Il 14esimo albo della Collezione Storica a colori di Zagor ci permette di gustare, oltre alla conclusione della storia che vede all'opera il barone Icaro La Plume, le avventure Clark City, Trappers e Il fuggitivo, e sole tre pagine de Violenza a Darkwood.
La prima di queste, firmata da Melloncelli e Bignotti, non presenta grandi argomenti di discussione. È una storia con ambientazione caratteristica del western che ci permette ancora una volta di vedere quanto grande sia la generosità di Zagor, che nella circostanza riesce persino a perdonare un traditore.
Trappers, invece, è una storia breve e particolarmente bella, che vede lo Spirito con la Scure obiettivo principale di una sorta di snuff movie, ovviamente con tutte le dovute differenze del caso. L'avventura introduce anche i trappers e il loro mondo, rivelandosi una lettura davvero piacevole per più di un motivo.
L'ultima storia dl lotto, Il fuggitivo, è più un'appendice che altro, realizzata originariamente al solo scopo di occupare alcune pagine del 69esimo albo a striscia.
qui Zagor e Cico incontrano Guitar Jim, un ladro celato sotto le sembianze di un semplice chitarrista. Un comprimario nolittiano molto ben caratterizzato che in futuro tornerà ad incrociare la strada con il Re di Darkwood.
22.5.12
Il Fuggitivo
21.5.12
53 volte Davvero!
È online la 53esima puntata di Davvero, la mia! Da tempo desideravo mettere la matita al servizio di Martina e soci e alla fine sono stato accontentato. A riguardare il tutto, come al solito, ci sono cose che cambierei completamente, ma è andata anche stavolta, e spero che a qualcuno piaccia comunque.
Trovate tutto QUI, mentre a breve posterò le sei tavole in bianco e nero.
20.5.12
John Doe 19 - Storia con pioggia e impermeabile
Tocca alla coppia Bartoli/Galliccia trasportare John Doe alle prese con il noir nel 19esimo albo di quest'ultima stagione.
Il genere mi ha sempre attratto molto, e leggendo romanzi appartenenti a questo particolare filone ho sempre trovato di che divertirmi con i complotti, i tradimenti, la fida pistola sempre nella fondina, l'impermeabile lercio sempre addosso e tutte le altre situazioni più o meno classiche che in storie di questo tipo si vengono a creare.
In questo albo il nostro John viene catapultato nientemeno che nella New York degli anni '50, vicino al Madison Square Garden, dove gli tocca indagare a un match di box quanto meno sospetto che vede ai guantoni nientemeno che Rocky Marciano.
Questa stagione finale del Golden Boy non si fa certo mancare le sorprese e una moltitudine di situazioni divertenti, sempre ovviamente guardate con disincantato postmodernismo dagli occhi dello stesso John, che mai come adesso va oltre l'essere semplice protagonista, diventando invece soggetto dei guai nei quali lo gettano di volta in volta, di genere in genere, per risolvere i quali deve ricorrere, oltre alla sua perspicacia, anche alla sua grande conoscenza della cultura pop.
Albo, questo 19, decisamente classico nel soggetto e nello sviluppo, con fotografie scottanti, scambio di valigette strabordanti dollari e incontri truccati.
Nonostante questo, pur avendo molto apprezzato sia la trama che alcune trovate, tra le quali anche il modo che il nostro caro John trova per uscire dall'intricata situazione, reputo l'albo un pelino sotto le mie aspettative e meno riuscito rispetto ad altri numeri della stessa season.
Il prossimo numero ci porta nel mondo dei supereroi, dove divertimento e azione non mancheranno di certo, mentre con il 21 si va nel vecchio West, in un albo per me impedibile e che vorrei vedere sceneggiato da Roberto Recchioni.
19.5.12
Il trailer che sconfisse la Morte
Rubo il titolo dal blog di Moreno Burattini per segnalare i pochi giorni che mancano al tanto atteso secondo Zagorone, che stando allo stesso autore dovrebbe contenere un colpo di scena destinato a far molto parlare gli appassionati.
Il primo albo gigante destinato allo Spirito con la Scure è andato molto bene, ha venduto tanto ed è stato apprezzato un pò da tutti, anche se, ovviamente e come sempre quando si parla sia di opere d'ingegno che di gusti personali, qualcuno ha storto il naso per via del genere in cui si è deciso di calare Zagor nella sua prima incursione nel mondo degli speciali albi giganti, il fantasy.
Pur non essendo eccessivamente troppo fantasy, la storia ha comunque trovato alcuni detrattori, che magari avrebbero preferito una storia più classica e negli schemi, in modo magari da accogliere maggiori "sicurezze" soprattutto nei lettori storici, quelli che seguono il personaggio fin dal primo numero apparso nelle edicole.
C'è anche da dire che è virtualmente impossibile accontentare tutti i lettori di un qualsiasi personaggio, perchè alcuni vorrebbero leggere un certo tipo di storie, che possono essere fuori dagli schemi e piuttosto fantastiche (con alieni e mostri mai visti prima, per dire), mentre altri sono magari in cerca di avventure completamente nel segno della tradizione classica.
