28.2.10

[RECE] Codice Genesi


Chiedi e ti sarà dato.


Codice Genesi è uno di quei film che partono carichi di buoni spunti e situazioni ma che purtroppo si rovinano crescendo.
E in casi come questo la cosa mi dispiace, perché avrebbe potuto essere un film decisamente migliore con un po’ di attenzione in più.

La trama ruota attorno ad Eli, un uomo che, in uno scenario post-apocalittico, viaggia custodendo gelosamente una copia della Sacra Bibbia,
vitale per rimettere in sesto un mondo devastato che ha perso ogni valore, dominato dalla violenza e da bande di banditi, un mondo nel quale i beni da noi dati per scontato sono in realtà quelli vitali e costosi.
Nel suo vagabondare Eli giungerà in una ben poco ridente cittadina dominata da Carnegie (Gary Oldman) e dal suo manipolo di scagnozzi, che egli sguinzaglia per recuperare il prezioso libro nelle mani del protagonista, grazie al quale poter costruire altre città e ampliare il proprio dominio e potere.
Tra i due nasce una rivalità che non si concluderà nel loro primo incontro, e che inoltre permetterà ad Eli di guadagnare una spalla come Mila Kunis, degna compagna di viaggio e disavventure, destinata a seguirlo fino alla fine.
Fino all’ultimo, inaspettato, colpo di scena.

I fratelli Hughes ci trascinano in un mondo arido, sporco e malvagio, rendendoci partecipi del pellegrinaggio del protagonista.
A questo punto sembrerebbe andare tutto nel verso giusto, ma purtroppo non è esattamente così, perché Codice Genesi soffre di alcuni difetti che ne compromettono la visione.
Potremmo definirlo un film on the road, visto che si svolge principalmente in esterni, e forse è proprio questo il problema principale.
I ritmi molto lenti e i pochi colpi di scena rendono il film scarno e piatto, un problema che non può arginare neanche l’ottimo Denzel Washington, incastrato in un personaggio poco caratterizzato e ancor meno incisivo, dotato delle solite (e poche) battute da duro e del repertorio di mosse spezza ossa. Per quanto riguarda questo aspetto non va tanto meglio neanche a Oldman nei panni del cattivone di turno, senza scrupoli né rimorsi di alcun genere.

Se vi aspettate un action di quelli da lasciare senza fiato resterete enormemente delusi, mentre se volete solo gustarvi un film senza troppe pretese su un argomento che al momento va per la maggiore potete tranquillamente accomodarvi in sala.

p.s.
Un paio di chicche, come la presenza di Tom Waits nei panni del negoziante e l’allegra coppia di arzilli cannibali pronti a dispensare thè e fucilate senza troppi complimenti sono fantastiche e riescono a ripagare di alcune sequenze non proprio felici

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