9.5.11

Dylan Dog 296 - La seconda occasione


Quando un albo dylaniato vede alle sceneggiature la firma di Paola Barbato si può star sicuri che davanti agli occhi abbiamo sicuramente un albo che vale tutta la spesa, il tempo e soprattutto il piacere della lettura.
La sua capacità di prendere il nostro caro Dylan e di scomporlo in mille piccoli pezzi, farne una sorta di puzzle con cui giocarci e divertirci, un pezzettino alla volta fino a dar vita al Suo Dylan, che più che un personaggio di carta è un'esperienza.
Se a questo aggiungiamo che ai disegni c'è un Giampiero Casertano in stato di grazia, che con il suo tratto (e una grande maestria nell'uso dei tratteggi, più che adatti a quella che a memoria è la storia più cupa e "disturbante" che sia stato chiamato a disegnare) ci permette di immedesimarci nell'atmosfera malsana che caratterizza La seconda occasione, c'è ben poco da aggiungere.
Una grande storia (soggetto non originalissimo ma la sceneggiatura fa passare tutto in secondo piano), un grande ritmo, grandi autori e un DyD che passa da cacciatore a preda nel tempo di un battito di ciglia.
Se non è un albo ottimo resta comunque di fascia parecchio alta e sicuramente sopra la media, il che mi pare un motivo già più che sufficiente per leggere questo numero 296.

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