8.11.11

Davvero. Di nuovo.


Come promesso torno, a mente fredda, su Davvero, il web comic di Paola Barbato.
E' difficile giudicare da un solo episodio una storia composta da molte puntate diverse, sia per temi che per stili di disegno e colore, però una prima idea, ovviamente, me la sono fatta.
Prima di tutto, però, vorrei entrare un pò più nel dettaglio partendo da quello che si denota dalle prime sei tavole, a firma di Matteo Bussola, che danno inizio al progetto, postate ieri sul sito ufficiale.
La storia è incentrata su Martina, tipica adolescente stronza e scontrosa, immersa a tempo pieno nel suo piccolo grande mondo, fatto di sms volanti, uscite con gli amici e immancabili liti con i propri genitori per qualsiasi cosa.
Quasi inutile dire che un personaggio del genere va per direttissima tra i miei preferiti.

Un'adorabile stronza in crescita. Martina.
L'idea alla base del progetto, al momento unico in questa forma in Italia, è decisamente accattivante, per certi versi coraggiosa, ma di presa sicura sul pubblico. Far uscire, al momento solo sul web, una lunga avventura di una ragazza come tante alle prese con la propria quotidianità fa sì che l'eterno adolescente che è in noi torni fuori a farsi un giretto, divertendosi e soprattutto gustando ciò che immancabilmente sono stati i "drammi" e i bei momenti comuni un pò a tutti.
E di piccoli drammi, all'età di Martina, ce ne sono davvero tanti, forse troppi.

Sono molto favorevole a Davvero, sia per le tematiche che per la scelta di portare avanti un fumetto di questo tipo nel modo in cui si è deciso di portalo avanti, a "puntate" di sei tavole realizzate di volta in volta da autori professionisti ma anche non.
Ecco, ora che ci penso anche l'idea di impiegare esordienti e appassionati del linguaggio fumetto è decisamente da lodare, visto che raramente c'è chi da piena fiducia ai giovani che si avvicinano al mestiere e,  anche se per ora nulla è pagato, resta un'ottima opportunità per chi ha cassetti pieni di tavole da mostrare e che sogna di ritrovarsi prima o poi dall'altra parte della barricata in una fiera di fumetto qualsiasi.
Insomma, per ora bella storia, bell'andazzo, bei disegni e buoni colori, anche se in genere non sono un amante delle tinte piatte. Ad ogni modo continuo senza remore a fare la mia parte attendendo man mano le nuove tavole.
Complimentoni quindi a Paola Barbato, che dimostra, se mai ce ne fosse bisogno, di appartenere alla poco folta schiera di quelli che fanno quello che fanno innanzitutto per passione e voglia di sperimentare che per altro, e complimentoni anche a Matteo Bussola per la cura profusa nelle sei tavole iniziali, in attesa di vedere cosa ha in serbo per noi Davvero nell'immediato futuro.

P.S.
 Un unico appunto che mi sento di fare è la scelta, viste le enorme possibilità offerte dal web e la totale libertà del progetto, senza catene nè doveri editoriali, di mantenere uno sviluppo e un formato identico e preciso ad un classico albo stampato.
E' anche vero che non è del tutto esclusa una possibile futura edizione cartacea, quindi in quel caso, essendo giù le tavole adattate a tale formato, si risparmierebbe un bel pò di lavoro in un secondo tempo.

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