26.6.12

John Doe 20 - Flettendo i muscoli

Flettendo i Muscoli altro non è che una perfetta dichiarazione d'amore degli autori al fumetto, in particolar modo al grande mondo dei comics di supereroi che hanno creato tantissimi personaggi che resteranno per sempre impressi a fuoco nella memoria e nell'immaginario di tantissimi appassionati sparsi per il mondo.
Una dichiarazione che, sia chiaro, è rivolta anche a chi questi eroi e questi codici morali e comportamentali appartenenti agli uomini in calzamaglia li ha ideati.
E quindi vai di citazioni per nulla velate a Batman, Spider-Man, Watchmen di Alan Moore e ovviamente quella pietra miliare del fumetto che è Il ritorno del Cavaliere Oscuro di Miller. In tutto questo calderone di supereroi e superpoteri c'è spazio persino per Rat-Man del grandissimo Leo Ortolani, definito a ragione dagli autori "il più grande supereroe italiano" -ma che a guardare bene è anche l'unico-.

Roberto Recchioni e Mauro Uzzeo si dimostrano grandi conoscitori delle meccaniche tipiche del fumetto americano, e lo dimostrano attraverso un viaggio fantastico ed emozionante, narrato su più livelli, in modo da accontentare sia i lettori per così dire "casuali" (ma personalmente non credo ci siano lettori casuali di JD, specie se ci limitiamo a parlare di quest'ultima stagione, che più delle altre o la si ama o la si odia) sia i più voraci divoratori di comics, e che in più contiene molti rimandi e curiosità appartenenti a questo fantastico mondo.
Ottima e d'impatto la copertina di Davide DeCubellis, ma che ve lo dico a fare.

Altra cosa che mi è piaciuta moltissimo è il fatto che l'albo è talmente tanto dinamico, tanto veloce, tanto in linea con i comics americani da essere letto nello stesso tempo nel quale si divorerebbe un numero di un qualsiasi fumetto americano, quelli con pochissime pagine spillate. I disegni di Federico Rossi Edrighi ben si adattano alla narrazione, grazie al suo segno dinamico, capace di tirar fuori tavole che sono citazioni all'opera che più di tutte ha rivoluzionato (e uno dei migliori fumetti che io abbia mai letto) il modo di raccontare e il linguaggio del fumetto: The Dark Knight Return.

Fantastica la penultima tavola e la dedica a tutti coloro che ogni volta si rialzano e continuano a provarci, nonostante tutto, proprio come tutti gli autori che hanno contribuito mese dopo mese a far vivere il nostro bastardo preferito, permettendo a noi lettori di immergerci in un viaggio unico e irripetibile grazie al fumetto che non c'era.

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