27.11.12

Consigli per gli acquisti...


E' un mese, questo novembre, che vede le edicole cariche di tanta bella roba che proprio non può mancare sul comodino del lettore di fumetti sempre pronto a divorare grandi storie in bianco e nero.
Roba come il nuovo balenottero della serie Romanzi a Fumetti Bonelli, ad esempio.
Sul Pianeta Perduto, di Antonio Serra e Paolo Bacilieri che ci conducono in un posto popolato dai discendenti dei terrestri che nasconde qualche mistero di troppo, e lo fanno smontando a più riprese la salda gabbia bonelliana.
Da leggere -e osservare- attentamente.


- ultimo speciale Demian, Debito di Sangue, che vede il grande Walter Venturi ai disegni di quello che è l'ultimo speciale Bonelli dedicato al personaggio di Pasquale Ruju, e Venturi è uno di quei disegnatori che riesce sempre a sfornare tavole grandiose e perfettamente funzionali. Ma pure zeppe di dettagli ma sempre leggibili e un sacco di altre belle cose.



- per chi non l'avesse ancora gustato, La Redenzione del Samurai di Rrobe e Accardi.


Albo da leggere assolutamente, perché è una di quelle storie che fanno bene al fumetto nostrano tutto. Ottima prova di Roberto Recchioni e grandissimo lavoro di Andrea Accardi.. La mia recensione la trovate QUI.

- DAVVERO numero 1


Per chi all'ultima Lucca non c'era e quindi non ha potuto leggere il primo numero in anteprima, è questo il momento buono per (ri)farsi i fatti di Martina. La coppia Barbato/Trono apre le danze per questa nuova -di nuovo- miniserie, stavolta di carta!


- La ristampa n.280 di Dylan Dog, Mater Morbi. Testi di Roberto Recchioni e disegni di un immenso Massimo Carnevale. Chi se lo è perso ai tempi della prima uscita meriterebbe di essere arrestato ma fortunatamente ora ha l'occasione giusta per recuperare.



Nota a margine: tranne una sono tutte pubblicazioni della Sergio Bonelli Editore e tutte uscite nel mese corrente, a dimostrare che nonostante una classicità tipica della casa editrice milanese che a molti risulta indigesta e controproducente, stiamo sempre parlando dell'unico e incontrastato punto di riferimento del mercato.

E in fondo tanto basta, sia agli addetti ai lavori che agli appassionati, perché alla fine la cosa che più conta è l'avere tra le mani un prodotto completo di indiscutibile qualità, e se questo rigore formale è lo scotto da pagare per ottenere tutta questa qualità che è straordinaria se paragonata a prodotti di altri editori -e non solo nostrani- per quanto mi riguarda è una manna dal cielo.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ma la diversità è cioè che piace, ciò che ci fa crescere e non atrofizzare.
Bonelli e Disney pubblicano storie bellissime, ma sarebbe bello vedere in edicola (o in fumetteria) anche prodotti italiani di altro genere. Si parla dell'America perché è realmente libera e varia e là si che puoi sbizzarrirti sui fumetti, i libri, il cinema, la cucina, i vestiti, tutto. Ma, tornando ai fumetti, prendi una casa editrice come la Dynamite che sta riesumando i (non tanto super)eroi degli anni 40, 50 e 60 o la Avatar che pubblica quasi solo splatter. Sono realtà piccole, relativamente indipendenti che, però, ci sono con forza e sicurezza rendendo l'offerta varia e molto più appetitosa. Ovviamente, le nostre due "major" fanno prodotti diversi dai Big Two americani, prodotti molto più validi e vari, ma non mi dispiacerebbe vedere una storia di zombie a fumetti in edicola (e non gratis su internet) e a colori così come un restyling o, come preferisco definirla, una contestualizzazion di Diabolik in modo da renderlo appetibile ai più giovani e dargli nuova linfa vitale.
Produciamo cose belle, certo, ma lo fanno solo i più vecchi e lo fanno sempre nella stessa maniera. I più giovani o attendono di essere vecchi o se ne vanno. La triste situazione del lavoro in Italia è presente anche qui.