6.5.10

Cronache di resistenza.


Giorni che piombano addosso e scivolano via più veloci della luce, mentre ci sono troppe cose da fare, troppi libri da leggere, tanti disegni da fare, un sacco di film che aspettano, molti impegni e parecchie persone da vedere.
Giorni in cui sto in piedi fino a tardi al lavoro su progetti vari e in cui mi alzo sempre troppo presto al mattino.
E tutto senza passare dal via.
Ventiquattro ore non servono manco per il cazzo e, per quanto ci si possa sforzare, accorgersene fa male.
Ma nonostante tutto timbro il cartellino e vado avanti, facendo del mio meglio per non fare del mio peggio.


Si nota che sono abbastanza stanco?

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