì, va bene, ma vuol dire che sono due euro in più su dieci e dico 10 fumetti mensili Bonelli, due euro che di certo non associo né al prosciugamento delle tasche né a quello dei conti degli italiani.
Chi compra uno o due Bonelli al mese non ha certo di chi lamentarsi, ma anche le dichiarazioni di alcuni che ne leggono, e quindi ne comprano, di più lasciano il tempo che trovano visto che, come già detto, due euro in più su dieci Bonelli, più magari quello speciale come può essere il Texone o lo Zagorone una volta l'anno.
Di certo non si manda in fallimento una famiglia o un'attività con questi venti centesimi/due euro in più o in meno al mese.
Nel caso, le robe sulle quali risparmiare sono altre.
Un esempio più che pratico? Per quel che mi riguarda ho smesso di fumare, il che vuol dire come minimo una trentina di euro in più al mese da spendere in fumetti vari.
E questa non è una cosa che posso fare solo io, eh!
E poi, visto che le polemiche sulla rete incalzano, ma dobbiamo veramente fermarci a parlare della qualità di ogni albo Bonelli che troviamo in edicola? Dobbiamo lodare tutto il lavoro che sceneggiatori, disegnatori, letteristi e curatori svolgono ogni mese nel miglior modo possibili per farci immergere in quelle letture così straordinarie? Vogliamo dire che la Bonelli è forse l'editore più restio agli aumenti a favore di un prezzo sempre competitivo e popolare sulla concorrenza (John Doe è già da molto che viaggia sui 3 euro, così come le altre testate Aurea)? Allora, se dobbiamo dire tutto questo, diciamo che gli albo Bonelli sono fatti per durare nel tempo, con una colla che non ti fa crollare neanche una pagina, permettendoti di leggerli e rileggerli più e più volte e non se ne parli più.
Ecco, fosse un Paese civile tutte queste cose verrebbero colte alla velocità della luce, senza bisogno si spiegoni, chiacchiere sterili e confronti, ma per cause indipendenti dalla nostra volontà siamo qui e ora, quindi tocca dirle e polemizzarci su.
Almeno fino al prossimo aumento.