9.2.10

Tanto per rimanere in tema...



Separate dalla nascita.

Candidata numero 1.


Jill Valentine, recentemente apparsa nel quinto capitolo della saga Resident Evil.
Membro fondamentale della S.T.A.R.S., vanta la sua prima apparizione già dal primo RE. Eccellente combattente dal fisico statuario, ha anche la capacità di tornare dalla morte!
E' bionda.

Candidata numero 2.



Nina Williams, combattente della storica scuderia Tekken e protagonista di un titolo interamente dedicato a lei, quel mediocre "Death by Degrees" uscito ormai cinque anni fa per Ps2.
Bella, bionda, letale.

Le due sono state separate fin dalla tenera età, e tuttora cercano di rintracciarsi l'una con l'altra. E' da notare la stessa acconciatura, la stessa fisionomia, lo stesso colore preferito, lo stesso gusto in fatto di abiti e occhi glaciali da ambo le parti.
Per una volta facciamo qualcosa di importante, aiutiamole a ritrovarsi.

7.2.10

[RECE] Paranormal Activity

Una coppia.
Una casa infestata da un demone rumoroso.
Una telecamera.
Quattro attori.

Tanto basta per imbastire la non trama di Paranormal Activity, un film in cui le sequenze sono buttate a casaccio e che dopo i primi dieci minuti provoca prurito e sensi di colpa.
Lo ammetto chiaramente: sono stato fregato dal trailer (che non era affatto montato in maniera malvagia), terribile trappola incastra spettatori, e il guaio è che non sono neanche l'unico, a giudicare dai commenti sul web.
Paranormal Activity è un film banale, scontato, noioso e inutile, per dirla senza mezzi termini.
Tutto ruota intorno a Katie, una ragazza perseguitata da un demone che si diverte a tormentarla per un qualche oscuro motivo che noi umani non possiamo comprendere, mentre Micha pensa bene di acquistare una telecamera con cui stare a stretto contatto per tutta la giornata, notte inclusa, allo scopo di riprendere gli eventi paranormali che accadono in casa.
Eventi paranormali che, nella prima oretta di film, si limitano a rumori vari, porte che scricchiolano e si chiudono da sole, luci che si accendono misteriosamente e lenzuola mosse da chissà quale forza oscura, il tutto accompagnato dalle costanti urla della ragazza in sottofondo.
E guai a pensare che la seconda parte sia meglio, perchè non è affatto così.
Semplicemente, i rumori e gli eventi paranormali aumentano e si arriva senza spiegazioni di sorta alla conclusione affrettata e quanto mai banale.
Alla fine del film non rimane nulla, a parte la sensazione di essere appena tornati alla vita, ed è inutile anche farsi domande a proposito della trama, perchè non esistono né trama né risposte.
Se avete un'ora e mezza libera fate tutto quello che volete ma non andate a vedervi Paranormal Activity.
I sei euro peggio spesi della mia vita, e non sto scherzando.

p.s.
L'unica nota positiva che mi viene in mente per giustificare questo scempio è che siamo di fronte al nuovo termine di paragone in negativo di questo genere e del cinema tutto, perchè sarà davvero dura fare peggio di così.

p.s.2
Ma solo a me la frase "Il film che ha terrorizzato l'America" sembra un enorme presa per il culo?

5.2.10

Ciò che non ti aspetti.


Quando capita che sono in astinenza da letture più o meno impegnate oppure cerco semplicemente un pò di svago e sano leggere, il che succede spesso, vado a farmi un bel giretto nella libreria/edicola vicino casa.
Il posto non è enorme ma tutto sommato presenta una buona scelta sia a livello di fumetti che di libri, quindi diventa un giretto praticamente obbligato a intervalli regolari.
Dopo una decina di minuti spesi a guardare le ultime novità in dvd mi dirigo verso la sezione riviste, dove spulcio quelle dedicate ai giochilli elettronici fino a quando, tra demo e pile di riviste, intravedo una vecchia amica.
Noto che si sporge apposta per farsi vedere, per farmi rivivere tutti i bei momenti passati insieme.
E' stata parte della mia adolescenza e lei lo sa.
Lo sa che mi accompagnava ogni giorno, a scuola e a casa, senza stufarmi mai.
Mi avvicino, sorrido e allungo la mano, afferrandola.
La tengo salda tra le mani e la scruto in ogni angolo, da cima a piedi.
Videogiochi, ha scritto al centro.
La stringo saldamente tra le mani, sempre sorridendo, prima di iniziare a sfogliarla e ad immergermi nei ricordi che il profumo di quella carta patinata mi riporta alla mente.

Nostalgia portami via.

3.2.10

Per quanto mi ci impegni...


Sono ragionevolmente sicuro che le donne non le capirò mai, ma ancora più sicuro del fatto che non si possono capire.
Non smetterò mai di rimproverare il signor Ikea per non aver fornito un manuale d'istruzioni in merito!
Mai!

Ed è meglio che nessuno se ne esca dicendo che le donne non sono da capire ma da amare, perchè rischia di farmi incazzare sul serio.

2.2.10

Ogni tanto bisognerebbe stare a rimuginarci su.


E' proprio vero che più pensi di conoscere a fondo qualcuno più rimani stupito quando scopri che non è così.
Ci si fanno sempre troppi problemi, ma in realtà la cosa è più semplice di quanto sembra.
Semplicemente, non si può conoscere a fondo qualcuno, e partire con questo concetto ben saldo in mente certamente non pregiudica nulla, evitando però sgradite sorprese.

Ad ogni modo non conviene mai giudicare una persona senza conoscerla almeno un pò.
Un'occasione non si dovrebbe mai negare a nessuno, che altrimenti si rischia di perdere una gran bella amicizia fin dalle fasi iniziali, precludendosi un sacco di strade.
Questo post-it troneggia ormai già da qualche anno nella mia mentalità e in quella che è la mia filosofia on the road, ma affisso su una parete dell'Antro non sta affatto male.