15.1.11

John Doe 3 - L'uomo con la macchina da presa


Sotto al bella e potente copertina ad opera di De Cubellis, che con il suo lavoro di certo non corre il rischio di lasciare delusi i fan della serie, si nasconde una storia parecchio solida, con momenti divertenti e cazzari ma anche profondi ed introspettivi.
Un albo che ci permette di conoscere ed aggiungere nuovi tasselli alla tormentata esistenza del nostro caro JD. Nello specifico è il ruolo del padre ad essere preso sotto esame, un ruolo difficile e sempre troppo poco decantato.
Tra le altre cose John vive da vicino il mondo del cinema, diventando addirittura il protagonista (e del resto mica poteva accontentarsi di meno) di un film a dir poco "divino" diretto dal mitico Clint Eastwood.

Un grande albo dietro l'altro, finora, e sono certo che questa ultima -sigh- stagione ha ancora molte sorprese in serbo per noi.

Tra le altre note è doveroso citare l'ottimo lavoro di Mauro Uzzeo alla sceneggiatura, che ci permette di vivere tutto il divertimento provato da lui stesso durante la scrittura, una tavola alla volta.
Molto buone anche le 94 tavole a firma di Luca Maresca che, dopo il numero 69, torna più maturo che mai, considerando anche il poco tempo avuto a disposizione per realizzare il tutto.

Il menù di questo terzo albo di John Doe è a base di film, divinità, padri, Clint Eastwood, comparse mai troppo ricordate, dolori di gioventù e onde energetiche lanciate da Gesù e indirizzate a dinosauri di passaggio.

Sì, se non sono stato bravo a farvelo notare ve lo dico chiaramente: ho amato questo numero!
E a quanto pare il prossimo viaggerà a tempo di rock n'roll, quindi tanto basta ad aspettare fiducioso.

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