18.6.11

Touch!

Green Lantern


Scritto da Greg Berlanti, Marc Guggenheim e Michael Green, il film è diretto dal neozelandese Martin Campbell, meglio conosciuto per Casinò Royale e La Maschera di Zorro.

Lanterna Verde vedrà la luce nelle sale nostrane il 31 agosto, quindi c'è da aspettare ancora un pò.
Ogni volta che esce un film che è la trasposizione cinematografica di un fumetto ho sempre le palpitazioni, e la mente inizia in automatico ad immaginare le situazioni più improbabili, giusto per partire preparato e pronto a tutto.

Le aspettative, nonostante tutto, sono quasi sempre alte, e vedremo se anche stavolta toccherà scontrarsi con la dura realtà e ritrovarsi l'ennesimo filmetto che dell'opera originale ha solo il nome oppure se è la volta buona di partecipare ad un cambiamento in positivo delle tradizioni a cui siamo stati abituati finora.

16.6.11

[RECE] Paul


Simon Pegg e Nick Frost li adoro dai tempi de L'alba dei morti dementi prima e di Hot Fuzz poi, due gioiellini assoluti firmati da quel geniaccio di Edgar Wright, uno che non ha ancora cannato un colpo. Quando ho visto il nome del regista, tale Greg Mottola, che prima di questo Paul era un perfetto sconosciuto per me, mi sono trovato spiazzato e per un attimo indeciso se fare questo incontro ravvicinato oppure se rimandarlo.
Alla fine ho scelto bene.

Paul si basa su una sceneggiatura scritta direttamente dai due attori, ed è talmente infarcita di rimandi geek e di nerdume da essere una visione quasi imprescindibile. I due protagonisti sono incalliti nerd finalmente giunti al Comic Con di San Diego e, una volta terminato l'evento, si mettono in viaggio su di un camper alla volta dell'Area 51, passando per tutti i principali luoghi di avvistamento Ufo. Il viaggio procede bene, fino a quando i due assistono ad un incidente stradale automobilistico che come unico sopravvissuto vede proprio Paul, alieno con sentimenti parecchio umani, rude e sboccato in fuga da una base militare americana nel quale è stato tenuto prigioniero per sessanta anni, e che ora ha come unico obiettivo il mettere quanti più chilometri possibili tra lui e i suoi inseguitori.
Inutile dire che tocca ai nostri due eroi prendersi cura del loro nuovo compagno di viaggio e magari riuscire anche a salvare la pelle, portandoselo in giro tra omofobi, fedeli bigotti e agenti speciali pronti a tutto pur di rimettere le mani sul loro prigioniero.

Un film tranquillo e particolarmente adatto per divertirsi con gli amici, meglio se reduci e ancora intontiti da qualche fiera come Lucca Comics&Games, in modo da essere sicuri di entrare immediatamente nello spirito giusto.
Certo, la trama non brilla certo per originalità, lo sviluppo e i colpi di scena sono quantomeno prevedibili, ma si tratta di un gigantesco omaggio al mondo della fantascienza (chi ha detto Steven Spielberg?) e a quello dei nerd, che non potrà non divertire gli appassionati di genere e chiunque ama rinchiudersi in una galassia lontana lontana.

Nota a margine: Per la versione italiana la voce di Paul è quella di Elio, leader del gruppo Elio e le Storie Tese, voce che non ha convinto pienamente tutti gli spettatori. Per quel che mi riguarda, non avendo però sentito quella originale, mi sembra adatta ad un personaggio decisamente sopra le righe come il piccolo alieno del lungometraggio.

12.6.11

Che sarebbe anche ora di cambiare qualcosina...


Che questo referendum sia parecchio importante è fuori dubbio.

Importante sia per gli argomenti su cui si è chiamati a votare sia per capire quanto le persone siano capaci di giostrarsi di fronte a scelte giuste per il bene comune, indipendentemente dallo schieramento politico di cui fanno parte.
Sì per abrogare la privatizzazione dell'acqua, per fermare il nucleare e per ribadire, anche se non è mai abbastanza, che la legge è uguale per tutti.

4 Sì e passa la paura.
E allora andiamo a farcelo sto mezzo orgasmo, fosse anche solo per andare in culo a chi afferma che questo referendum non cambierà nulla.
Facciamogli vedere che ogni singolo vale ancora qualcosa, che può ancora cambiare qualcosa.

Magari poco, è vero, ma può.

8.6.11

Svisceramento di uno Zagor oversize


Un oscuro e potente stregone sbucato fuori da chissà quale oscuro mondo arriva a seminare il terrore nella foresta di Darkwood, dimostrando che alle volte quelli che sembrano solamente incubi lontani sono invece dura realtà.
Questo è, in soldoni, lo spunto su cui è costruito il primo Zagorone, su testi di Moreno Burattini per i disegni di Marco Torricelli.

Inutile dire che il formato gigante valorizza molto i disegni del bravo Torricelli, che nella circostanza svolge un lavoro più che buono, trovandosi a disegnare scene di battaglia, mostri giganti, orchi duri a morire e castelli alquanto gelatinosi e fatiscenti.
Se per i disegni siamo quindi ben oltre la sufficienza (molti degli storici lettori avrebbero preferito vedere all'opera Ferri per questa storica occasione, ma possono comunque "consolarsi" con il numero della serie regolare già in edicola, interamente a colori e disegnato dal prode Gallieno Ferri) lo stesso non si può del tutto dire per il lavoro svolto da Burattini, che ci mette davanti un'avventura tipicamente e puramente fantasy, che sicuramente farà storcere il naso a più di un lettore, se non altro a quelli che rappresentano lo zoccolo duro dello spirito con la scure. Belli i dialoghi, abbastanza buono lo sviluppo, ma alla base c'è un soggetto senza troppe pretese e un epilogo che lascia un pò d'amaro in bocca.

Si tratta comunque, in modo inevitabile, di un numero storico, un pezzo da collezione sia per gli amanti del personaggio che per tutti i sostenitori della Sergio Bonelli Editore, che sicuramente non possono rischiare di ritrvarsi un buco del genere nella propria libreria.

Detto questo, aspetto la prossima incursione di Zagor nelle prestigiose 240 paginone del prossimo anno.

4.6.11

All work and no play...


E' giugno e sono in un ritardo pazzesco e non meglio giustificato.
La pioggia di cavallette di questi giorni potrebbe anche non essere il solo motivo, ma comunque non cambia lo stato delle cose.
Sono giorni in cui sto realizzando alcune tavole di prova, scarabocchiando personaggi già esistenti che al momento non voglio rivelare, ma che quando sarà il momento troveranno il loro bel posticino qua sopra.
Mi sono dato il mese di giugno per produrre il più possibile e, una volta arrivato a fine mese, mettere il tutto in qualche busta imbottita e spedire a due o tre case editrici, giusto per vedere che aria tira ai piani alti.
E anche, confesso, per mettermi alla prova, cosa non meno importante.
Come si dice in casi come questo, quindi, chi vivrà vedrà (e pure chi disegnerà).

Certo che, alle volte, quasi capisco quelli che si accontentano di qualunque cosa gli capiti, facendosi scivolare addosso di tutto, senza lottare e senza avere troppe pretese.
Magari diventerò anche io così, prima o poi.
Magari nella prossima vita.