13.6.12
Satch Boogie
Joe "Satch" Satriani, il più grande chitarrista di sempre.
Come mi fa provare lui alcune emozioni non ci riesce nient'altro, e non la definirei cosa da poco.
11.6.12
10.6.12
Euro 2012: Spagna 1- 1 Italia
Un pareggio.
Che per gli spagnoli vuol dire poco o niente mentre per l'Italia è tantissimo.
Secondo me già aver passato la prima mezz'ora di gioco senza subire dovrebbe essere una vittoria simbolica, visto che personalmente pensavo parecchio presto, pronosticando un neanche tanto fuori portata 3-1 con gli amici.
Bisogna precisare però che è la Spagna che non ha giocato al massimo delle sue possibilità, e non l'Italia che ha fatto tutto e bene, chiariamolo.
Come al solito inutili e piuttosto fastidiosi i telecronisti, che per apprezzare per bene una partita dovrei guardarle col muto.
Non voglio fare sempre il polemico su tutto, ma se le mie orecchie non mi hanno lasciato definitivamente ho sentito una roba che era tipo Cassano parecchio superiore a un certo Fabregas.
Per non approfondire ulteriormente, ovvio, altrimenti ci sarebbe ben di peggio.
Per il resto, da buoni rappresentanti dell'essere italiani, gli azzurri si affidano a sogni e miracoli, infatti uno arriva pure, tanto da garantire un pareggio come esito finale.
La Spagna poteva giocare molto meglio, e la sensazione che poteva realizzare parecchio di più mentre gli italiani erano già cotti è forte.
Parlando delle azioni e della velocità di gioco direi che sia meglio non confrontare le due squadre, altrimenti il rischio di uscirne con le ossa rotte in malo modo è imbarazzante.
Fossi in Prandelli eviterei, per il futuro e per una speranza di sopravvivere il più possibile, l'accoppiata Cassano/Balotelli, parecchio pericolosa e sempre a rischio espulsione.
Euro 2012 - La Prima
Crescendo mi sono reso sempre più conto che l'Italia è un Paese nel quale ogni giorno ci si lamenta di questo o di quell'altro, del politico di sinistra che ha rubato un sacco di soldi, di quello destroso che ne ha rubato anche di più, del fatto che non ci si sente rappresentati e tutelati da niente e da nessuno, del partito che fa tutto tranne quello che dovrebbe, della disoccupazione, dello schifo generale verso una patria che di certo non prova alcuno spirito materno verso i propri figli e come se non bastasse, negli ultimi tempi, non passa giorno senza sentire di qualche suicidio come ultimo gesto portato dalla disperazione nella quale milioni di famiglie riversano.
Ecco, a me m'ha sempre fatto strano che quando poi arriva la partitella, che può essere quella dei mondiali ma anche quella degli europei, ci si ritrova comunque tutti davanti al televisore, amando il prossimo e dimenticandosi di tutto il resto.
Tutti uniti, tutti Italiani e fieri di esserlo.
Come se ci si ci aspettasse una rivalsa generale da una palla buttata nella rete avversaria, o se una vittoria potrebbe riscrivere tutto partendo da zero.
Comunque stasera l'esordio degli azzurri è proprio contro la Spagna, la squadra favorita nella vittoria di questi Europei.
Che sia un sottile invito, per una volta, a mettere mano ai forconi piuttosto che limitarsi a sognare?
Nel frattempo, ovviamente, godiamoci la partita.
[Zagor] L'avamposto senza Nome
Il 17esimo volume della Collezione Storica a colori di Zagor contiene la conclusione delle imprese di Zagor a Chicago e gran parte de I disertori.
Quest'ultima avventura racconta di come molti soldati dell'avamposto numero 11 disertino e si dirigano tutti verso un misterioso luogo che prende il nome di Avamposto senza Nome. Inutile dire che lo Spirito con la Scure si precipita a vedere cosa ci sia alla base di questo gran numero di diserzioni, scoprendo che nel misterioso avamposto è situata sia una miniera d'oro sia un suo vecchio avversario, One Eyed Jack.
Avventura che segna l'esordio del grande Franco Donatelli ai disegni, che si dedicherà al personaggio per quasi trent'anni, diventando, insieme a Ferri, una colonna portante dell'intera serie.
9.6.12
[Made in iPad] 007 no. 1 - Sean
Il primo di tutti, il grandissimo Sean Connery, quello che meglio di tutti ha incarnato l'essere James Bond.
7.6.12
The Walking Dead: 100 di questi albi!
Nell'ormai lontano 2003 nelle edicole americane si affacciava un fumetto che molto probabilmente era un vero e proprio desiderio, tenuto per troppo tempo soffocato, di tutti gli amanti di cadaveri ambulanti, frattaglie putrescenti e pallottole ben piantate nella zucca.
Grazie a quelle poche pagine pubblicate di volta in volta, edite dalla Image, orde di appassionati placavano la loro sete di zombie, sete destinata a crescere di volta in volta, albo dopo albo.
Quel fumetto era, neanche a dirlo, The Walking Dead, che ormai è arrivato al prestigioso traguardo del numero cento, e c'è la certezza che Robert Kirkman ha creato qualcosa di ben più grande di un semplice racconto di zombie.
Il fumetto ha riscosso un enorme successo, molto più grande della più rosea delle aspettative immaginabili dagli autori e adesso, dopo nove anni di onorato servizio, ad affiancare gli albi c'è la serie tv, che nonostante alcuni problemi ha avuto comunque un riscontro più che positivo, arrivata ora alla terza stagione, un romanzo scritto dallo stesso Kirkman, un gioco da tavolo, le action figures tanto care agli americani e persino un videogioco.
Ultimo ma non ultimo arriva questo numero cento, atteso da tutti con la bava alla bocca, tutti in attesa di un qualche altro colpo di scena oppure di una morte inaspettata.
A quanto pare il 100esimo numero sarà, a detta del creatore, oltre ad un traguardo molto importante, l'albo più sconvolgente e cruento mai letto finora, oltre a contenere qualcosa che nessuno potrebbe aspettarsi, e chi non si perde neanche un albo del fumetto di The Walking Dead sa bene che questa non è di certo una dichiarazione da poco.
Per l'occasione sono state realizzate molte variant cover ad opera di alcune star del fumetto americano.
Quella qui sotto è la carrellata delle copertine, partendo da quella firmata da Charlie Ardlard, disegnatore di tutti i numeri della serie cartacea esclusi i primi sei albi:
Marc Silvestri, con un'idea di copertina molto azzeccata, che rientra di botto tra le mie preferite di queste variant:
Ryan Ottley
Frank Quitely
Sean Phillips
Bryan Hitch
Todd McFarlane, anche lui desideroso di mettere la propria firma su un mattoncino facente parte di quella grande e solida costruzione che risponde al nome di The Walking Dead.