8.6.11

Svisceramento di uno Zagor oversize


Un oscuro e potente stregone sbucato fuori da chissà quale oscuro mondo arriva a seminare il terrore nella foresta di Darkwood, dimostrando che alle volte quelli che sembrano solamente incubi lontani sono invece dura realtà.
Questo è, in soldoni, lo spunto su cui è costruito il primo Zagorone, su testi di Moreno Burattini per i disegni di Marco Torricelli.

Inutile dire che il formato gigante valorizza molto i disegni del bravo Torricelli, che nella circostanza svolge un lavoro più che buono, trovandosi a disegnare scene di battaglia, mostri giganti, orchi duri a morire e castelli alquanto gelatinosi e fatiscenti.
Se per i disegni siamo quindi ben oltre la sufficienza (molti degli storici lettori avrebbero preferito vedere all'opera Ferri per questa storica occasione, ma possono comunque "consolarsi" con il numero della serie regolare già in edicola, interamente a colori e disegnato dal prode Gallieno Ferri) lo stesso non si può del tutto dire per il lavoro svolto da Burattini, che ci mette davanti un'avventura tipicamente e puramente fantasy, che sicuramente farà storcere il naso a più di un lettore, se non altro a quelli che rappresentano lo zoccolo duro dello spirito con la scure. Belli i dialoghi, abbastanza buono lo sviluppo, ma alla base c'è un soggetto senza troppe pretese e un epilogo che lascia un pò d'amaro in bocca.

Si tratta comunque, in modo inevitabile, di un numero storico, un pezzo da collezione sia per gli amanti del personaggio che per tutti i sostenitori della Sergio Bonelli Editore, che sicuramente non possono rischiare di ritrvarsi un buco del genere nella propria libreria.

Detto questo, aspetto la prossima incursione di Zagor nelle prestigiose 240 paginone del prossimo anno.

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