12.1.13

Vivere e resistere a Milano



Nonostante sia un sostenitore della Beneamata mi tocca ammettere che l'Inter, in questo momento, si trova esattamente dove merita di stare, senza possibilità alcuna di recriminazione.
Una sconfitta può starci e va bene, qualche pareggio idem, però ritrovarsi più volte ad un punto dalla prima in classifica, con la chiara possibilità di scavalcare proprio ad una novantina di minuti di distanza e sprecare ogni volta è questione di demerito.

Specie, ci tengo a sottolinearlo, con una Juve che con il passare delle giornate si è dimostrata decisamente meno bella e invincibile di come avrebbe dovuto essere.
L'Inter, però, è riuscita a fare peggio, rispetto a qualche tempo fa le prestazioni sono calate e la costanza anche.

E allora stasera, contro il Pescara -evento che segna anche il giro di boa nel campionato- tocca rimboccarsi le maniche e risalire la china, spazzando via qualsiasi timore e mettendocela tutta in quei 90 minuti di vitale importanza.
Certo, in difesa, tra infortunati gravi e incerottati, qualche problemino si è visto, ma la squadra c'è, non si può negare, e facendo bene in queste giornate di ritorno sarebbe concreta la possibilità di rappresentare ancora un grande pericolo per chi frequenta la parte più alta della classifica.

L'ultima volta che ho scritto prima di una partita della beneamata ho portato un po' di sfiga (Parma 1-0 Inter), ma magari stavolta andrà diversamente.

Calcio d'inizio alle 20.45 per vedercela con gli amici abruzzesi.


Nonostante la situazione esaltante ma non troppo (esaltante perché siamo sempre e comunque davanti ai cugini rossoneri) rinnovo la mia fiducia nei confronti di Stramaccioni, che continuando a sperimentare senza mai fermarsi farà sicuramente tanto e bene.


2 commenti:

Anonimo ha detto...

Quel pastardo di Perin, la settimana scorsa, era Dio sceso in Terra. Mannaccia a lui!

Davide Demonico ha detto...

All'andata un po' meno, però :asd: