10.1.13

Palle auree




Qualche tempo e abbastanza post fa scrivevo che se quest'anno Radamel Falcao non avesse ottenuto il Pallone d'oro l'unica cosa onesta da pensare sarebbe stata che il calcio dovesse concretizzarsi proprio come una bella cazzo di merda.
Beh, come volevasi dimostrare.
Non è tutto oro quel che luccica, certo, ma la puzza è comunque tanta.

E' strano come più il calcio lo guardo da fuori, estraniandomi il più possibile dal mio io appassionato per cercare di avere una visione quanto più completa e libera da pregiudizi, e più mi sembra tanta ricerca dello spettacolo e poca, ma veramente poca, sostanza.
Proprio come il wrestling degli ultimi anni, né più né meno.

E non è certo una bella cosa, eh.

9.1.13

Sul nuovo Superman





Adesso, c'è da dire che personalmente un debole per l'Uomo d'Acciaio non l'ho mai avuto, e sostanzialmente il motivo è da ricercare nel fatto che ho sempre ammirato e preferito gli eroi che senza poteri di sorta -niente invisibilità, niente invulnerabilità, nessuna possibilità di autocombustione oppure di trasformarsi in qualunque cosa- si impegnano e credono nella giustizia potendo contare solamente sulle proprie forze e sui propri mezzi.

E' per questo che adoro Batman, il Punitore e Tex piuttosto che Spider Man, I Fantastici 4 oppure Superman.
Intendiamoci, all'epoca la sua creazione è stata qualcosa di straordinario e mi sta anche bene, ma di certo adesso non è più come allora e fare il tifo per questo superuomo è piuttosto inutile, specie dopo aver visto Smallville per dieci stagioni. Vi sarete anche stufati da un bel pezzo, oppure no?

Detto questo, Man of Steel, complice anche la presenza di Zack Snyder dietro la macchina da presa, che secondo me ha le capacità di tirare fuori dal cilindro qualcosa di molto buono (caciarone tanto ma tanto), mi ha incuriosito quanto basta.
Il trailer sembra buono e con tutte le carte in regola per attirare al cinema anche i più insospettabili, ma è anche vero che da tempo ho imparato a diffidare dai trailer. Soprattutto da quelli ben fatti, i peggiori.

Senza troppe pretese e magari anche concedendo qualche licenza in più del solito, qualcosa di buono e divertente da vedere potrebbe venire fuori.


Guardare in prospettiva...





Dylan Dog Collezione storica a colori




Sembra sia ufficiale la notizia che a febbraio inizierà la ristampa a colori di Dylan Dog nella pregevole collana della Collezione storica a colori di Repubblica e l'Espresso.
Dopo Tex e Zagor, insomma, l'onore di ritrovare migliaia e migliaia di pagine a colori che hanno fatto la storia del fumetto italiano -e delle pubblicazione Bonelli- tocca stavolta all'Old Boy.

I volumi saranno, proprio come per la Collezione storica di Tex, di grande formato e contenenti, oltre a svariate rubriche e approfondimenti sul personaggio e sul suo costante sviluppo, tre storie complete alla volta. Le copertine saranno inedite e al momento è ancora sconosciuto il nome dell'autore al quale saranno affidate, anche se Claudio Villa non sarebbe certo un male, in termini di ritorno alle origini.

La Collezione storica avrà la solita uscita settimanale al solito prezzo di 6,90€, e rivela ovviamente imperdibile per chi non ha avuto l'occasione di crescere insieme all'Indagatore dell'Incubo ma che avrebbe sempre voluto approfondirlo meglio.

Il Dylan qui sopra è ovviamente opera del bravissimo Bruno Brindisi, che inizia l'anno davvero in bellezza.


8.1.13

Sempre il nostro.



Roba da farne una gigantografia e posizionarla nella più frequentata stanza di casa.
Giusto per non dimenticare.

7.1.13

Ritorno alla vita


Sono tornato per aprire e far cambiare un po' l'aria, che l'umidità in questo periodo è micidiale, e contrariamente a quanto si potrebbe immaginare questo non è il solito post di bentornato a me perché per quello c'è tempo.
E' che gli occhi mi sono caduti su queste meraviglie e fare finta di niente mi sembrava un crimine contro l'umanità.


Il buon vecchio Solid, che quando ci siamo conosciuti non aveva neanche gli occhi, poverino.




E poi, ovviamente c'è questo:


Cucù!


Il REX in tutto il suo -arrugginito- splendore.

Cazzo, Natale è appena passato, il portafogli non è stato ancora del tutto chiuso che tocca aprirlo di nuovo.
Ma allora ditelo che mi volete dissanguato a vendere ciabattine cinesi all'angolo della strada e nel poco tempo libero che mi rimane a disegnare gigantografie di Madonne per strada coi gessetti.

Comunque sono bellissimi e starebbero davvero bene qui nell'Antro.
Il design di un qualsiasi prodotto marchiato MGS è sempre una gioia per gli occhi, un capolavoro nel capolavoro che si rivela essere tale ancora prima di essere giocato.

Ma quanto sono belli i concept di Shinkawa?


3.12.12

Sul caso Sallusti



Sono senza parole, cosa che non succede spessissimo.

Onestamente trovo davvero assurdo che in un Paese che ama definirsi civile e libero come il nostro succeda che un giornalista venga condannato a tredici mesi di reclusione per diffamazione.
In teoria l'informazione non dovrebbe mai essere soggetta a limitazioni di alcun genere, perché un pensiero a metà non ha molta ragione di essere. Scrivendo in genere non muore nessuno, al contrario di chi si mette al volante ubriaco oppure chi rapina/mena/stupra/affetta/getta in un pozzo qualche altro poveraccio.

Sono del parere che una diffamazione di qualsiasi tipo debba essere punita con una condanna pecuniaria. Mi hai diffamato, mi risarcisci dei danni morali e siamo tutti contenti, ma poi è finita.

Certo, il pezzo sotto esame vedeva diffamato un giudice, a dimostrazione di come la giustizia non sia uguale per tutti manco per il cazzo, però c'è da sottolineare che stiamo parlando di un articolo pubblicato su un giornale come Libero, dove alcune uscite più o meno corrette sono all'ordine del giorno, ma vabè, su questo sorvoliamo.

Mi sembra fuori dal mondo che un giornalista o chiunque esso sia si ritrovi a dover subire una violenza come lo è l'essere costretto ai domiciliari solamente per qualcosa che si è scritto, mentre chi fa e meriterebbe quindi cose ben peggiori si ritrova fuori dal carcere prima di subito.
E' una cosa che mi indigna e mi fa incazzare.

Se proprio c'è la volontà di cambiare quello che ci succede intorno forse sarebbe un buon inizio cominciare proprio da una cosa come questa, che si inizia mettendo un giornalista in stato di arresto per una diffamazione e non si sa come finisce.