16.6.12

Il prossimo Dylan Dog...

Il prossimo albo dell'Indagatore dell'Incubo, in uscita a luglio, sarà quello di Roberto Recchioni, affiancato nella circostanza dal grande Daniele Caluri alle prese con matite e chine.
Storia, questa, di cui già si parlava nel 2010 e che solo adesso, finalmente, vede la pubblicazione.
Il working title originariamente era I Veri Mostri, cambiato successivamente in Il giudizio del Corvo, e si tratta di una storia, come si vede chiaramente dalle tavole in anteprima, pesantemente ispirata ai vari Saw.

Per me che dentro questo genere di filone ci sguazzo volentieri, vedere una storia di questo tipo sceneggiata da Roberto, che sul personaggio finora ha fatto solo cose belle, e in più arricchita dalle splendide tavole di Caluri, d'atmosfera e decisamente adatte alla narrazione, viene facile dire che sarà un' incubo parecchio divertente.

14.6.12

Euro 2012: Italia 1 - 1 Croazia

Altro giro, altro pareggio.
Un'Italia che all'inizio sembra anche crederci, ma che neanche tanto tempo dopo si rivela essere la solita squadra del possibile potenziale ma delle grandi occasioni sprecate.
Occasioni da gol che, se ci limitiamo soltanto a Balotelli e ai primi venti minuti di gioco, sono tre. Tre potenziali reti nel primo tempo e messi a segno da un solo giocatore.
Questo non rappresenta però la realtà, che si rivela in molte azioni, molte incursioni nell'area avversaria che purtroppo non portano a nulla.
Serve il gol di Pirlo su punizione a dare una speranza di riuscita ma, inutile dirlo, neanche questa si concretizza, visto il gol dei croati che arriva un po' per caso e un po' per disattenzione.

È un'Italia che non mi piace, non capaci di grandi risultati e che, a mio parere, vedrà ben presto l'uscita dalla competizione.
La difesa ci sarebbe anche, Buffon non è di certo il primo venuto, ma l'attacco è decisamente non pervenuto, non capisco il motivo della messa in campo di alcuni giocatori -Cassano, in questo senso, è inutile e un altro po' -, come Balotelli, che aspetta la palla dritta sui suoi piedi e una volta avuta è pessimo e inconcludente.

E poi penso che se il pareggio con la Spagna campione in carica era tutto sommato da considerare come un ottimo risultato che scusa toccherà tirare fuori adesso per giustificare l'ennesima X con la Croazia?

13.6.12

Satch Boogie


Joe "Satch" Satriani, il più grande chitarrista di sempre.
Come mi fa provare lui alcune emozioni non ci riesce nient'altro, e non la definirei cosa da poco.

10.6.12

Euro 2012: Spagna 1- 1 Italia

Un pareggio.
Che per gli spagnoli vuol dire poco o niente mentre per l'Italia è tantissimo.
Secondo me già aver passato la prima mezz'ora di gioco senza subire dovrebbe essere una vittoria simbolica, visto che personalmente pensavo parecchio presto, pronosticando un neanche tanto fuori portata 3-1 con gli amici.
Bisogna precisare però che è la Spagna che non ha giocato al massimo delle sue possibilità, e non l'Italia che ha fatto tutto e bene, chiariamolo.
Come al solito inutili e piuttosto fastidiosi i telecronisti, che per apprezzare per bene una partita dovrei guardarle col muto.
Non voglio fare sempre il polemico su tutto, ma se le mie orecchie non mi hanno lasciato definitivamente ho sentito una roba che era tipo Cassano parecchio superiore a un certo Fabregas.
Per non approfondire ulteriormente, ovvio, altrimenti ci sarebbe ben di peggio.

Per il resto, da buoni rappresentanti dell'essere italiani, gli azzurri si affidano a sogni e miracoli, infatti uno arriva pure, tanto da garantire un pareggio come esito finale.
La Spagna poteva giocare molto meglio, e la sensazione che poteva realizzare parecchio di più mentre gli italiani erano già cotti è forte.
Parlando delle azioni e della velocità di gioco direi che sia meglio non confrontare le due squadre, altrimenti il rischio di uscirne con le ossa rotte in malo modo è imbarazzante.

Fossi in Prandelli eviterei, per il futuro e per una speranza di sopravvivere il più possibile, l'accoppiata Cassano/Balotelli, parecchio pericolosa e sempre a rischio espulsione.

Euro 2012 - La Prima

Crescendo mi sono reso sempre più conto che l'Italia è un Paese nel quale ogni giorno ci si lamenta di questo o di quell'altro, del politico di sinistra che ha rubato un sacco di soldi, di quello destroso che ne ha rubato anche di più, del fatto che non ci si sente rappresentati e tutelati da niente e da nessuno, del partito che fa tutto tranne quello che dovrebbe, della disoccupazione, dello schifo generale verso una patria che di certo non prova alcuno spirito materno verso i propri figli e come se non bastasse, negli ultimi tempi, non passa giorno senza sentire di qualche suicidio come ultimo gesto portato dalla disperazione nella quale milioni di famiglie riversano.

Ecco, a me m'ha sempre fatto strano che quando poi arriva la partitella, che può essere quella dei mondiali ma anche quella degli europei, ci si ritrova comunque tutti davanti al televisore, amando il prossimo e dimenticandosi di tutto il resto.
Tutti uniti, tutti Italiani e fieri di esserlo.
Come se ci si ci aspettasse una rivalsa generale da una palla buttata nella rete avversaria, o se una vittoria potrebbe riscrivere tutto partendo da zero.

Comunque stasera l'esordio degli azzurri è proprio contro la Spagna, la squadra favorita nella vittoria di questi Europei.
Che sia un sottile invito, per una volta, a mettere mano ai forconi piuttosto che limitarsi a sognare?
Nel frattempo, ovviamente, godiamoci la partita.

[Zagor] L'avamposto senza Nome

Il 17esimo volume della Collezione Storica a colori di Zagor contiene la conclusione delle imprese di Zagor a Chicago e gran parte de I disertori.

Quest'ultima avventura racconta di come molti soldati dell'avamposto numero 11 disertino e si dirigano tutti verso un misterioso luogo che prende il nome di Avamposto senza Nome. Inutile dire che lo Spirito con la Scure si precipita a vedere cosa ci sia alla base di questo gran numero di diserzioni, scoprendo che nel misterioso avamposto è situata sia una miniera d'oro sia un suo vecchio avversario, One Eyed Jack.
Avventura che segna l'esordio del grande Franco Donatelli ai disegni, che si dedicherà al personaggio per quasi trent'anni, diventando, insieme a Ferri, una colonna portante dell'intera serie.