6.4.10

DyD 283 - Il Persecutore


Un Dylan Dog che mai mi sarei aspettato, capace di dimostrare come i fatti di vita quotidiana siano decisamente più mostruosi di pazzi assassini, motoseghe e maschere di pelle umana.
Di Gregorio svolge un buon lavoro, anche se qualche sequenza (vedere le ultime pagine) mi è sembrata troppo tirata per le lunghe, però c'è anche da dire che gli va il merito di aver dato un ruolo da "personaggio attivo" a Groucho, invece di relegarlo a solita macchietta, come spesso succede.
Stesso discorso anche per quanto riguarda Bloch, che finalmente esce dal suo ufficio e si preoccupa per la sorte dell'Old Boy.
Nulla da dire su Casertano, che sperimenta nell'uso dei tratteggi, donandoci una più che buona prova.

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