8.9.10

Cazzo di post (e)- it


Andare all'ufficio postale di prima mattina mi fa venire voglia, una volta uscito da quell'incubo, di tagliarmi le vene, infilarmi un cactus nei pantaloni e scuotere bene, andare sul tetto del grattacielo più alto per fare da parafulmine nel bel mezzo di un temporale, il tutto mentre saltello allegramente in un rigoglioso campo di granate al plasma.

Nota per me:
non andare mai più alla posta, neanche per sbaglio.
E se proprio devo, non di mattina.

6 commenti:

Paul ha detto...

Problemi con i vecchini in coda (interminabile coda) o con l'acume dell'addetto allo sportello?

Davide Demonico ha detto...

A parte l'interminabile coda, i vecchietti urlanti e i molto poco zelanti addetti agli sportelli, che danno fastidio ma contribuiscono a creare l'ambiente postale, è proprio il posto che mi fa perdere anni di vita e speranze in un futuro migliore.

Christian Alpini ha detto...

accidenti come ti capisco....e io che pensavo che fosse una prerogativa delle poste del mio paese :-(

Paul ha detto...

Non pensi che una vignetta horror sugli uffici postali sarebbe calzante in questo momento?
^^

Davide Demonico ha detto...

@ Christian:
sinceramente credo sia una prerogativa delle poste del mondo intero, stando a sentire tutto quello che si dice a riguardo.

@ Paul
Ci starebbe anche, ma questo è palesemente uno di quei casi in cui la realtà batte la fantasia a tavolino. E la realtà delle poste è senza dubbio la cosa più terrificante che esista.

Lady Cocca ha detto...

Caro Dave, le poste italiane sono e saranno sempre le poste italiane.. Cosa possiamo dire: mal comune mezzo gaudio? ;)