Secondo me l'importante è avere l'opportunità di gustare storie di grande qualità e realizzate al meglio, cosa che la Bonelli da sempre ha abituato a fare, e trovo che il decidere il taglio da dare all'avventura sia compito esclusivo dello sceneggiatore, così dome dovrebbe essere una sua esclusiva la scelta del disegnatore da mettere al lavoro su una sceneggiatura piuttosto che un'altra, in modo da fornire la giusta atmosfera ad ogni storia.
Tornando a parlare del secondo Zagorone, L'uomo che sconfisse la morte, in uscita il 30 maggio, quello a inizio post è il trailer in HD realizzato dai grandissimi della Zagor TV, che presenta molte vignette in anteprima diventando quindi una visione obbligata.
La sceneggiatura è di Moreno Burattini per i disegni di Marco Verni e, a detta loro, è uno dei migliori lavori mai realizzati insieme.
Ne riparliamo a fine mese.
18.5.12
Max Payne 3: finalmente tra noi!
Il nuovo Max Payne, almeno stando ai trailer usciti finora e facilmente reperibili sul tubo, si preannuncia imperdibile non solo per gli amanti del personaggio ma anche per gli amanti dei giochi d'azione in generale, che di certo non se lo faranno mancare nella sua terza uscita.
Un'ambientazione inedita, come si vede dai filmati, non più atmosfere esclusivamente noir come i primi due capitoli, sostituiti adesso dai paesaggi brasiliani, senza dimenticarsi delle favelas brulicanti di malintenzionati fermamente decisi a fare la pelle al nostro buon Max.
Il secondo trailer qua sopra permette anche di venire a conoscenza con alcune indiscrezioni della trama, infatti si scopre che la moglie di Rodrigo Blanco, Fabiana, avvenente e bellissima, viene rapita proprio mentre è sotto la protezione del Nostro. L'accaduto costringe Max a lottare per scoprire cosa c'è dietro il rapimento ed arrivare così a salvare la donna, costantemente sotto il fuoco di gang di strada, unità paramilitari e, giusto per non farsi mancare nulla, i propri demoni che mai lo abbandonano.
Il gioco è uscito oggi per Ps3 e 360, mentre è previsto per il primo giugno l'approdo su Pc.
Ma davvero Davvero?
Fino al prossimo lunedì dovete farvela bastare.
Purtroppo la grande dimensione dell'immagine mi impone di metterla qua sul blog solamente nel formato medio, che la schiaccia di parecchio, però cliccandoci sopra si rimedia facilmente.
17.5.12
Tex 619 - Le miniere di Canaan
Secondo appuntamento con di tre con l'avvincente storia imbastita da Boselli per i disegni di Seijas.
Tex stringe un patto con il non troppo coraggioso tenente Castillo in modo da sbrigare il proprio dovere evitando grane di troppo al capo dei Rurales e, in compagnia dei suoi pards, parte per il villaggio degli Zuni allo scopo di riportare a casa loro gli schiavi ormai resi liberi.
All'arrivo però c'è qualcosa di molto strano, infatti dal villaggio non proviene nessun rumore né alcun sospiro. Silenzio di morte, come fa notare un giovane appartenente alla tribù che era tra gli schiavi liberati dai pards.
All'interno delle tende dimorano infatti solamente cadaveri in pessimo stato, e poche pagine dopo si apprende che il massacro del villaggio Zuni si deve a un'invincibile avversario: il vaiolo.
Un anziano malato, sopravvissuto alla malattia, racconta al gruppo che il vaiolo si è diffuso tramite alcune coperte infette donate tempo prima da due mercanti in compagnia di tre individui misteriosi vestiti di nero e con il volto coperto. Poco dopo, quando la malattia ha già mietuto parecchie vittime, la carovana dei venditori si fa di nuovo viva, e un uomo che prima teneva il proprio volto ben nascosto si presenta come Espectro, colui che ha portato le coperte infettate agli indiani Zuni, sterminandoli di fatto quasi tutti.
Un folle avversario che per qualche motivo ha il dente avvelenato con gli indiani, di cui scopriremo sicuramente di più nel prossimo albo.
Tra le note a margine, a fine lettura, devo dire che il personaggio del tenente Castillo mi garba davvero molto, ben caratterizzato e verosimile, un personaggio con il quale spero che Tex in futuro incrocerà nuovamente la pista, magari in un'altra storia di confine Messicano.
Mi piace molto anche il ruolo dato a Kit Willer, molto più importante e partecipe all'azione rispetto al solito. Bella anche la citazione a Don Chisciotte, che ci fa capire come Kit sia il più colto del gruppo.
I disegni sono scorrevoli e la sceneggiatura di Mauro Boselli fila bella liscia, piena di spunti, bei dialoghi e azione.
A questo punto, dopo aver messo in salvo gli schiavi nel primo albo e aver fatto al conoscenza del folle Espectro nel secondo, il terzo albo si prevede bello succoso e ricco di azione, che vede i nostri alle prese sia con i vaiolosi di quest'ultimo che con i 100 (cento!) pistoleros dell'ex-colonnello Ramos.
Appuntamento quindi per l'8 giugno, dritti dritti Nel rifugio di Espectro.
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