6.7.12

Texone #27 - La cavalcata del Morto

Il 27esimo Texone, a firma di due grandi autori come Boselli e Civitelli, ha lasciato per giorni e giorni orde di Texiani con la bava alla bocca, viste le premesse come l'ambientazione horror e ricca di mistero, il ritorno del Morisco e, ovviamente, le poche tavole in anteprima che già lasciavano capire la bontà del lavoro svolto da uno dei migliori disegnatori nel team di Tex.
Poi l'albo gigante è arrivato nelle edicole, e alla velocità della luce è stato preso, divorato e digerito

L'ho letto un paio di giorni fa e devo dire che a fine lettura sono rimasto molto soddisfatto. Una storia bella e appassionante, che vede protagonisti tutti e quattro i pards -cosa che apprezzo sempre parecchio- e anche un bel numero di personaggi di contorno.
Come in quasi tutte le storie di Boselli c'è molta carne al fuoco e molte cose che non stanno come apparentemente sembrano, e proprio per questo sono rimasto incollato al Texone dalla prima all'ultima pagina.

Ottimi i colpi di scena (penso che la parte finale nessuno potesse "prevederla" tra le varie ipotesi possibili, fantastiche espressioni di Kit Carson (anche se, almeno per ora, il mio Carson preferito mai apparso su un Texone è quello di Gomez!), dialoghi dai quali c'è solo da imparare -fantastiche le battute tra il nostro Kit e l'allegro Eusebio-, e tanta azione a tinte scure, oltre a due o tre stacchi da capogiro.
In più sono presenti ben quattro ranger storici legati a un fatto tanto macabro quanto misterioso, condito da una storia di vendetta e, parallelamente, da una misteriosa setta rea di trafugare cadaveri dai cimiteri per poterli riportare in vita.

L'avventura, con le sue atmosfere caratterizzate dalle tinte cupe e da decise virate nell'horror, è perfetta per i pennelli di Civitelli, che svolge un lavoro straordinario.
Nelle anteprime ho criticato a più riprese la sua copertina, che non mi convinceva più di tanto, e a lettura terminata l'unica cosa che mi è rimasta un pò di traverso è proprio la cover, perchè le tavole interne sono stupende e completamente al servizio della storia, e il lavoro del disegnatore è certosino, come si può notare dai paesaggi, sempre dettagliatissimi, e dal grande lavoro di puntinato, che è una bella lezione di stile per chiunque.

Insomma, proprio un bel Texone, da qualsiasi punto di vista lo si guardi (soggetto, sceneggiatura, dialoghi, stacchi, disegni), da leggere, rileggere e, ovviamente, parlarne!

L'unica cosa che mi ha convinto a metà -ma giusto per trovarci un difetto- è la piccola parte recitata dal Morisco, che essendo un gradito ritorno sulla serie e un bel personaggio (oltre ad essere ritornato su un Texone, e quindi un albo speciale) mi sarebbe piaciuto vederlo di più e in maniera più rilevante.

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