20.5.12

John Doe 19 - Storia con pioggia e impermeabile


Tocca alla coppia Bartoli/Galliccia trasportare John Doe alle prese con il noir nel 19esimo albo di quest'ultima stagione.
Il genere mi ha sempre attratto molto, e leggendo romanzi appartenenti a questo particolare filone ho sempre trovato di che divertirmi con i complotti, i tradimenti, la fida pistola sempre nella fondina, l'impermeabile lercio sempre addosso e tutte le altre situazioni più o meno classiche che in storie di questo tipo si vengono a creare.

In questo albo il nostro John viene catapultato nientemeno che nella New York degli anni '50, vicino al Madison Square Garden, dove gli tocca indagare a un match di box quanto meno sospetto che vede ai guantoni nientemeno che Rocky Marciano.
Questa stagione finale del Golden Boy non si fa certo mancare le sorprese e una moltitudine di situazioni divertenti, sempre ovviamente guardate con disincantato postmodernismo dagli occhi dello stesso John, che mai come adesso va oltre l'essere semplice protagonista, diventando invece soggetto dei guai nei quali lo gettano di volta in volta, di genere in genere, per risolvere i quali deve ricorrere, oltre alla sua perspicacia, anche alla sua grande conoscenza della cultura pop.

Albo, questo 19, decisamente classico nel soggetto e nello sviluppo, con fotografie scottanti, scambio di valigette strabordanti dollari e incontri truccati.
Nonostante questo, pur avendo molto apprezzato sia la trama che alcune trovate, tra le quali anche il modo che il nostro caro John trova per uscire dall'intricata situazione, reputo l'albo un pelino sotto le mie aspettative e meno riuscito rispetto ad altri numeri della stessa season.

Il prossimo numero ci porta nel mondo dei supereroi, dove divertimento e azione non mancheranno di certo, mentre con il 21 si va nel vecchio West, in un albo per me impedibile e che vorrei vedere sceneggiato da Roberto Recchioni.

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